Valdadige, dal tavolo tecnico al protocollo d'intesa
Temporanea revoca del presidio permanente di Borgo Venusio
martedì 25 febbraio 2014
08.15
Lungo e travagliato il tavolo tecnico convocato, nella giornata di ieri, dal Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, per fare chiarezza sul grave problema dell'uso di un materiale nocivo come il petcoke negli stabilimenti dell'azienda Ila Laterizi (ex Valdadige) a Borgo Venusio.
Il tanto atteso esito vede il Sindaco impegnato, nei prossimi giorni, alla convocazione di Regione Basilicata, Arpab, impresa, organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste e rappresentanti dei cittadini per la stipula di un protocollo d'intesa atto a verificare l'attività relativa all'intero processo produttivo dell'azienda incriminata.
All'incontro hanno partecipato, oltre al Sindaco e all'assessore all'ambiente, Rocco Rivelli, rappresentanti dell'Ufficio ambiente della Regione Basilicata, dell'Arpab, della Provincia di Matera, dell'Asm, dell'impresa, delle organizzazioni sindacali, della rsu, del comitato dei cittadini di Borgo Venusio e di associazioni come Legambiente, WWF, Brio, Il Grillaio di Altamura.
"E' stato un incontro – ha detto il sindaco Adduce – molto utile perché ha consentito a tutte le parti in causa di mettere a disposizione di tutti le informazioni in proprio possesso. Dalle preoccupazioni espresse dai cittadini, è emerso che il problema non riguarda solo l'eventuale uso del petcoke, ma tutta l'attività svolta dallo stabilimento nel corso degli ultimi 60 anni".
Nel corso della riunione, i cittadini di Venusio, hanno contestato duramente la disattenzione degli organi preposti al rilascio dell'autorizzazione, sottolineando, in primis, l'errata indicazione delle distanze dal centro abitato. Hanno, inoltre, ribadito l'assoluta contrarietà all'uso del petcoke a ridosso delle abitazioni per le conseguenze gravissime sulla salute umana ormai riconosciute a livello mondiale da studi e pubblicazioni scientifiche.
La risposta di Adduce a tali contestazioni è stata che l'iter procedurale è stato rispettato. "L'Aia non rappresenta solo un documento autorizzativo, ma contiene anche importanti prescrizioni a tutela dell'ambiente e dei cittadini tra cui anche l'obbligo di un monitoraggio. Dobbiamo ripartire da questo documento per determinare le prossime decisioni che ciascun ente, per quanto di sua competenza, dovrà mettere in campo. Personalmente – ha aggiunto Adduce – credo che non bisogna scambiare il bisogno di salute dei lavoratori e dei cittadini con quello di un posto di lavoro. Ma dobbiamo fare tutti molta attenzione affinché ogni valutazione sia elaborata sulla base di dati certi, scientifici, utilizzando sempre il criterio della massima preoccupazione e non quello della percezione superficiale. E a questo servirà il protocollo".
L'Arpab, dal canto suo, ha dichiarato che nell'ultima rilevazione effettuata sulla qualità dell'aria presso lo stabilimento, ha registrato valori d'inquinamento al di sotto dei valori consentiti dalla legge.
Nonostante tutto ciò, il comitato del presidio permanente del Borgo ha ufficialmente richiesto al Sindaco e all'assessore Rivelli, di approntare con urgenza un nuovo "Piano di Qualità dell'Aria" per la zona di Venusio e di procedere con la revisione dell'Aia concessa nel 2010.
Dunque, rimane sospeso l'uso del petcoke da parte dell'azienda Valdadige fino a quando il processo di revisione dell'Aia in corso non sia terminato e fino a quando non venga stipulato il protocollo d'intesa. Il Sindaco ha, inoltre, garantito la partecipazione del comitato anti-petcoke a tutte le fasi del procedimento in corso.
Pertanto, i cittadini di Venusio hanno concordato di rimuovere il presidio permanente ma si tratta di una decisione temporanea. Ribadiscono, infatti, che manterranno alta l'attenzione e sono pronti a protestare anche con più vigore nel caso di una decisione pro-petcoke da parte degli organi preposti.
Si segnala, inoltre, la nascita di un blog "http://venusio.blogspot.it" e di una mail presidiovenusio@gmail.com per tutti coloro che vorranno seguire da vicino le attività che saranno intraprese per giungere ad una soluzione ottimale per tutti.
Il tanto atteso esito vede il Sindaco impegnato, nei prossimi giorni, alla convocazione di Regione Basilicata, Arpab, impresa, organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste e rappresentanti dei cittadini per la stipula di un protocollo d'intesa atto a verificare l'attività relativa all'intero processo produttivo dell'azienda incriminata.
All'incontro hanno partecipato, oltre al Sindaco e all'assessore all'ambiente, Rocco Rivelli, rappresentanti dell'Ufficio ambiente della Regione Basilicata, dell'Arpab, della Provincia di Matera, dell'Asm, dell'impresa, delle organizzazioni sindacali, della rsu, del comitato dei cittadini di Borgo Venusio e di associazioni come Legambiente, WWF, Brio, Il Grillaio di Altamura.
"E' stato un incontro – ha detto il sindaco Adduce – molto utile perché ha consentito a tutte le parti in causa di mettere a disposizione di tutti le informazioni in proprio possesso. Dalle preoccupazioni espresse dai cittadini, è emerso che il problema non riguarda solo l'eventuale uso del petcoke, ma tutta l'attività svolta dallo stabilimento nel corso degli ultimi 60 anni".
Nel corso della riunione, i cittadini di Venusio, hanno contestato duramente la disattenzione degli organi preposti al rilascio dell'autorizzazione, sottolineando, in primis, l'errata indicazione delle distanze dal centro abitato. Hanno, inoltre, ribadito l'assoluta contrarietà all'uso del petcoke a ridosso delle abitazioni per le conseguenze gravissime sulla salute umana ormai riconosciute a livello mondiale da studi e pubblicazioni scientifiche.
La risposta di Adduce a tali contestazioni è stata che l'iter procedurale è stato rispettato. "L'Aia non rappresenta solo un documento autorizzativo, ma contiene anche importanti prescrizioni a tutela dell'ambiente e dei cittadini tra cui anche l'obbligo di un monitoraggio. Dobbiamo ripartire da questo documento per determinare le prossime decisioni che ciascun ente, per quanto di sua competenza, dovrà mettere in campo. Personalmente – ha aggiunto Adduce – credo che non bisogna scambiare il bisogno di salute dei lavoratori e dei cittadini con quello di un posto di lavoro. Ma dobbiamo fare tutti molta attenzione affinché ogni valutazione sia elaborata sulla base di dati certi, scientifici, utilizzando sempre il criterio della massima preoccupazione e non quello della percezione superficiale. E a questo servirà il protocollo".
L'Arpab, dal canto suo, ha dichiarato che nell'ultima rilevazione effettuata sulla qualità dell'aria presso lo stabilimento, ha registrato valori d'inquinamento al di sotto dei valori consentiti dalla legge.
Nonostante tutto ciò, il comitato del presidio permanente del Borgo ha ufficialmente richiesto al Sindaco e all'assessore Rivelli, di approntare con urgenza un nuovo "Piano di Qualità dell'Aria" per la zona di Venusio e di procedere con la revisione dell'Aia concessa nel 2010.
Dunque, rimane sospeso l'uso del petcoke da parte dell'azienda Valdadige fino a quando il processo di revisione dell'Aia in corso non sia terminato e fino a quando non venga stipulato il protocollo d'intesa. Il Sindaco ha, inoltre, garantito la partecipazione del comitato anti-petcoke a tutte le fasi del procedimento in corso.
Pertanto, i cittadini di Venusio hanno concordato di rimuovere il presidio permanente ma si tratta di una decisione temporanea. Ribadiscono, infatti, che manterranno alta l'attenzione e sono pronti a protestare anche con più vigore nel caso di una decisione pro-petcoke da parte degli organi preposti.
Si segnala, inoltre, la nascita di un blog "http://venusio.blogspot.it" e di una mail presidiovenusio@gmail.com per tutti coloro che vorranno seguire da vicino le attività che saranno intraprese per giungere ad una soluzione ottimale per tutti.