Enti locali
25 aprile, omaggio ai caduti. E il sindaco fa appello all'unità d'Italia
Contro il progetto di autonomia delle regioni del Nord
Matera - giovedì 25 aprile 2019
16.00
E' stata celebrata a Matera la festa della Liberazione con una cerimonia di commemorazione che è iniziata con la deposizione di una corona al cippo di Via Lucana dove fu compiuto l'eccidio nazista il 21 settembre del 1943 in cui furono uccisi civili, vigili urbani e militari.
A seguire la messa celebrata dall'arcivescovo di Matera, Giuseppe Caiazzo, nella chiesa di San Francesco d'Assisi, ed infine la deposizione di una corona d'alloro davanti al monumento ai caduti e la parata in piazza Vittorio Veneto.
''Matera è fiera delle sue medaglie, d'oro al valor civile e d'argento al valor militare - ha detto - e di essere stata la prima città del Sud ad essere insorta contro i tedeschi. I valori della riconquistata dignità, della democrazia e della libertà, li portiamo cuciti addosso. In un momento in cui si mette in discussione e si vuol scardinare l'unità del Paese con la proposizione di un regionalismo differenziato, da Matera deve partire forte il messaggio che, oggi più che mai, le parole di Mazzini sono attuali: L'Italia sarà quello che il Mezzogiorno sarà''.
E' l'anno di capitale europea della cultura. ''Matera non può limitarsi a rappresentare l'Europa ma deve anche esserne lievito per il futuro, riproponendo quei principi che Schumann, De Gasperi e Adenauer hanno posto a fondamento della Comunità europea'', ha aggiunto il primo cittadino che ha poi stigmatizzato quelle che ha definito ''dimenticanze istituzionali'' che stridono ''con una giornata come questa, in cui si riaffermano le idee di democrazia e libertà''.
Il sindaco ha comunicato che nello Statuto comunale saranno inseriti i riferimenti alla medaglia d'oro al valor civile ed al titolo di capitale europea della cultura 2019.
A seguire la messa celebrata dall'arcivescovo di Matera, Giuseppe Caiazzo, nella chiesa di San Francesco d'Assisi, ed infine la deposizione di una corona d'alloro davanti al monumento ai caduti e la parata in piazza Vittorio Veneto.
''Matera è fiera delle sue medaglie, d'oro al valor civile e d'argento al valor militare - ha detto - e di essere stata la prima città del Sud ad essere insorta contro i tedeschi. I valori della riconquistata dignità, della democrazia e della libertà, li portiamo cuciti addosso. In un momento in cui si mette in discussione e si vuol scardinare l'unità del Paese con la proposizione di un regionalismo differenziato, da Matera deve partire forte il messaggio che, oggi più che mai, le parole di Mazzini sono attuali: L'Italia sarà quello che il Mezzogiorno sarà''.
E' l'anno di capitale europea della cultura. ''Matera non può limitarsi a rappresentare l'Europa ma deve anche esserne lievito per il futuro, riproponendo quei principi che Schumann, De Gasperi e Adenauer hanno posto a fondamento della Comunità europea'', ha aggiunto il primo cittadino che ha poi stigmatizzato quelle che ha definito ''dimenticanze istituzionali'' che stridono ''con una giornata come questa, in cui si riaffermano le idee di democrazia e libertà''.
Il sindaco ha comunicato che nello Statuto comunale saranno inseriti i riferimenti alla medaglia d'oro al valor civile ed al titolo di capitale europea della cultura 2019.