
Sociale
Shame lab, atto finale
venerdì 23 novembre 2018
La domanda di partenza è: Il carcere è un luogo della vergogna?
la risposta che i partecipanti al progetto di laboratorio teatrale non lascia scampo a qualsiasi dubbio.
«In uno spazio che risuona della parola vergogna, passo dopo passo, ne stiamo ribaltando il significato. Trasformeremo la vergogna in bellezza. Matera accoglie l'Europa, il carcere accoglie la comunità, accoglie l'arte, il cambiamento.»
L'atto finale del laboratorio teatrale "Shame Lab" si terrà presso la Casa Circondariale di Matera, Venerdì 23 novembre, con la presentazione dell'esito finale di SHAME LAB, attività di recitazione tenuta con i detenuti da Antonella Iallorenzi, esperta di teatro sociale, sul tema della vergogna per il progetto La Poetica della Vergogna, coprodotto da #reteteatro41 e Matera 2019.
Lo scopo dell'iniziativa è quello di dimostrare la valenza del carcere come luogo di fruizione culturale, adatto ad una residenza artistica. In pratica si intende utilizzare l'azione teatrale per rompere e scardinare una relazione con la cultura di provenienza dei detenuti.
Per partecipare all'iniziativa come pubblico è necessario prenotarsi inviando una mail a shame@reteteatro41.it con i propri dati personali (necessari per le pratiche di accesso) entro e non oltre l'11 novembre.
la risposta che i partecipanti al progetto di laboratorio teatrale non lascia scampo a qualsiasi dubbio.
«In uno spazio che risuona della parola vergogna, passo dopo passo, ne stiamo ribaltando il significato. Trasformeremo la vergogna in bellezza. Matera accoglie l'Europa, il carcere accoglie la comunità, accoglie l'arte, il cambiamento.»
L'atto finale del laboratorio teatrale "Shame Lab" si terrà presso la Casa Circondariale di Matera, Venerdì 23 novembre, con la presentazione dell'esito finale di SHAME LAB, attività di recitazione tenuta con i detenuti da Antonella Iallorenzi, esperta di teatro sociale, sul tema della vergogna per il progetto La Poetica della Vergogna, coprodotto da #reteteatro41 e Matera 2019.
Lo scopo dell'iniziativa è quello di dimostrare la valenza del carcere come luogo di fruizione culturale, adatto ad una residenza artistica. In pratica si intende utilizzare l'azione teatrale per rompere e scardinare una relazione con la cultura di provenienza dei detenuti.
Per partecipare all'iniziativa come pubblico è necessario prenotarsi inviando una mail a shame@reteteatro41.it con i propri dati personali (necessari per le pratiche di accesso) entro e non oltre l'11 novembre.