Cronaca
8 mandati di arresto europeo per furto e ricettazione
Tra gli arrestati anche un materano
Matera - giovedì 7 novembre 2013
13.39
Dalle prime luci del giorno è in corso un'operazione di polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, con l'ausilio degli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Bitonto e della Squadra Mobile di Matera, per eseguire otto mandati d'arresto europeo (M.A.E.) nei confronti di altrettanti esponenti della malavita italiana.
Sette nei confronti di persone domiciliate nella città e nella provincia di Bari, e uno a carico di un materano.
I reati contestati agli 8 uomini sono di partecipazione ad organizzazione criminale, furto continuato commesso in banda organizzata o con armi, ricettazione.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di
- SIFANNO Paolo, nato a Bitonto il 26.06.1973, residente a Palo del Colle, sorvegliato speciale di P.S.;
- PICCIOTTI Pietro, nato a Bitonto l'8.12.1974, residente a Palo del Colle;
- SCHIRALDI Giuseppe, nato a Bitonto il 24.07.1969, residente a Bari;
- COCCIOLO Agostino, nato a Bari il 13.06.1970, residente a Bitetto;
- D'ANGELO Giovanni, nato a Modugno il 21.10.198, residente a Palo del Colle;
- LA PENNA Salvatore, nato ad Alghero il 05.11.1970, residente a Palo del Colle;
- LAFORTEZZA Massimiliano, nato a Matera l'01,09,1978, ivi residente;
- Z. A., classe 1981, residente a Bitonto, incensurato.
Secondo quanto riscontrato dagli inquirenti già nel febbraio del 2012, la Direzione Centrale della Polizia Criminale francese rilevava, nell'ambito del territorio di Parigi, Lione e Orleans, la commissione di rapine e furti di tipo seriale. Il bottino era sempre di diversa natura: elettrodomestici, computers, sigarette, componenti HiFi, capi di abbigliamento, attrezzature sportive, scarpe e strumenti musicali, per un numero complessivo accertato di 38 colpi messi a segno e per un ammontare complessivo del valore della merce sottratta di oltre 10 milioni di euro.
Il modus-operandi era sempre il medesimo. Un gruppo operativo di non meno di 10 individui assaltavano camion e trasportatori in sosta nelle stazioni di servizio delle autostrade francesi. Travestiti e in possesso di walkie-talkie ed armi, durante la notte, dopo aver effettuato il "taglio del telone" o aperto con effrazione le porte posteriori dei semirimorchi in sosta, sottraevano il carico che si trovava all'interno per poi, velocemente, sistemarlo su furgoni e mezzi pesanti con targhe italiane.
In talune circostanze, nel caso di risveglio dell'autista per i rumori, il malcapitato veniva prontamente bloccato sotto la minaccia delle armi, per permettere ad altri complici di terminare le operazioni ed allontanarsi con sicurezza.
Da preliminari accertamenti esperiti della Gendarmeria francese – Settore Crimine Organizzato era emerso che i numeri di targa italiani, successivamente rilevati dalle video-camere di sorveglianza ubicate presso le aree di sosta, risultavano abbinati a veicoli noleggiati a Bari e provincia da taluni individui tra cui prestanome e pregiudicati italiani di Palo del Colle e Bitonto, alcuni dei quali con precedenti penali analoghi a quelli per cui si stava procedendo nelle indagini.
Ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti francesi hanno consentito di rilevare che le utenze cellulari attivate nelle aree di sosta autostradali, al momento delle rapine, erano intestate a persone originarie della città e della provincia di Bari.
La gravità e la ripetitività degli episodi, che avevano generato rilevante allarme sociale in Francia, avevano indotto l'Autorità Giudiziaria francese a richiedere collaborazione ed assistenza giudiziaria a quella italiana, ai fini dell'identificazione dei responsabili. A tal fine, il 4 dicembre dello scorso anno, si era tenuta una riunione di coordinamento presso la sede della Direzione Nazionale Antimafia in Roma - alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia e del Sostituto della D.N.A. delegato per il distretto di Bari - alla quale avevano preso parte magistrati francesi e della Procura della Repubblica di Bari, oltre a personale della Squadra Mobile di Bari, per definire una strategia investigativa comune.
Gli ulteriori approfondimenti d'indagine – eseguiti anche in base alla commissione rogatoria richiesta dall'Autorità Giudiziaria francese, le cui attività venivano svolte in Bari nel mese di giugno scorso, alla presenza di magistrati francesi - hanno condotto all'emissione da parte della Procura della Repubblica presso il "Tribunal de Grande Istance" di Lione dei mandati d'arresto europeo (M.A.E.) oggi eseguiti.
Gli arrestati nella provincia di Bari saranno posti a disposizione del Presidente della Corte d'Appello di Bari per il prescritto procedimento di convalida.
Nei giorni scorsi, sono stati svolti ulteriori approfondimenti investigativi per l'identificazione degli altri partecipi alla banda criminale, delegati dalla Corte d'Appello di Bari – in seguito a commissione rogatoria della Procura della Repubblica di Lione – all'Ufficio G.I.P. di Bari, alla presenza di magistrati e personale di polizia francese.
Sette nei confronti di persone domiciliate nella città e nella provincia di Bari, e uno a carico di un materano.
I reati contestati agli 8 uomini sono di partecipazione ad organizzazione criminale, furto continuato commesso in banda organizzata o con armi, ricettazione.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di
- SIFANNO Paolo, nato a Bitonto il 26.06.1973, residente a Palo del Colle, sorvegliato speciale di P.S.;
- PICCIOTTI Pietro, nato a Bitonto l'8.12.1974, residente a Palo del Colle;
- SCHIRALDI Giuseppe, nato a Bitonto il 24.07.1969, residente a Bari;
- COCCIOLO Agostino, nato a Bari il 13.06.1970, residente a Bitetto;
- D'ANGELO Giovanni, nato a Modugno il 21.10.198, residente a Palo del Colle;
- LA PENNA Salvatore, nato ad Alghero il 05.11.1970, residente a Palo del Colle;
- LAFORTEZZA Massimiliano, nato a Matera l'01,09,1978, ivi residente;
- Z. A., classe 1981, residente a Bitonto, incensurato.
Secondo quanto riscontrato dagli inquirenti già nel febbraio del 2012, la Direzione Centrale della Polizia Criminale francese rilevava, nell'ambito del territorio di Parigi, Lione e Orleans, la commissione di rapine e furti di tipo seriale. Il bottino era sempre di diversa natura: elettrodomestici, computers, sigarette, componenti HiFi, capi di abbigliamento, attrezzature sportive, scarpe e strumenti musicali, per un numero complessivo accertato di 38 colpi messi a segno e per un ammontare complessivo del valore della merce sottratta di oltre 10 milioni di euro.
Il modus-operandi era sempre il medesimo. Un gruppo operativo di non meno di 10 individui assaltavano camion e trasportatori in sosta nelle stazioni di servizio delle autostrade francesi. Travestiti e in possesso di walkie-talkie ed armi, durante la notte, dopo aver effettuato il "taglio del telone" o aperto con effrazione le porte posteriori dei semirimorchi in sosta, sottraevano il carico che si trovava all'interno per poi, velocemente, sistemarlo su furgoni e mezzi pesanti con targhe italiane.
In talune circostanze, nel caso di risveglio dell'autista per i rumori, il malcapitato veniva prontamente bloccato sotto la minaccia delle armi, per permettere ad altri complici di terminare le operazioni ed allontanarsi con sicurezza.
Da preliminari accertamenti esperiti della Gendarmeria francese – Settore Crimine Organizzato era emerso che i numeri di targa italiani, successivamente rilevati dalle video-camere di sorveglianza ubicate presso le aree di sosta, risultavano abbinati a veicoli noleggiati a Bari e provincia da taluni individui tra cui prestanome e pregiudicati italiani di Palo del Colle e Bitonto, alcuni dei quali con precedenti penali analoghi a quelli per cui si stava procedendo nelle indagini.
Ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti francesi hanno consentito di rilevare che le utenze cellulari attivate nelle aree di sosta autostradali, al momento delle rapine, erano intestate a persone originarie della città e della provincia di Bari.
La gravità e la ripetitività degli episodi, che avevano generato rilevante allarme sociale in Francia, avevano indotto l'Autorità Giudiziaria francese a richiedere collaborazione ed assistenza giudiziaria a quella italiana, ai fini dell'identificazione dei responsabili. A tal fine, il 4 dicembre dello scorso anno, si era tenuta una riunione di coordinamento presso la sede della Direzione Nazionale Antimafia in Roma - alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia e del Sostituto della D.N.A. delegato per il distretto di Bari - alla quale avevano preso parte magistrati francesi e della Procura della Repubblica di Bari, oltre a personale della Squadra Mobile di Bari, per definire una strategia investigativa comune.
Gli ulteriori approfondimenti d'indagine – eseguiti anche in base alla commissione rogatoria richiesta dall'Autorità Giudiziaria francese, le cui attività venivano svolte in Bari nel mese di giugno scorso, alla presenza di magistrati francesi - hanno condotto all'emissione da parte della Procura della Repubblica presso il "Tribunal de Grande Istance" di Lione dei mandati d'arresto europeo (M.A.E.) oggi eseguiti.
Gli arrestati nella provincia di Bari saranno posti a disposizione del Presidente della Corte d'Appello di Bari per il prescritto procedimento di convalida.
Nei giorni scorsi, sono stati svolti ulteriori approfondimenti investigativi per l'identificazione degli altri partecipi alla banda criminale, delegati dalla Corte d'Appello di Bari – in seguito a commissione rogatoria della Procura della Repubblica di Lione – all'Ufficio G.I.P. di Bari, alla presenza di magistrati e personale di polizia francese.