Zes Jonica: le imprese hanno grandi aspettative
Confapi, Cna e Confindustria chiedono un tavolo di concertazione alla Regione
lunedì 10 giugno 2019
La Zes Jonica diventa realtà, adesso bisogna sedersi attorno ad un tavolo e ragionare sugli strumenti operativi idonei a far si che questa grande opportunità di sviluppo per il territorio, non diventi una occasione perduta.
Sono sulla stessa lunghezza d'onda, la Confapi, la Cna e la Confindustria Basilicata, che hanno salutato con grande soddisfazione la firma del Ministro del Sud Barbara Lezzi apposta sul decreto che istituisce la ZES Jonica.
La Zona Economica Speciale, infatti, rappresenta un importante volano di sviluppo per le realtà produttive locali, nonché veicolo di nuovi possibili investimenti nelle aree industriali, sia della provincia materana che del tarantino. Ecco perché non bisogna perdere tempo, rimboccarsi le maniche ed iniziare a dialogare sulle attività da mettere in campo.
E per questo il presidente di Confapi, Massimo De Salvo e quello di Cna, Leonardo Montemurro, congiuntamente, hanno chiesto alla Regione Basilicata di "istituire un tavolo istituzionale di concertazione, aperto alle parti sociali - associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori – per consentire loro una partecipazione attiva alla definizione delle misure incentivanti per le imprese".
Pensiero condiviso da Pasquale Lorusso di Confindustria che chiede al governo regionale un confronto sulla Zes: una concertazione "sull'implementazione, a livello locale, delle misure idonee atte a sostenerne e potenziarne i benefici previsti a livello nazionale". Insomma, le associazioni che rappresentano gli imprenditori intendono svolgere un ruolo da protagonista nella gestione della Zes, anche perché sono parte in causa. Decisioni e proposte che potranno segnare il futuro del comparto industriale dell'area.
Considerando che i temi da affrontare sono tanti e non di poco conto: defiscalizzazione, semplificazione amministrativa, infrastrutture, sostegno imprese locali e incentivazioni ad imprese esterne all'area solo per citarne alcuni. Con accorgimenti che consentano di rendere la Zes più "attraente" per le imprese rispetto ai sette anni previsti dal decreto, e con la necessità- sottolinea Lorusso- di dialogare anche con le altre aree industriali della regione.
"Per tutti questi motivi e data la rilevanza della partita – ha concluso il presidente di Confindustria Basilicata - l'auspicio è che si possa passare al più presto alla fase del confronto".
Sono sulla stessa lunghezza d'onda, la Confapi, la Cna e la Confindustria Basilicata, che hanno salutato con grande soddisfazione la firma del Ministro del Sud Barbara Lezzi apposta sul decreto che istituisce la ZES Jonica.
La Zona Economica Speciale, infatti, rappresenta un importante volano di sviluppo per le realtà produttive locali, nonché veicolo di nuovi possibili investimenti nelle aree industriali, sia della provincia materana che del tarantino. Ecco perché non bisogna perdere tempo, rimboccarsi le maniche ed iniziare a dialogare sulle attività da mettere in campo.
E per questo il presidente di Confapi, Massimo De Salvo e quello di Cna, Leonardo Montemurro, congiuntamente, hanno chiesto alla Regione Basilicata di "istituire un tavolo istituzionale di concertazione, aperto alle parti sociali - associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori – per consentire loro una partecipazione attiva alla definizione delle misure incentivanti per le imprese".
Pensiero condiviso da Pasquale Lorusso di Confindustria che chiede al governo regionale un confronto sulla Zes: una concertazione "sull'implementazione, a livello locale, delle misure idonee atte a sostenerne e potenziarne i benefici previsti a livello nazionale". Insomma, le associazioni che rappresentano gli imprenditori intendono svolgere un ruolo da protagonista nella gestione della Zes, anche perché sono parte in causa. Decisioni e proposte che potranno segnare il futuro del comparto industriale dell'area.
Considerando che i temi da affrontare sono tanti e non di poco conto: defiscalizzazione, semplificazione amministrativa, infrastrutture, sostegno imprese locali e incentivazioni ad imprese esterne all'area solo per citarne alcuni. Con accorgimenti che consentano di rendere la Zes più "attraente" per le imprese rispetto ai sette anni previsti dal decreto, e con la necessità- sottolinea Lorusso- di dialogare anche con le altre aree industriali della regione.
"Per tutti questi motivi e data la rilevanza della partita – ha concluso il presidente di Confindustria Basilicata - l'auspicio è che si possa passare al più presto alla fase del confronto".