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Cultura e spettacoli
Terza ed ultima giornata di Materadio 2016
domenica 25 settembre 2016
Dalle 09:00 alle 13:00
Presso Casa Cava, Piazza San Pietro Barisano e Piazza San Giovanni
In occasione della 6^ edizione di Materadio, ecco il programma Domenica 25 Settembre 2016:
- 9.00 - 9.50, Piazzetta San Pietro Barisano: Lezioni di musica - conduce Luca Mosca
La Sonata in si bemolle maggiore D. 960 di Franz Schubert
Le due sonate per pianoforte in la minore e in si bemolle maggiore, fra le ultime scritte da Franz Schubert (quella in si bemolle a due mesi dalla morte), sono fra i suoi massimi capolavori per l'originalità della concezione formale e l'arditezza delle soluzioni armoniche. Nonostante entrambe siano scritte nei canonici quattro movimenti della sonata classica beethoveniana, sono già precorritrici di quella che sarà la rivoluzionaria stagione romantica e preannunciano addirittura sia la scabra scrittura dell'ultimo Liszt che l'armonia cromatica wagneriana. Sono, insieme al quartetto in sol maggiore e al quintetto in do maggiore, la più chiara espressione della modernità della scrittura schubertiana, tanto apprezzata dai compositori della seconda scuola di Vienna e più recentemente da Gyorgy Ligeti.
- 9.50 - 10.00, Casa Cava: Filo rosso n.7 Le città invisibili di Italo Calvino Letture di Peppe Servillo, musica Natalio Mangalavite
"Non so quando hai avuto tempo di visitare tutti i paesi che mi descrivi. A me sembra che tu non ti sia mai mosso da questo giardino."
- 10.00 - 11.00, Casa Cava: Radio3mondo - conduce Annamaria Giordano
Europa: l'utopia necessaria con Beatrice Covassi, Claudio Cappon, Lucio Caracciolo, Anna Elena Viggiano I foglietti di carta intrisi di idealismo del Manifesto di Altiero Spinelli salpavano da Ventotene ormai 75 anni fa. Da allora il progetto europeo ha fatto tanta strada, più o meno impervia, e oggi viene scosso paurosamente da minacce che potrebbero distruggerlo: terrorismo globale, inadeguatezza di fronte alla questione dei migranti, secessionismi e populismi, pericolosi cedimenti sul fronte comune per eccellenza, quello dei diritti umani. Ma non saranno forse proprio i fatti e la storia a ridare slancio a quelle pagine? E l'utopia dell'Europa non potrebbe rivelarsi oggi l'unica prospettiva realistica? Ne discuteremo con Beatrice Covassi, Capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea, Claudio Cappon, Segretario Generale del Copeam, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Anna Elena Viggiano, responsabile di Amnesty International Matera. Con noi anche i ragazzi dell'Associazione Moby Dick che leggeranno brani dal Manifesto di Ventotene.
- 11.00 - 11.30, Casa Cava: A3 - conduce Elena del Drago
L'arte come Utopia con Gianfranco Baruchello e Tommaso Strinati
Gianfranco Baruchello, artista di Radio3 per il 2016 ragiona insieme ad Elena Del Drago sul tema dell'utopia, che forse più di tutti ha attraversato nei decenni la sua opera. Per l'edizione di Materadio di quest'anno Baruchello ha realizzato una immagine: "un nodo difficile da pensare o anche immaginare. Una sfida a pensare l'impensabile che però solo per il fatto che sia immaginabile diventa realtà. Un intreccio con due entrate e due uscite..."
L'altro ospite di Elena Del Drago è Tommaso Strinati, neo direttore del MUSMA, della Cripta del Peccato Originale e della Casa Ortega a Matera.
- 11.30 - 11.50, Piazzetta San Pietro Barisano: Concerto - conduce Valerio Corzani
Pegasys Quintet Biagio Orlandi, sax soprano Errico De Fabritiis, sax contralto Francesco Lo Cascio, vibrafono - percussioni Gianfranco Tedeschi, contrabbasso Cristiano De Fabritiis, batteria
Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è il fulcro della ricerca del Quintetto Pegasys, un gruppo "collettivo" in cui i cinque musicisti sono direttamente coinvolti nella definizione del percorso musicale, una bottega artigiana che non disdegna nessun materiale per realizzare le proprie visioni. Le differenti personalità e le eterogenee esperienze artistiche dei singoli spaziano attraverso diversi linguaggi musicali del novecento: lo swing per orchestra, la musica contemporanea degli anni '60, il jazz d'avanguardia, la pratica dell'improvvisazione non-idiomatica, diventano gli elementi che il gruppo ha a disposizione per raccontare la propria storia.
- 11.50 - 12.00, Casa Cava Filo rosso n.8 Le città invisibili di Italo Calvino Letture di Peppe Servillo, musica Natalio Mangalavite
"... cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."
- 12.00 - 13.00, Casa Cava: Concerto - conduce Marco Mauceri
Quartetto Lyskamm Cecilia Ziano, violino Carla Franziska Schötenseck, violino Francesca Piccioni, viola Giorgio Casati, violoncello Anton Webern
Sei bagatelle op. 9 Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto in sol maggiore KV 387
"I due brani in programma possono facilmente evocare un accostamento tra la prima e la seconda delle cosiddette 'Scuole Viennesi': il quartetto di Mozart apre infatti la serie dei sei quartetti dedicati a Joseph Haydn, rendendogli omaggio con una lunga e devota lettera e dimostrando di voler recepire la svolta stilistica impressa alla musica di Haydn con i sei quartetti dell'op.33. Parallelamente, sarebbe impossibile comprendere il linguaggio di Webern al di fuori della lettura della storia della musica promossa da Arnold Schoenberg, e dei continui interrogativi sulla musica del futuro che questa stessa lettura implicava. Tuttavia, è forse ancora più affascinante ascoltare queste due composizioni al di fuori dell'ombra degli esempi dai quali hanno preso le mosse, e scoprirle manifestazioni, entrambe sentite, curate, dettagliate, complesse e soprattutto estremamente coraggiose, di aprire nuove strade musicali."
- 13.00 - 13.45, Piazza San Giovanni: Concerto e gran finale - conducono Marino Sinibaldi e Valerio Corzani
La Banda Rulli Frulli suona più forte del terremoto
Banda Rulli Frulli 60 elementi percussioni e voci, cinquanta urlanti
"La banda è la banda." Non ci sono solisti, non ci sono elementi che spiccano rispetto ad altri ma si è tutti uguali e ognuno dà il proprio contributo col massimo del proprio impegno. Nato a Mirandola (MO) come progetto sperimentale legato all'integrazione e al riutilizzo creativo di materiali di recupero, la Banda Rulli Frulli si è definita come realtà capace di superare le differenze facendo musica d'insieme. Perché suonando e costruendo insieme i propri strumenti si arriva così ad esaltare l'unicità di ciascuno, andando oltre qualsiasi distinzione. Aver vissuto sulla propria pelle l'esperienza del terremoto ha segnato un cambiamento grandissimo nel progetto, che è passato da marching band a strumentazione fissa, e nei suoi partecipanti riuscendo a coinvolgere un numero sempre più grande di ragazzi, passando dai 10 iniziali ai 70 oggi, dagli 8 ai 30 anni, arrivando a contare più di 130 concerti all'attivo in giro per l'Italia e l'Europa.
- 9.00 - 9.50, Piazzetta San Pietro Barisano: Lezioni di musica - conduce Luca Mosca
La Sonata in si bemolle maggiore D. 960 di Franz Schubert
Le due sonate per pianoforte in la minore e in si bemolle maggiore, fra le ultime scritte da Franz Schubert (quella in si bemolle a due mesi dalla morte), sono fra i suoi massimi capolavori per l'originalità della concezione formale e l'arditezza delle soluzioni armoniche. Nonostante entrambe siano scritte nei canonici quattro movimenti della sonata classica beethoveniana, sono già precorritrici di quella che sarà la rivoluzionaria stagione romantica e preannunciano addirittura sia la scabra scrittura dell'ultimo Liszt che l'armonia cromatica wagneriana. Sono, insieme al quartetto in sol maggiore e al quintetto in do maggiore, la più chiara espressione della modernità della scrittura schubertiana, tanto apprezzata dai compositori della seconda scuola di Vienna e più recentemente da Gyorgy Ligeti.
- 9.50 - 10.00, Casa Cava: Filo rosso n.7 Le città invisibili di Italo Calvino Letture di Peppe Servillo, musica Natalio Mangalavite
"Non so quando hai avuto tempo di visitare tutti i paesi che mi descrivi. A me sembra che tu non ti sia mai mosso da questo giardino."
- 10.00 - 11.00, Casa Cava: Radio3mondo - conduce Annamaria Giordano
Europa: l'utopia necessaria con Beatrice Covassi, Claudio Cappon, Lucio Caracciolo, Anna Elena Viggiano I foglietti di carta intrisi di idealismo del Manifesto di Altiero Spinelli salpavano da Ventotene ormai 75 anni fa. Da allora il progetto europeo ha fatto tanta strada, più o meno impervia, e oggi viene scosso paurosamente da minacce che potrebbero distruggerlo: terrorismo globale, inadeguatezza di fronte alla questione dei migranti, secessionismi e populismi, pericolosi cedimenti sul fronte comune per eccellenza, quello dei diritti umani. Ma non saranno forse proprio i fatti e la storia a ridare slancio a quelle pagine? E l'utopia dell'Europa non potrebbe rivelarsi oggi l'unica prospettiva realistica? Ne discuteremo con Beatrice Covassi, Capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea, Claudio Cappon, Segretario Generale del Copeam, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Anna Elena Viggiano, responsabile di Amnesty International Matera. Con noi anche i ragazzi dell'Associazione Moby Dick che leggeranno brani dal Manifesto di Ventotene.
- 11.00 - 11.30, Casa Cava: A3 - conduce Elena del Drago
L'arte come Utopia con Gianfranco Baruchello e Tommaso Strinati
Gianfranco Baruchello, artista di Radio3 per il 2016 ragiona insieme ad Elena Del Drago sul tema dell'utopia, che forse più di tutti ha attraversato nei decenni la sua opera. Per l'edizione di Materadio di quest'anno Baruchello ha realizzato una immagine: "un nodo difficile da pensare o anche immaginare. Una sfida a pensare l'impensabile che però solo per il fatto che sia immaginabile diventa realtà. Un intreccio con due entrate e due uscite..."
L'altro ospite di Elena Del Drago è Tommaso Strinati, neo direttore del MUSMA, della Cripta del Peccato Originale e della Casa Ortega a Matera.
- 11.30 - 11.50, Piazzetta San Pietro Barisano: Concerto - conduce Valerio Corzani
Pegasys Quintet Biagio Orlandi, sax soprano Errico De Fabritiis, sax contralto Francesco Lo Cascio, vibrafono - percussioni Gianfranco Tedeschi, contrabbasso Cristiano De Fabritiis, batteria
Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è il fulcro della ricerca del Quintetto Pegasys, un gruppo "collettivo" in cui i cinque musicisti sono direttamente coinvolti nella definizione del percorso musicale, una bottega artigiana che non disdegna nessun materiale per realizzare le proprie visioni. Le differenti personalità e le eterogenee esperienze artistiche dei singoli spaziano attraverso diversi linguaggi musicali del novecento: lo swing per orchestra, la musica contemporanea degli anni '60, il jazz d'avanguardia, la pratica dell'improvvisazione non-idiomatica, diventano gli elementi che il gruppo ha a disposizione per raccontare la propria storia.
- 11.50 - 12.00, Casa Cava Filo rosso n.8 Le città invisibili di Italo Calvino Letture di Peppe Servillo, musica Natalio Mangalavite
"... cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."
- 12.00 - 13.00, Casa Cava: Concerto - conduce Marco Mauceri
Quartetto Lyskamm Cecilia Ziano, violino Carla Franziska Schötenseck, violino Francesca Piccioni, viola Giorgio Casati, violoncello Anton Webern
Sei bagatelle op. 9 Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto in sol maggiore KV 387
"I due brani in programma possono facilmente evocare un accostamento tra la prima e la seconda delle cosiddette 'Scuole Viennesi': il quartetto di Mozart apre infatti la serie dei sei quartetti dedicati a Joseph Haydn, rendendogli omaggio con una lunga e devota lettera e dimostrando di voler recepire la svolta stilistica impressa alla musica di Haydn con i sei quartetti dell'op.33. Parallelamente, sarebbe impossibile comprendere il linguaggio di Webern al di fuori della lettura della storia della musica promossa da Arnold Schoenberg, e dei continui interrogativi sulla musica del futuro che questa stessa lettura implicava. Tuttavia, è forse ancora più affascinante ascoltare queste due composizioni al di fuori dell'ombra degli esempi dai quali hanno preso le mosse, e scoprirle manifestazioni, entrambe sentite, curate, dettagliate, complesse e soprattutto estremamente coraggiose, di aprire nuove strade musicali."
- 13.00 - 13.45, Piazza San Giovanni: Concerto e gran finale - conducono Marino Sinibaldi e Valerio Corzani
La Banda Rulli Frulli suona più forte del terremoto
Banda Rulli Frulli 60 elementi percussioni e voci, cinquanta urlanti
"La banda è la banda." Non ci sono solisti, non ci sono elementi che spiccano rispetto ad altri ma si è tutti uguali e ognuno dà il proprio contributo col massimo del proprio impegno. Nato a Mirandola (MO) come progetto sperimentale legato all'integrazione e al riutilizzo creativo di materiali di recupero, la Banda Rulli Frulli si è definita come realtà capace di superare le differenze facendo musica d'insieme. Perché suonando e costruendo insieme i propri strumenti si arriva così ad esaltare l'unicità di ciascuno, andando oltre qualsiasi distinzione. Aver vissuto sulla propria pelle l'esperienza del terremoto ha segnato un cambiamento grandissimo nel progetto, che è passato da marching band a strumentazione fissa, e nei suoi partecipanti riuscendo a coinvolgere un numero sempre più grande di ragazzi, passando dai 10 iniziali ai 70 oggi, dagli 8 ai 30 anni, arrivando a contare più di 130 concerti all'attivo in giro per l'Italia e l'Europa.