Uso acque La Martella, “divieto atteso da tempo”
Il consigliere regionale Perrino (M5S) commenta l’ordinanza del Comune di Matera
domenica 18 settembre 2016
11.10
Pochi giorni fa il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha disposto, con ordinanza numero 354, "il divieto assoluto di emungimento ed utilizzo, anche per soli fini agricoli/irrigui, dell'acqua sotterranea da tutti i pozzi privati, provvisti e/o sprovvisti di autorizzazione, con livello di emungimento inferiore a mt.50, allocati all'esterno del perimetro della piattaforma di gestione dei rifiuti e distanti da essa non meno di 2 Km".
Già nel mese di febbraio, l'ASM aveva denunciato la presenza di metalli pesanti nell'acqua dei pozzi, dovuta alla fuoriuscita di percolato dalla piattaforma della discarica di rifiuti di La Martella. Ma l'ex assessore comunale all'ambiente, Stefano Zoccali, non diede ragione a tali rilevazioni. Solo successivamente, con la nomina della nuova giunta, il sindaco ha deciso quanto stabilito dall'ordinanza.
Dunque, un provvedimento atteso da tempo come sentenzia il consigliere regionale, Gianni Perrino, del Movimento 5 Stelle: "A quanto pare, con sei mesi di ritardo, il Comune di Matera si è finalmente svegliato dal torpore. Per la cronaca, in Consiglio Regionale, c'è una mozione del M5S presentata a maggio e non ancora discussa, che chiedeva esattamente questo, pena il subentro dei poteri sostitutivi della Regione".
Però per il Movimento pentastellato non è sufficiente la misura disposta, in quanto si ritiene indispensabile la messa in sicurezza dell'area: "E' assolutamente necessario ed urgente – concludono i 5 Stelle - che il nuovo assessore Enzo Acito, persona certamente competente, possa procedere alla messa in sicurezza ai sensi dell'art. 242 del Testo Unico dell'ambiente dell'intera area per evitare che situazioni ancora più gravi si possano verificare, o accertare, a tutela della salute dei cittadini e delle colture che nell'agro di La Martella si producono, la salubrità dell'acqua e l'assenza di inquinamento dei terreni".
Già nel mese di febbraio, l'ASM aveva denunciato la presenza di metalli pesanti nell'acqua dei pozzi, dovuta alla fuoriuscita di percolato dalla piattaforma della discarica di rifiuti di La Martella. Ma l'ex assessore comunale all'ambiente, Stefano Zoccali, non diede ragione a tali rilevazioni. Solo successivamente, con la nomina della nuova giunta, il sindaco ha deciso quanto stabilito dall'ordinanza.
Dunque, un provvedimento atteso da tempo come sentenzia il consigliere regionale, Gianni Perrino, del Movimento 5 Stelle: "A quanto pare, con sei mesi di ritardo, il Comune di Matera si è finalmente svegliato dal torpore. Per la cronaca, in Consiglio Regionale, c'è una mozione del M5S presentata a maggio e non ancora discussa, che chiedeva esattamente questo, pena il subentro dei poteri sostitutivi della Regione".
Però per il Movimento pentastellato non è sufficiente la misura disposta, in quanto si ritiene indispensabile la messa in sicurezza dell'area: "E' assolutamente necessario ed urgente – concludono i 5 Stelle - che il nuovo assessore Enzo Acito, persona certamente competente, possa procedere alla messa in sicurezza ai sensi dell'art. 242 del Testo Unico dell'ambiente dell'intera area per evitare che situazioni ancora più gravi si possano verificare, o accertare, a tutela della salute dei cittadini e delle colture che nell'agro di La Martella si producono, la salubrità dell'acqua e l'assenza di inquinamento dei terreni".