Zes Ionica, vertice operativo
Incontro in videoconferenza tra i soggetti coinvolti per tracciare le linee guida degli interventi
martedì 30 marzo 2021
Un tavolo per accelerare i processi di attivazione della Zona Economica Speciale Ionica. Un incontro in video conferenza tra i sindaci di Matera e Pisticci, Domenico Bennardi e Viviana Verri; il commissario straordinario della Zes Ionica Giampiero Marchesi; il sottosegretario al Sud, Dalila Nesci e l'onorevole lucano Mirella Liuzzi, per stabilire azioni prioritarie ed interventi che portino ad una piena operatività la Zes, in modo che possa portare i risultati sperati. La zona franca ionica si colloca a cavallo delle regioni Basilicata e Puglia, in un'area di oltre mille ettari che sul versante lucano comprendono le zone industriali di Jesce, la Martella e della Valbasento. Aree per le quali sarà possibile beneficiare di politiche di defiscalizzazione e semplificazione burocratica, ma anche di ingenti investimenti destinati alle regioni del Sud per un totale di 100 miliardi di euro.
Nel corso dell'incontro il commissario straordinario Marchese ha voluto condividere le azioni da mettere in campo e rilanciare le iniziative della Zes, a cinque anni dalla sua istituzione. In particolare Marchesi ha espresso la volontà delineare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, "in un territorio che coniuga beni culturali e industria, tradizione e innovazione", con la necessità di promuovere e sperimentare "nuovi modelli di produzione basati sul paradigma dell'economia circolare e sui principi della riduzione dell'utilizzo delle risorse naturali".
Un modello che necessità di condivisione e dialogo tra i soggetti interessati, sia pubblici che privati, che dovranno condividere una visione strategica. Senza trascurare la necessità di forti investimenti nello sviluppo di conoscenza e nell'adozione di innovazioni di carattere tecnologico e organizzativo. Primo scoglio da superare è quello delle carenze infrastrutturali, con i Comuni che dovranno fare la propria parte.
Ragione che porta a ritenere essenziale la presenza di un rappresentante dei sindaci lucani in seno al Comitato di indirizzo della Zes. Elemento che chiama in causa il sindaco Bennardi, il quale si dice convinto che bisogna "incanalare le risorse verso quei segmenti dell'economia che comprendono la cultura, la valorizzazione del patrimonio storico, il turismo, l'industria creativa" se si vuole che la Zes produca gli effetti attesi: e in questo contesto Matera ha a disposizione un immensa ricchezza.
Sulla stessa lunghezza d'onda il primo cittadino di Pisticci Verri, che ha tenuto a precisare come "il tassello fondamentale per la riuscita virtuosa di questo processo di rinascita economica è, però, il confronto con le realtà territoriali e con le amministrazioni locali, vero termometro dei territori".
Dal canto suo l'onorevole Liuzzi ha assicurato il massimo supporto del Parlamento, con il potenziamento delle competenze dei commissari e un rafforzamento della governance di gestione in modo che- ha concluso Luizzi- "le Zes diventeranno un importante supporto al sistema produttivo, che avrà una marcia in più per cogliere le opportunità di un'economia sostenibile e per ripartire su nuove basi".
Nel corso dell'incontro il commissario straordinario Marchese ha voluto condividere le azioni da mettere in campo e rilanciare le iniziative della Zes, a cinque anni dalla sua istituzione. In particolare Marchesi ha espresso la volontà delineare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, "in un territorio che coniuga beni culturali e industria, tradizione e innovazione", con la necessità di promuovere e sperimentare "nuovi modelli di produzione basati sul paradigma dell'economia circolare e sui principi della riduzione dell'utilizzo delle risorse naturali".
Un modello che necessità di condivisione e dialogo tra i soggetti interessati, sia pubblici che privati, che dovranno condividere una visione strategica. Senza trascurare la necessità di forti investimenti nello sviluppo di conoscenza e nell'adozione di innovazioni di carattere tecnologico e organizzativo. Primo scoglio da superare è quello delle carenze infrastrutturali, con i Comuni che dovranno fare la propria parte.
Ragione che porta a ritenere essenziale la presenza di un rappresentante dei sindaci lucani in seno al Comitato di indirizzo della Zes. Elemento che chiama in causa il sindaco Bennardi, il quale si dice convinto che bisogna "incanalare le risorse verso quei segmenti dell'economia che comprendono la cultura, la valorizzazione del patrimonio storico, il turismo, l'industria creativa" se si vuole che la Zes produca gli effetti attesi: e in questo contesto Matera ha a disposizione un immensa ricchezza.
Sulla stessa lunghezza d'onda il primo cittadino di Pisticci Verri, che ha tenuto a precisare come "il tassello fondamentale per la riuscita virtuosa di questo processo di rinascita economica è, però, il confronto con le realtà territoriali e con le amministrazioni locali, vero termometro dei territori".
Dal canto suo l'onorevole Liuzzi ha assicurato il massimo supporto del Parlamento, con il potenziamento delle competenze dei commissari e un rafforzamento della governance di gestione in modo che- ha concluso Luizzi- "le Zes diventeranno un importante supporto al sistema produttivo, che avrà una marcia in più per cogliere le opportunità di un'economia sostenibile e per ripartire su nuove basi".