Vertenza Datacontact, altre 900 unità a rischio esubero
E' quanto comunicato dall'azienda nell'ultima riunione con i sindacati
martedì 22 marzo 2016
9.43
Si aggrava ulteriormente la vertenza Datacontact. L'esito dell'ultima riunione tra sindacati e la società non ha dato frutti sperati. Anzi, l'azienda ha comunicato diverse criticità economico finanziarie che porteranno a rischio esubero – dal 1 aprile 2016 - altre 900 unità lavorative, oltre le 390 già interessate dalla vertenza.
Le informazioni giungono dal segretario provinciale dell'Ugl di Matera, Pino Giordano, che insieme al segretario di federazione provinciale del settore terziario, Brunella Filotico, e le RSA Ugl, Vincenzo Clemente e Carmine Mele hanno preso parte all'incontro.
Entrando nel merito, tra i sindacalisti si avverte apprensione in quanto "la trattativa doveva essere consumata in ambito locale coinvolgendo solo le istituzioni, sigle sindacali provinciali e regionali". Un negoziato non verificatosi con ripercussioni destabilizzanti: "Oggi – denunciano dal sindacato -assistiamo a scelte non condivise e ambigue, in quanto la stessa Datacontact ha affermato che sia la Regione Basilicata, sia il Mise erano a conoscenza di un piano industriale alternativo presentato dalla stessa azienda che coinvolgeva una terza società già fornitore di Telecom. Cosa grave, sottolineato nell'incontro di oggi, il mancato coinvolgimento delle organizzazioni territoriali sindacali".
Cruciale sarà il prossimo incontro al ministero dello sviluppo economico per il destino di circa 1300 lavoratori. "Il nostro auspicio – concludono i sindacalisti Ugl – è che dopo il prossimo incontro che si consumerà al Mise in data 23 marzo 2016, ci siano le condizioni di trattative sindacali per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e che la Regione Basilicata in questa vicenda mostri di essere più vicina alle realtà locali che si sentono ad oggi abbandonati".
Le informazioni giungono dal segretario provinciale dell'Ugl di Matera, Pino Giordano, che insieme al segretario di federazione provinciale del settore terziario, Brunella Filotico, e le RSA Ugl, Vincenzo Clemente e Carmine Mele hanno preso parte all'incontro.
Entrando nel merito, tra i sindacalisti si avverte apprensione in quanto "la trattativa doveva essere consumata in ambito locale coinvolgendo solo le istituzioni, sigle sindacali provinciali e regionali". Un negoziato non verificatosi con ripercussioni destabilizzanti: "Oggi – denunciano dal sindacato -assistiamo a scelte non condivise e ambigue, in quanto la stessa Datacontact ha affermato che sia la Regione Basilicata, sia il Mise erano a conoscenza di un piano industriale alternativo presentato dalla stessa azienda che coinvolgeva una terza società già fornitore di Telecom. Cosa grave, sottolineato nell'incontro di oggi, il mancato coinvolgimento delle organizzazioni territoriali sindacali".
Cruciale sarà il prossimo incontro al ministero dello sviluppo economico per il destino di circa 1300 lavoratori. "Il nostro auspicio – concludono i sindacalisti Ugl – è che dopo il prossimo incontro che si consumerà al Mise in data 23 marzo 2016, ci siano le condizioni di trattative sindacali per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e che la Regione Basilicata in questa vicenda mostri di essere più vicina alle realtà locali che si sentono ad oggi abbandonati".