Zone franche urbane, Matera rientra nel rifinanziamento
Esenzioni fiscali per le imprese del territorio
sabato 21 giugno 2014
10.55
Matera rientra nel rifinanziamento delle zone franche urbane. Lo hanno annunciato in una nota congiunta il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, e l'assessore comunale alle attività produttive, Giovanni Scarola.
Il finanziamento statale insieme al possibile cofinanziamento regionale porranno le condizioni per agevolare le imprese e favorire l'insediamento di nuove realtà produttive sul territorio, in quanto per le imprese locali sono previste: l'esenzione delle imposte sui redditi; l'esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive; l'esenzione dall'imposta municipale IMU per gli immobili destinati all'esercizio dell'attività economica e l'esonero dal versamento dei contributi da lavoro dipendente.
Una notizia che il sindaco Adduce commenta con soddisfazione: "Si tratta di una bella notizia arrivata grazie all'impegno che abbiamo messo in campo per convincere il Governo a porre rimedio a una scelta che, senza giustificate motivazioni, aveva, in una fase intermedia dell'iter burocratico, escluso la città di Matera da queste agevolazioni. Infatti, abbiamo subito inviato una lettera al ministero competente e, per conoscenza, alla Regione Basilicata con la quale, abbiamo segnalato la grave svista di quella decisione chiedendone la revoca immediata".
"Con la conversione in legge del Decreto fiscale n.66/2014 è stata autorizzata una spesa di 75 milioni di euro nel 2015 e 100 milioni nel 2016 per interventi in favore delle zone franche urbane. Per Matera la zona franca è all'interno di un perimetro che copre il 30 percento del territorio in cui insiste l'80 percento delle nostre attività produttive", ha spiegato l'assessore Scarola.
Le zone franche sono quartieri o circoscrizioni con non più di 30.000 abitanti a cui il Governo ha deciso di attribuire dei mezzi eccezionali per favorire la rivitalizzazione economica. La scelta delle aree e avvenuta sulla base di parametri socio economici: numero di abitanti per quartieri, numero di disoccupati e numero di persone uscite anticipatamente dal percorso formativo scolastico. Lo spirito della legge e quello di accordare un regime di esonero contributivo e fiscale alle piccole imprese che si insediano nella zona franca urbana (50 dipendenti al massimo). In cambio le aziende devono riservare il 30 % dei posti agli abitanti dei quartieri classificati come ZFU. Tale misura se rispettata consente all'azienda di estendere il regime di esonero contributivo anche ai dipendenti con residenza in altri quartieri.
Il finanziamento statale insieme al possibile cofinanziamento regionale porranno le condizioni per agevolare le imprese e favorire l'insediamento di nuove realtà produttive sul territorio, in quanto per le imprese locali sono previste: l'esenzione delle imposte sui redditi; l'esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive; l'esenzione dall'imposta municipale IMU per gli immobili destinati all'esercizio dell'attività economica e l'esonero dal versamento dei contributi da lavoro dipendente.
Una notizia che il sindaco Adduce commenta con soddisfazione: "Si tratta di una bella notizia arrivata grazie all'impegno che abbiamo messo in campo per convincere il Governo a porre rimedio a una scelta che, senza giustificate motivazioni, aveva, in una fase intermedia dell'iter burocratico, escluso la città di Matera da queste agevolazioni. Infatti, abbiamo subito inviato una lettera al ministero competente e, per conoscenza, alla Regione Basilicata con la quale, abbiamo segnalato la grave svista di quella decisione chiedendone la revoca immediata".
"Con la conversione in legge del Decreto fiscale n.66/2014 è stata autorizzata una spesa di 75 milioni di euro nel 2015 e 100 milioni nel 2016 per interventi in favore delle zone franche urbane. Per Matera la zona franca è all'interno di un perimetro che copre il 30 percento del territorio in cui insiste l'80 percento delle nostre attività produttive", ha spiegato l'assessore Scarola.
Le zone franche sono quartieri o circoscrizioni con non più di 30.000 abitanti a cui il Governo ha deciso di attribuire dei mezzi eccezionali per favorire la rivitalizzazione economica. La scelta delle aree e avvenuta sulla base di parametri socio economici: numero di abitanti per quartieri, numero di disoccupati e numero di persone uscite anticipatamente dal percorso formativo scolastico. Lo spirito della legge e quello di accordare un regime di esonero contributivo e fiscale alle piccole imprese che si insediano nella zona franca urbana (50 dipendenti al massimo). In cambio le aziende devono riservare il 30 % dei posti agli abitanti dei quartieri classificati come ZFU. Tale misura se rispettata consente all'azienda di estendere il regime di esonero contributivo anche ai dipendenti con residenza in altri quartieri.