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Al Musma i disegni di Antonietta Raphael
sabato 16 novembre 2013 fino a venerdì 7 febbraio
Musma - Via San Giacomo - Sasso Barisano
La presentazione del libro di Giulia Mafai, La ragazza con il violino, edito da Skira sarà accompagnata dall'esposizione, fino al 7 febbraio 2014, di "100 disegni di Antonietta Raphaël donati al MUSMA da Giulia Mafai". I disegni, datai 1931-1964, mettono in luce un modo d'esprimersi completo, autonomo dalla scultura e dalla pittura, fondamentale per rivelare la personalità dell'artista.
Nelle opere esposte al MUSMA si passa dagli studi su Goya e Picasso, ai nudi femminili, fino alle figure simboliche e allusive tipiche di quel mondo orientale che sempre ha fatto parte del linguaggio di Raphaël. Roberto Longhi la definì "compagna di latte di Chagall" e sono infatti improntati ad una costante componente onirica questi tratti dalla luce chiara e dalle linee sensuali e morbide, a volte accennate a volte rinforzate con l'acquarello. Tra i fogli, "atti d'amore appalesati con l'esuberanza slava e con il favoloso lirismo ebraico", scorrono volti e figure umane attraverso i quali la Raphaël riesce a far trasparire l'incessante passione riversata nel suo lavoro.
Grazie a parole e immagini si potrà ricostruire ed entrare nel mondo di un'artista che ha affascinato e continua ad affascinare con la grazia delle sue opere e la forza di una personalità così magnetica da trasmettere a chi le viveva accanto la bellezza del mondo: "Mafai vide attorno a sé, con gli occhi di Antonietta, una Roma che non aveva mai veramente vista, e gli sembrò improvvisamente di vivere un una città bellissima e tragica, antica e misteriosa".
Dopo i saluti di Raffaello De Ruggieri, Presidente della Fondazione Zétema, Giuseppe Appella ripercorrerà, attraverso memorie e puntualizzazioni storiche, le pagine del libro che reca un importante contributo alla vicenda di Raphaël e di Mafai. Chiuderà la serata l'intervento di Giulia Mafai.
Nelle opere esposte al MUSMA si passa dagli studi su Goya e Picasso, ai nudi femminili, fino alle figure simboliche e allusive tipiche di quel mondo orientale che sempre ha fatto parte del linguaggio di Raphaël. Roberto Longhi la definì "compagna di latte di Chagall" e sono infatti improntati ad una costante componente onirica questi tratti dalla luce chiara e dalle linee sensuali e morbide, a volte accennate a volte rinforzate con l'acquarello. Tra i fogli, "atti d'amore appalesati con l'esuberanza slava e con il favoloso lirismo ebraico", scorrono volti e figure umane attraverso i quali la Raphaël riesce a far trasparire l'incessante passione riversata nel suo lavoro.
Grazie a parole e immagini si potrà ricostruire ed entrare nel mondo di un'artista che ha affascinato e continua ad affascinare con la grazia delle sue opere e la forza di una personalità così magnetica da trasmettere a chi le viveva accanto la bellezza del mondo: "Mafai vide attorno a sé, con gli occhi di Antonietta, una Roma che non aveva mai veramente vista, e gli sembrò improvvisamente di vivere un una città bellissima e tragica, antica e misteriosa".
Dopo i saluti di Raffaello De Ruggieri, Presidente della Fondazione Zétema, Giuseppe Appella ripercorrerà, attraverso memorie e puntualizzazioni storiche, le pagine del libro che reca un importante contributo alla vicenda di Raphaël e di Mafai. Chiuderà la serata l'intervento di Giulia Mafai.