Eventi e cultura
73° Giorno della Memoria: Matera non dimentica
Tutti gli appuntamenti del giorno per commemorare le vittime del Nazismo
Matera - sabato 27 gennaio 2018
8.56
È dal 2000 che in Italia, ogni anno, si celebra il Giorno della Memoria, una occasione di riflessione su un avvenimento storico che ci riguarda da molto vicino, oltre ad essere un omaggio alle vittime del Nazismo.
La Giornata venne ufficialmente istituita con l'approvazione della legge n°211 del 20 luglio di quell'anno, che prevede tra l'altro anche l'organizzazione di cerimonie, incontri e manifestazioni commemorative nel giorno della sua ricorrenza, il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dalla 60^ Armata dell'esercito sovietico ponendo fine così alla Seconda Guerra Mondiale. Il 1° novembre 2005, a distanza di soli 5 anni, l'ONU - Organizzazione delle Nazioni Unite ha poi proclamato il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell'Olocausto, a 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento.
Lo scopo del Giorno della Memoria è quello di non dimenticare mai questo tragico episodio del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come sancito nella stessa legge, "simili eventi non possano mai più accadere".
Anche la classe 5^Q ad indirizzo musicale del Liceo "Tommaso Stigliani" di Matera organizza un evento celebrativo con l'intento di evocare la memoria di uno dei più tragici avvenimenti che ha macchiato la storia del genere umano, fissandolo nell'esperienza dei partecipanti tramite emozioni generate dalla musica, dalle parole e dalle immagini. L'evento si terrà presso la Sala Consiliare della Provincia di Matera nella mattinata di oggi, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, e vedrà l'alternarsi di letture di documenti storici e di vicende e riflessioni private, di visione di filmati di testimonianze dirette e di momenti musicali, un perfetto connubio tra la storia, la letteratura, la musica, la lingua inglese e la storia dell'arte al fine di tracciare il percorso storico della Shoah, dalle prime leggi razziali in Germania alle tragiche deportazioni sino alla liberazione del campo di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945.
Questo pomeriggio, invece, alle ore 17.30 presso le Monacelle, l'Associazione "I RabdoAmanti - Teatro, musica e pensiero" propone "Pensare e credere dopo Auschwitz" con il prof. Michele Andrisani (relatore). Le musiche della tradizione ebraica sono a cura di: Nunzia Rizzi (voce), Antonio Di Marzio (violoncello), Anna Claudia Scammacca (arpa), Ilenia Stigliano (fisarmonica); letture di Lucia Bozza.
Anche quest'anno, Gravina celebrerà la 73^ Giornata mondiale, come di consueto, al Teatro Vida: sabato 27 gennaio, alle ore 20.30, e domenica 28 gennaio, alle ore 17.30, la Compagnia teatrale gravinese "Colpi di Scena" solcherà il palcoscenico con lo spettacolo intitolato "Come un film... non per ricordare ma per non dimenticare", ideato da Annamaria Pappalardi con la regia di Michele Mindicini e le coreografie a cura di Marinella Cascarano. Renzo Paternoster invece è l'ideatore della locandina, la cui immagine corrisponde alla copertina del suo libro, pubblicato a maggio 2017, dal titolo "Campi. Deportare e concentrare: la dimensione politica dell'esclusione", al quale il Vida porge i suoi più sinceri ringraziamenti. Per non dimenticare, perché "c'è ancora un fascismo, non necessariamente identico a quello del passato. Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti... dove questo verbo attecchisce, alla fine c'è il lager".
(Costo del biglietto è di 7 euro per tutti)
Altamura propone invece, per stamattina, una manifestazione commemorativa dal titolo "Giorno della memoria 2018: significato e riflessioni sulla data del 27 gennaio" che si svolgerà presso il Museo stesso dalle ore 11.30 alle 13.30. La professoressa Vita Palmiotta, intervistata da uno studente del Liceo scientifico "Federico II di Svevia" di Altamura racconterà del suo recente viaggio ad Auschiwitz e illustrerà alcune foto. A seguire gli stessi studenti daranno lettura di alcune pagine tra le più significative della nutrita antologia letteraria italiana e straniera, perché "L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria" (Primo Levi).
Conoscere per non dimenticare.
La Giornata venne ufficialmente istituita con l'approvazione della legge n°211 del 20 luglio di quell'anno, che prevede tra l'altro anche l'organizzazione di cerimonie, incontri e manifestazioni commemorative nel giorno della sua ricorrenza, il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dalla 60^ Armata dell'esercito sovietico ponendo fine così alla Seconda Guerra Mondiale. Il 1° novembre 2005, a distanza di soli 5 anni, l'ONU - Organizzazione delle Nazioni Unite ha poi proclamato il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell'Olocausto, a 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento.
Lo scopo del Giorno della Memoria è quello di non dimenticare mai questo tragico episodio del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come sancito nella stessa legge, "simili eventi non possano mai più accadere".
Anche la classe 5^Q ad indirizzo musicale del Liceo "Tommaso Stigliani" di Matera organizza un evento celebrativo con l'intento di evocare la memoria di uno dei più tragici avvenimenti che ha macchiato la storia del genere umano, fissandolo nell'esperienza dei partecipanti tramite emozioni generate dalla musica, dalle parole e dalle immagini. L'evento si terrà presso la Sala Consiliare della Provincia di Matera nella mattinata di oggi, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, e vedrà l'alternarsi di letture di documenti storici e di vicende e riflessioni private, di visione di filmati di testimonianze dirette e di momenti musicali, un perfetto connubio tra la storia, la letteratura, la musica, la lingua inglese e la storia dell'arte al fine di tracciare il percorso storico della Shoah, dalle prime leggi razziali in Germania alle tragiche deportazioni sino alla liberazione del campo di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945.
Questo pomeriggio, invece, alle ore 17.30 presso le Monacelle, l'Associazione "I RabdoAmanti - Teatro, musica e pensiero" propone "Pensare e credere dopo Auschwitz" con il prof. Michele Andrisani (relatore). Le musiche della tradizione ebraica sono a cura di: Nunzia Rizzi (voce), Antonio Di Marzio (violoncello), Anna Claudia Scammacca (arpa), Ilenia Stigliano (fisarmonica); letture di Lucia Bozza.
Anche quest'anno, Gravina celebrerà la 73^ Giornata mondiale, come di consueto, al Teatro Vida: sabato 27 gennaio, alle ore 20.30, e domenica 28 gennaio, alle ore 17.30, la Compagnia teatrale gravinese "Colpi di Scena" solcherà il palcoscenico con lo spettacolo intitolato "Come un film... non per ricordare ma per non dimenticare", ideato da Annamaria Pappalardi con la regia di Michele Mindicini e le coreografie a cura di Marinella Cascarano. Renzo Paternoster invece è l'ideatore della locandina, la cui immagine corrisponde alla copertina del suo libro, pubblicato a maggio 2017, dal titolo "Campi. Deportare e concentrare: la dimensione politica dell'esclusione", al quale il Vida porge i suoi più sinceri ringraziamenti. Per non dimenticare, perché "c'è ancora un fascismo, non necessariamente identico a quello del passato. Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti... dove questo verbo attecchisce, alla fine c'è il lager".
(Costo del biglietto è di 7 euro per tutti)
Altamura propone invece, per stamattina, una manifestazione commemorativa dal titolo "Giorno della memoria 2018: significato e riflessioni sulla data del 27 gennaio" che si svolgerà presso il Museo stesso dalle ore 11.30 alle 13.30. La professoressa Vita Palmiotta, intervistata da uno studente del Liceo scientifico "Federico II di Svevia" di Altamura racconterà del suo recente viaggio ad Auschiwitz e illustrerà alcune foto. A seguire gli stessi studenti daranno lettura di alcune pagine tra le più significative della nutrita antologia letteraria italiana e straniera, perché "L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria" (Primo Levi).
Conoscere per non dimenticare.