Video intervista all'imprenditore edile disperato: "Siamo alla rovina"
Dopo la minaccia di darsi fuoco sul tetto dell'Ater, Giuseppe Bianco confessa il suo malessere
venerdì 6 dicembre 2013
10.06
Giuseppe Bianco era deciso a farla finita, o almeno a smuovere le coscienze delle amministrazioni.
I mancati pagamenti da parte dell'Ater (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale), per circa 90 mila euro, hanno messo in grave pericolo i conti dell'azienda Atr Costruzioni dell'imprenditore rotondellese, che nella disperazione ha minacciato l'insano gesto. Nonostante l'impresa sia ampiamente in attivo, con circa 10 milioni di euro di lavoro effettuato nel corso dell'anno.
Due bottiglie di benzina e l'approdo sul tetto dell'Ater, poi l'intervento dei Carabinieri, del direttore Confapi Pasquale Latorre e le rassicurazioni del pagamento, entro martedì, da parte dell'amministratore unico dell'Ater, Innocenzo Loguercio e la decisione di desistere e scendere.
Quindi, le dichiarazioni rilasciate negli uffici dell'Ater.
I mancati pagamenti da parte dell'Ater (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale), per circa 90 mila euro, hanno messo in grave pericolo i conti dell'azienda Atr Costruzioni dell'imprenditore rotondellese, che nella disperazione ha minacciato l'insano gesto. Nonostante l'impresa sia ampiamente in attivo, con circa 10 milioni di euro di lavoro effettuato nel corso dell'anno.
Due bottiglie di benzina e l'approdo sul tetto dell'Ater, poi l'intervento dei Carabinieri, del direttore Confapi Pasquale Latorre e le rassicurazioni del pagamento, entro martedì, da parte dell'amministratore unico dell'Ater, Innocenzo Loguercio e la decisione di desistere e scendere.
Quindi, le dichiarazioni rilasciate negli uffici dell'Ater.