Valdadige, si inasprisce la protesta
Bloccato camion di fanghi di cartiera, intervengono Forestale, Arpab e Noe
lunedì 17 febbraio 2014
14.55
I cittadini di Borgo Venusio continuano la battaglia per loro e per tutta la città. Il presidio permanente dinanzi la Valdadige prosegue e potrebbe sviluppare nuovi risvolti, se l'azienda, come previsto, da domani mattina riprenderà a bruciare pet-coke.
In queste ore è stato bloccato un camion che trasportava fanghi di cartiera che vengono utilizzati per una più rapida cottura dei mattoni. Su richiesta dei residenti sono sopraggiunti sul luogo gli operatori della Forestale e dell'Arpab per effettuare i rilievi sul materiale destinato all'utilizzo dell'impianto.
"Abbiamo notato proprio questa mattina l'arrivo di un camion contenente del materiale male odorante, ed abbiamo chiesto l'intervento degli enti predisposti al controllo – racconta Mimmo Genchi, residente di Borgo Venusio e attivista – a questo punto, infatti, vogliamo vederci chiaro su tutti i materiali utilizzati dall'azienda".
Previsto in queste ore l'arrivo del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) da Potenza per ulteriori verifiche del materiale bloccato.
Nonostante le rassicurazioni dei politici e la richiesta, inviata ieri dal sindaco alla Regione, di sospensione dell'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), i cittadini non mollano e chiedono certezze.
"Se entro oggi non arriva una risposta ufficiale dalla Regione, sulla revoca dell'Aia – spiega Genchi – siamo pronti a bloccare gli ingressi di qualsiasi materiale e degli operai nella fabbrica".
Da sottolineare che nell'istruttoria del 2010 della Regione Basilicata si dichiara che nel raggio di 1 km dall'impianto non sono presenti civili abitazioni. In realtà ieri si è simbolicamente dimostrato il contrario con Legambiente, che ha misurato una distanza di non più di 600 metri dei camini dell'azienda dalle prime abitazioni del Borgo.
A questo punto, le tante persone che si alternano nelle diverse ore della giornata, continueranno il presidio fino alla risoluzione della questione anche con accampamenti notturni.
In queste ore è stato bloccato un camion che trasportava fanghi di cartiera che vengono utilizzati per una più rapida cottura dei mattoni. Su richiesta dei residenti sono sopraggiunti sul luogo gli operatori della Forestale e dell'Arpab per effettuare i rilievi sul materiale destinato all'utilizzo dell'impianto.
"Abbiamo notato proprio questa mattina l'arrivo di un camion contenente del materiale male odorante, ed abbiamo chiesto l'intervento degli enti predisposti al controllo – racconta Mimmo Genchi, residente di Borgo Venusio e attivista – a questo punto, infatti, vogliamo vederci chiaro su tutti i materiali utilizzati dall'azienda".
Previsto in queste ore l'arrivo del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) da Potenza per ulteriori verifiche del materiale bloccato.
Nonostante le rassicurazioni dei politici e la richiesta, inviata ieri dal sindaco alla Regione, di sospensione dell'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), i cittadini non mollano e chiedono certezze.
"Se entro oggi non arriva una risposta ufficiale dalla Regione, sulla revoca dell'Aia – spiega Genchi – siamo pronti a bloccare gli ingressi di qualsiasi materiale e degli operai nella fabbrica".
Da sottolineare che nell'istruttoria del 2010 della Regione Basilicata si dichiara che nel raggio di 1 km dall'impianto non sono presenti civili abitazioni. In realtà ieri si è simbolicamente dimostrato il contrario con Legambiente, che ha misurato una distanza di non più di 600 metri dei camini dell'azienda dalle prime abitazioni del Borgo.
A questo punto, le tante persone che si alternano nelle diverse ore della giornata, continueranno il presidio fino alla risoluzione della questione anche con accampamenti notturni.