Vertenza Callmat, incontro a Roma anticipato all'8 gennaio

In attesa della riunione licenziamenti vengono sospesi

sabato 21 dicembre 2024
Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha anticipato all'8 gennaio il tavolo sulla vertenza Callmat, azienda di Matera del settore call center in cui sono stati avviati i licenziamenti per oltre metà della forza lavoro, 256 su 440. Si è appreso ieri alla Regione Basilicata durante la riunione convocata dall'assessore al lavoro Francesco Cupparo. La Callmat registra un drastico calo di volumi di lavoro da parte della committente Tim e ciò provoca la decisione di procedere al licenziamento collettivo.

Ad ogni modo, sino alla data dell'incontro ministeriale i licenziamenti sono sospesi. All'incontro, coordinato dall'assessore Cupparo (in collegamento video) e dal direttore generale Antonio Bernardo, sono intervenuti i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Fernando Mega, Vincenzo Cavallo, Vincenzo Tortorelli e Giuseppe Giordano, oltre a rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria. Da remoto sono intervenuti anche l'amministratore delegato di Callmat Fernando Giustini e la responsabile relazioni industriali di Tim, Francesca D'Ottavio.

"In vista del tavolo ministeriale Regione, sindacati e Callmat lavoreranno per disegnare possibili scenari - ha detto Cupparo -. Abbiamo bloccato la decorrenza dei 75 giorni per l'operatività dei licenziamenti e il Mimit ha accolto la mia proposta di anticipare di 15 giorni il vertice sulla vertenza. Mi aspetto da Tim uno sforzo in più per assicurare i flussi necessari a garantire la tenuta dei livelli occupazionali. Sia Tim che Callmat devono farsi carico dell'impatto sociale che potrebbe determinare il licenziamento, in prima battuta, di 256 unità a cui potrebbe far seguito, entro il 2025, la restante parte dei circa 440 dipendenti. Siamo di fronte a una crisi di notevole portata - ha concluso - che richiede pragmatismo, lucidità e unità d'intenti tra istituzioni, sindacati e lavoratori''.