Vertenza Datacontact, futuro incerto per 400 lavoratori

Ugl pronta a manifestare contro Telecom e istituzioni

sabato 5 marzo 2016
Vertenza Datacontact: sono circa 400 i posti di lavoro a rischio. Secondo quanto comunicato dall'azienda ai lavoratori, tutti gli operatori della commessa inbound "Telecom 119" termineranno il proprio incarico il 31 Marzo 2016, data di scadenza della proroga trimestrale.

Il committente Telecom aveva già espresso la propria volontà di interrompere la commessa con l'azienda Datacontact il 31 Dicembre 2015 a causa di carichi pendenti su un azionista della stessa, ormai ex-amministratore, che confligge col codice etico degli appalti di Telecom. In seguito ad un tavolo tecnico tenutosi in Prefettura, si era concordata una proroga di 90 giorni e l'apertura sulla disponibilità a individuare un nuovo gestore della commessa che, sul territorio, possa concordare in un nuovo tavolo un assorbimento delle maestranze, ma solo in parte, quantificabile in circa la metà delle risorse. Nel corso dell'incontro era stata prevista, inoltre, l'apertura di un tavolo di crisi al Mise.

Queste, dunque, sono ore di grande preoccupazione per tutti i lavoratori interessati, tra i quali, molti con esperienza decennale. In attesa di sviluppi giunge alla redazione il comunicato del sindacato Ugl.

"Dura e incalzante è la nostra ferma posizione sulla vertenza Datacontact dove abbiamo sempre e fortemente chiesto e ritenuto che da Telecom, Regione Basilicata e Mise ci fosse il prosieguo di un confronto 'a bocce ferme' per avviare una trattativa per mantenere i posti di lavoro, tutti".

Lo gridano a voce alta il segretario dell'Ugl Matera Pino Giordano e Brunella Filotico segretario provinciale della federazione per i quali, "stiamo assistendo inermi ad una scelta unilaterale e scellerata di Telecom Italia in merito alla sua volontà di non proseguire il rapporto di collaborazione in essere per la gestione del servizio 119 TIM, nella sede di Matera. Tante sono le vertenze occupazionali che seguiamo in Basilicata – proseguono i segretari Ugl – ma uno scenario assente di confronto e di relazioni sindacali non si è mai visto negli anni.

Dal 1° Gennaio a.c. sembrerebbe che ci siano stati incontri tra Mise, Telecom, Regione Basilicata, Datacontact e nuovi probabili gestori ma sia al sindacato che ai lavoratori, non è stata concessa la minima possibilità di informazione e confronto bensì, ricevendo esclusivamente notizie infondate e confuse da 'corridoio'. Allora – proseguono Filotico e Giordano - ci si batterà manifestando, in tutte le sedi e con il supporto già concretamente manifestato dei lavoratori, verso le Istituzioni locali e nazionali che a parer dell'Ugl, sembrano voler assistere e nascondere inermi un dramma che sta' depauperando questo patrimonio intangibile di grande valore e che non può essere svenduto.

DIFENDERE l'occupazione è prioritario, Telecom in qualità di principale committente di servizi di Contact Center dell'azienda di Matera unitamente alle Istituzioni, unilateralmente non decidano di giocare sul destino dei lavoratori, ricordando a tutti che per l'attività di commessa Telecom, trovano impiego un numero di dipendenti pari a circa 400 unità, tutte collocate presso la sede di Matera, su un totale aziendale di 1.303 e dove l'età media dei dipendenti è di 35 anni, giovani con famiglie a carico e dipendenti prettamente di sesso femminile. Non consentiamo di abbassare la guarda e di considerare chiusa la vicenda anzi, non conoscendo ad oggi posizioni, l'Ugl si dice ancora pronta a dialogare, a valutare proposte che dovessero arrivare da imprenditori e dal territorio. E a conferma che le incertezze sulla vicenda restano ci dichiariamo esplicitamente insoddisfatti su come la vertenza Datacontact venga gestita benché la stessa, se trattata, doveva essere utile per definire il terreno preliminare a individuare le soluzioni.

Non possiamo dire a questo punto che ci sia chiarezza come elemento che contraddistingua la questione relativa e su 400 lavoratori della sede di Matera che rischiano la perdita del posto di lavoro. Abbiamo chiesto allora che la Regione obblighi e urgentemente tutti a sedersi in un imminente tavolo istituzionale e approfondisca la problematica evitando, che si arrivi al 31 marzo p.v. con un nulla di fatto. L'Ugl dà la disponibilità costruttiva a 360° per un confronto su una vicenda che non sembra avere una soluzione a portata di mano anzi, intravedendo una sostanziale preoccupazione dei lavoratori che rischiano di fatto di essere le principali 'vittime' di questa particolare situazione. Fin d'ora l'Ugl sarà disposta a mettere in campo tutte le forme pacifiche e democratiche di protesta affinché le Istituzioni comprendano che altre famiglie stanno perdendo il posto di lavoro e la politica Lucana intervenga per la Città dei Sassi dove la ricorda solo per il titolo Matera 2019. L'Ugl – concludono i segretari – si batterà affinché dal territorio materano non si perda neppure un solo posto di lavoro".