Vivibilità ambientale, passo indietro per la città dei Sassi
Il nuovo rapporto di Legambiente indica un netto calo rispetto al 2014
martedì 27 ottobre 2015
8.52
Vertiginoso calo riguardo la vivibilità ambientale nella città dei Sassi.
Nella nuova indagine di Legambiente, Matera registra una percentuale complessiva dell'indicatore ambientale del 39,79% nell'anno 2015. Un passo indietro rispetto allo scorso anno quando la percentuale si attestava al 51,84%. Con una classifica dei comuni italiani che indica una retrocessione del Comune materano dal 51esimo all'88esimo posto. Un declassamento "dovuto – come ha commentato Legambiente - prima fra tutte, dalla mancata comunicazione di diversi dati (Pm10, NO2, modal share e mobilità nel suo complesso, dai passeggeri alle isole pedonali)".
Dunque, questi sono i dati principali, ma non gli unici, del rapporto stilato dall'associazione ambientalista su scala nazionale e con il focus, in questo caso, concentrato su Matera.
Per ciò che attiene la gestione dei rifiuti, la città perde nuovamente percentuali con una brusca retrocessione dal 20% del 2013 al 14,4% del 2014. Un dato inaccettabile per una capitale europea della cultura, specialmente se si accompagna a una decrescita della produzione dei rifiuti da 474,4 a 423,4. "Auspichiamo pertanto – osservano da Legambiente - che tra gli obiettivi che la città si propone di raggiungere in questi anni ci sia quello di accrescere non solo i livelli di raccolta differenziata ma anche quella cultura ambientale all'altezza del ruolo che adesso ricopre".
Anche la dispersione idrica presenta delle criticità. Anche qui Matera non brilla certo per adeguatezza, tra i comuni con perdite superiori al 50%. Ragionevole ipotizzare, però, che una percentuale così elevata, dicono dall'associazione, "sia imputabile in maniera considerevole ai furti d'acqua e agli allacci abusivi".
I dati non sono felici anche per il capoluogo lucano, Potenza. Il dato relativo ai passeggeri trasportati annualmente per abitante l'anno passano da 13 a 6, con un'offerta di trasporto pubblico (39 Km/vettura/abitanti/anno) invece ai primi posti in Italia tra le citta piccole, fotografano fedelmente una realtà in cui gli autobus, sconosciuti alla gran parte dei cittadini, girano vuoti. Dato drammatico in una città occupata dalle auto, ancora con 72 auto ogni 100 abitanti.
"Siamo fiduciosi – conclude Legambiente - che le amministrazioni dei due capoluoghi sappiano finalmente cogliere le indicazioni che vengono dal rapporto e siano in grado di proporre soluzioni che possano permettere alle città di offrire standard migliori ai propri cittadini, per migliorare la qualità ambientale delle nostre città e la qualità della vita dei nostri concittadini. Pensiamo che potentini e materani ne abbiano pienamente diritto".
Nella nuova indagine di Legambiente, Matera registra una percentuale complessiva dell'indicatore ambientale del 39,79% nell'anno 2015. Un passo indietro rispetto allo scorso anno quando la percentuale si attestava al 51,84%. Con una classifica dei comuni italiani che indica una retrocessione del Comune materano dal 51esimo all'88esimo posto. Un declassamento "dovuto – come ha commentato Legambiente - prima fra tutte, dalla mancata comunicazione di diversi dati (Pm10, NO2, modal share e mobilità nel suo complesso, dai passeggeri alle isole pedonali)".
Dunque, questi sono i dati principali, ma non gli unici, del rapporto stilato dall'associazione ambientalista su scala nazionale e con il focus, in questo caso, concentrato su Matera.
Per ciò che attiene la gestione dei rifiuti, la città perde nuovamente percentuali con una brusca retrocessione dal 20% del 2013 al 14,4% del 2014. Un dato inaccettabile per una capitale europea della cultura, specialmente se si accompagna a una decrescita della produzione dei rifiuti da 474,4 a 423,4. "Auspichiamo pertanto – osservano da Legambiente - che tra gli obiettivi che la città si propone di raggiungere in questi anni ci sia quello di accrescere non solo i livelli di raccolta differenziata ma anche quella cultura ambientale all'altezza del ruolo che adesso ricopre".
Anche la dispersione idrica presenta delle criticità. Anche qui Matera non brilla certo per adeguatezza, tra i comuni con perdite superiori al 50%. Ragionevole ipotizzare, però, che una percentuale così elevata, dicono dall'associazione, "sia imputabile in maniera considerevole ai furti d'acqua e agli allacci abusivi".
I dati non sono felici anche per il capoluogo lucano, Potenza. Il dato relativo ai passeggeri trasportati annualmente per abitante l'anno passano da 13 a 6, con un'offerta di trasporto pubblico (39 Km/vettura/abitanti/anno) invece ai primi posti in Italia tra le citta piccole, fotografano fedelmente una realtà in cui gli autobus, sconosciuti alla gran parte dei cittadini, girano vuoti. Dato drammatico in una città occupata dalle auto, ancora con 72 auto ogni 100 abitanti.
"Siamo fiduciosi – conclude Legambiente - che le amministrazioni dei due capoluoghi sappiano finalmente cogliere le indicazioni che vengono dal rapporto e siano in grado di proporre soluzioni che possano permettere alle città di offrire standard migliori ai propri cittadini, per migliorare la qualità ambientale delle nostre città e la qualità della vita dei nostri concittadini. Pensiamo che potentini e materani ne abbiano pienamente diritto".