UnMonastery si presenta
Open day per il progetto pilota in vista di Matera2019. Visita anche dell'ex ministro Barca
domenica 16 marzo 2014
3.23
Provare a cambiare la città con proposte innovative e direttamente a contatto con il territorio. UnMonastery prova a lanciare una sfida al futuro, e il prototipo europeo è sbarcato a Matera.
E' stata proprio la città dei Sassi la prescelta da un gruppo di giovani hacker, artisti, sviluppatori, designer, inventori di un futuro possibile. Ognuno di loro ha presentato un progetto, una giuria ha analizzato tutte le proposte ed ha scelto quali sviluppare sino a maggio nel complesso del Casale, risistemato per l'occasione.
Ma, per poter funzionare, questo complesso di idee e innovatori deve obbligatoriamente effettuare un passaggio fondamentale, quello dell'incontro con i cittadini, con chi vive la realtà di tutti i giorni, direttamente per le strade della città immaginata per il futuro. Dunque, nella giornata di ieri, il primo open day di UnMonastery, nel quale tutti gli unMonasterian hanno presentato le proprie idee a chiunque abbia deciso di passare alcune ore con loro.
Dall'energia alternativa ai nuovi percorsi turistici, passando per l'utilizzo degli open data, l'organizzazione dei servizi alla comunità da parte delle amministrazioni e non solo, una breve descrizione del lavoro che si proverà a portare a compimento in questi quattro mesi che vedranno protagonisti gli unMonasterian nella città dei Sassi.
L'innovazione che si vuole portare, prima che telematica, industriale e pratica, è un'innovazione sociale, cambiare non del tutto e naturalmente con il tempo le idee di società del luogo dove sono ospitati. Matera, in vista delle selezioni e della possibile nomina a Capitale europea della Cultura per il 2019 ha bisogno di cambiare alcuni aspetti della vita quotidiana, affrontando alcuni cambiamenti, e questo potrebbe avvenire sfruttando al meglio il lavoro di UnMonastery.
Visita d'eccellenza, un pò a sorpresa, quella dell'ex ministro alla Coesione territoriale nel Governo Monti, Fabrizio Barca, che accompagnato dal direttore del Comitato Matera2019, Paolo Verri, ha voluto scambiare due parole con gli unMonasterian, provando a capire la loro visione e spronandoli a fare davvero bene questo lavoro, per poter parlare in futuro di un esempio pratico valido e riproducibile su tutto il territorio italiano e europeo.
L'invito alla cittadinanza è quella di recarsi, appena si ha del tempo libero, nei luoghi di UnMonastery, per entrare a contatto con il lavoro quotidiano di questi innovatori sociali e, magari, dar loro qualche dritta per migliorare la città.
E' stata proprio la città dei Sassi la prescelta da un gruppo di giovani hacker, artisti, sviluppatori, designer, inventori di un futuro possibile. Ognuno di loro ha presentato un progetto, una giuria ha analizzato tutte le proposte ed ha scelto quali sviluppare sino a maggio nel complesso del Casale, risistemato per l'occasione.
Ma, per poter funzionare, questo complesso di idee e innovatori deve obbligatoriamente effettuare un passaggio fondamentale, quello dell'incontro con i cittadini, con chi vive la realtà di tutti i giorni, direttamente per le strade della città immaginata per il futuro. Dunque, nella giornata di ieri, il primo open day di UnMonastery, nel quale tutti gli unMonasterian hanno presentato le proprie idee a chiunque abbia deciso di passare alcune ore con loro.
Dall'energia alternativa ai nuovi percorsi turistici, passando per l'utilizzo degli open data, l'organizzazione dei servizi alla comunità da parte delle amministrazioni e non solo, una breve descrizione del lavoro che si proverà a portare a compimento in questi quattro mesi che vedranno protagonisti gli unMonasterian nella città dei Sassi.
L'innovazione che si vuole portare, prima che telematica, industriale e pratica, è un'innovazione sociale, cambiare non del tutto e naturalmente con il tempo le idee di società del luogo dove sono ospitati. Matera, in vista delle selezioni e della possibile nomina a Capitale europea della Cultura per il 2019 ha bisogno di cambiare alcuni aspetti della vita quotidiana, affrontando alcuni cambiamenti, e questo potrebbe avvenire sfruttando al meglio il lavoro di UnMonastery.
Visita d'eccellenza, un pò a sorpresa, quella dell'ex ministro alla Coesione territoriale nel Governo Monti, Fabrizio Barca, che accompagnato dal direttore del Comitato Matera2019, Paolo Verri, ha voluto scambiare due parole con gli unMonasterian, provando a capire la loro visione e spronandoli a fare davvero bene questo lavoro, per poter parlare in futuro di un esempio pratico valido e riproducibile su tutto il territorio italiano e europeo.
L'invito alla cittadinanza è quella di recarsi, appena si ha del tempo libero, nei luoghi di UnMonastery, per entrare a contatto con il lavoro quotidiano di questi innovatori sociali e, magari, dar loro qualche dritta per migliorare la città.