Vertenza Datacontact, primo incontro in Regione

Sindacati compatti nel salvaguardare livelli occupazionali. Assente Telecom.

martedì 15 dicembre 2015 8.58
A cura di Marco Delli Noci
E' sempre più preoccupante ed incerto il futuro di circa 400 unità lavorative all'interno della Datacontact di Matera.

Di fatti pochi giorni fa la società ha formalizzato una richiesta di apertura di un tavolo urgente presso la presidenza della Regione Basilicata a fronte della comunicazione da parte del committente Telecom Italia di non voler proseguire le attività di contact center appaltate, alla naturale scadenza del contratto il 31 dicembre 2015.

I motivi per cui la Telecom vuole interrompere la commessa con la Datacontact non sono ancora noti, anche dopo il primo incontro in Regione in merito alla delicata vertenza. Infatti la principale azienda italiana telefonica non è risultata presente al tavolo con i sindacati che hanno espresso tutto il loro sostegno nel salvaguardare i livelli occupazionali. "E' stato un incontro interlocutorio – afferma Nicola Calia della Uil – dove le organizzazioni sindacali in modo compatto hanno ribadito la necessità di mantenere i livelli occupazionali".

Secondo Calia, la decisione della Telecom non interessa il versante produttivo dell'azienda: "L'azienda non può puntare il dito sul fronte operativo. Noi lavoratori ci fregiamo del fatto che continuiamo, giorno per giorno, a fornire performance ottimali. Sia a livello nazionale che locale". Ed ora è necessario trovare un accordo il prima possibile: "La Regione si attiverà nel contattare il committente – assicura il sindacalista Uil - con cui avremo un incontro, presumibilmente a Roma, per poter ottenere anche maggiori informazioni".

I posti a rischio inglobano soprattutto giovani e donne, osserva il segretario provinciale di Matera Ugl, Pino Giordano, insieme al segretario provinciale della federazione del terziario, Brunella Filotico: "Vogliamo rammentare che l'età media dei dipendenti è di 35 anni, giovani con famiglie a carico e dipendenti prettamente di sesso femminile". Ma non solo, in seria difficoltà potrebbero ritrovarsi le attività dell'intero comparto Datacontact di Matera: "L'eventuale interruzione della commessa, oltre a impattare sulla platea dei lavoratori direttamente coinvolti, andrebbe a compromettere inesorabilmente la sostenibilità complessiva delle attività svolte dall'azienda materana in tutte le sue sedi".

Infine i due segretari ribadiscono l'urgenza di un imminente incontro: "Chiediamo che la Regione obblighi urgentemente i vertici Telecom a sedersi in un imminente tavolo istituzionale e approfondisca la problematica evitando che si arrivi al 31 dicembre con un nulla di fatto. L'Ugl – concludono Filotico e Giordano – dà la disponibilità costruttiva a 360° per un confronto che veda la parte in causa Telecom collaborativa. Se ciò non avverrà, sin d'ora siamo pronti a mettere in campo tutte le forme pacifiche e democratiche di protesta a tutela di tutti i lavoratori".