Vico Piave, si può dare di più

Beneficenza ben avviata, Caritas e Unitalsi ottengono riscontri positivi ma migliorabili. Tanti modi per versare

venerdì 31 gennaio 2014 9.17
La corsa alla beneficenza, in favore degli sfollati di vico Piave, fa non si ferma. Partita quindici giorni fa, lo scorso 16 di gennaio, la raccolta fondi, diramatasi in due direzioni, continua quotidianamente il suo lavoro.

Sono due le realtà che si sono messe a disposizione per procedere con l'unione delle forze che, nel più breve periodo possibile, dovranno portare un pò di agio a quelle famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni, naturalmente non per propria volontà, ma per una necessaria ordinanza di sgombero che salvaguarda l'intera zona compromessa dalla tragedia dello scorso 11 gennaio.

La raccolta fondi "istituzionale", quella affidata alla Caritas Diocesana prosegue con l'impegno di diverse associazioni e, soprattutto, delle parrocchie, grande attrattore di solidarietà. Nella prima settimana erano stati già raccolti oltre 10mila euro, e in questa settimana sono diversi gli altri versamenti giunti sul Conto corrente specifico, acceso dalla direttrice, Anna Maria Cammisa, presso la Banca Popolare del Mezzogiorno e il cuo Iban è IT 15B0525616100000001006699 - Causale "Caritas solidarietà crollo vico Piave"

"La gente sta partecipando e siamo contenti di come procede la raccolta. Il contributo delle parrocchie e delle associazioni è importantissimo. Continuando così possiamo raggiungere un ottimo risultato" ha commentato la Cammisa, direttrice della Caritas Diocesana.

Intanto, è ben avviata anche la raccolta delle ideatrici e sostenitrici principali delle iniziative legate al gruppo Facebook "Vico Piave". Oltre 70 i versamenti già effettuati sul conto corrente messo a disposizione dall'Unitalsi, che ricordiamo è IT 06A0525616100000009342484 - Causale "Pro famiglie Vico Piave"

"Sappiamo che è un periodo particolare e difficile per tutti - ha specificato Domenica Vicchio, amministratrice del gruppo Facebook e promotrice della raccolta fondi con Daniela Stella - Ma terrei a sottolineare come molti non versano perchè credono che la propria cifra sia troppo bassa. Invece anche 5 euro vanno benissimo e contribuiscono tantissimo alla causa. Direi anche soli 50 centesimi, lasciati nei vari banchetti attivati nelle scuole e nei supermercati, possono fare la differenza. Se non si vuole fare fila in banca, invitiamo chiunque a passare nei punti già organizzati".

Un piccolo gesto di ogni cittadino può fare davvero la differenza, i fondi attualmente raccolti sono importanti, ma ancora non sufficienti a risollevare le famiglie sgomberate. "Ringraziamo davvero di cuore quanti si stanno impegnando. Sono davvero tanti i cittadini che sono vicini alle esigenze, anche attraverso indumenti o mobili - ha ripreso Domenica Vicchio - ma serve andare ancora oltre. Ci saranno sicuramente occasioni pubbliche collegata alla raccolta, ma stiamo ancora studiando a quali eventi partecipare".

Nel frattempo la serata a Tenuta La Volpe, organizzata in collaborazione con il Gruppo Facebook ha ottenuto un buon risultato in termini di raccolta, e altri si stanno organizzando autonomamente per contribuire, anche solo in parte, attraverso l'organizzazione di eventi, all'importante beneficenza.