UniBas: "Crescono gli iscritti"
Mille studenti in più per l'Ateneo lucano
martedì 16 luglio 2019
Nell'anno accademico 2018-2019 l'Università della Basilicata ha avuto un incremento del 10,27% di immatricolazioni pari a 1149 studenti in più rispetto all'anno precedente, classificandosi al quarto posto tra i piccoli atenei, secondo quanto emerge dall'indagine del Censis.
Un risultato- commenta il rettore Aurelia Sole- frutto della valida offerta didattica e di attrattività dell'ateneo lucano.
L'indagine ha sondato anche alcuni specifici parametri riguardanti gli atenei italiani, come ad esempio l'indice di gradimento dei laureati rispetto all'esperienza universitaria (nell'ateneo lucano più alto della media nazionale); il rapporto con i docenti (anche questo maggiore rispetto al valore medio degli altri atenei italiani); il voto medio di laurea (lievemente più basso); la media dei voti agli esami (anche questa un po' più bassa rispetto alle altre università italiane), solo per indicarne alcuni.
Risultati incoraggianti che fanno ben sperare, anche per il futuro. Anche perché l'ateneo può contare su corsi di laurea di primo piano e di interesse assoluto, come i tre corsi che rilasciano un doppio titolo con atenei stranieri (quello con la Sorbone di Parigi per Operatore dei beni culturali; quello di Archeologia e Storia dell'arte con l'Ecole Pratique de Haute Studes di Parigi e il corso di Scienze e tecnologie Alimentari con la spagnola Universidad de la Extremadura).
Inoltre, l'università può contare su un corso interamente internazionale sulle Gestione Sostenibile e la qualità alimentare (Edamus) e dottorati internazionali, anche a stretto contatto con il sistema economico della Basilicata.
Una Università in continua crescita con i dati definitivi sull'ateneo lucano che parlano di 6700 iscritti, con un numero di laureati annui di circa 900 studenti, tra lauree magistrali e triennali, per un numero complessivo di laureati nell'Università della Basilicata di 17.546 studenti.
Un risultato- commenta il rettore Aurelia Sole- frutto della valida offerta didattica e di attrattività dell'ateneo lucano.
L'indagine ha sondato anche alcuni specifici parametri riguardanti gli atenei italiani, come ad esempio l'indice di gradimento dei laureati rispetto all'esperienza universitaria (nell'ateneo lucano più alto della media nazionale); il rapporto con i docenti (anche questo maggiore rispetto al valore medio degli altri atenei italiani); il voto medio di laurea (lievemente più basso); la media dei voti agli esami (anche questa un po' più bassa rispetto alle altre università italiane), solo per indicarne alcuni.
Risultati incoraggianti che fanno ben sperare, anche per il futuro. Anche perché l'ateneo può contare su corsi di laurea di primo piano e di interesse assoluto, come i tre corsi che rilasciano un doppio titolo con atenei stranieri (quello con la Sorbone di Parigi per Operatore dei beni culturali; quello di Archeologia e Storia dell'arte con l'Ecole Pratique de Haute Studes di Parigi e il corso di Scienze e tecnologie Alimentari con la spagnola Universidad de la Extremadura).
Inoltre, l'università può contare su un corso interamente internazionale sulle Gestione Sostenibile e la qualità alimentare (Edamus) e dottorati internazionali, anche a stretto contatto con il sistema economico della Basilicata.
Una Università in continua crescita con i dati definitivi sull'ateneo lucano che parlano di 6700 iscritti, con un numero di laureati annui di circa 900 studenti, tra lauree magistrali e triennali, per un numero complessivo di laureati nell'Università della Basilicata di 17.546 studenti.