Unesco, Matera va avanti ma lascia indietro Gravina
La verifica amministrativa frena la candidatura unica con la città pugliese
sabato 28 giugno 2014
09.17
Matera avanza a grandi passi nel sogno Unesco, lasciando momentaneamente indietro la vicina Gravina.
Si è concluso ieri il lungo percorso di partecipazione per la redazione del Piano di gestione del sito Unesco "I Sassi ed il Parco delle Chiese rupestri di Matera", che con un voto unanime e favorevole del Comitato di Pilotaggio, passa alla fase di adozione del Piano. Uno step che dovrà incontrare in un primo momento l'interessamento della Giunta per poi procedere ai lavori di consultazione della Commissione consiliare competente ed infine all'approvazione in Consiglio Comunale.
Nel renderlo noto al termine della riunione il sindaco, Salvatore Adduce, e l'assessore comunale alla Tutela del patrimonio Unesco, Pasquale Lionetti, hanno sottolineato l'importanza del metodo innovativo dei simposi/laboratorio, che ha coinvolto numerosi cittadini: "Abbiamo sperimentato un modello che ha costituito un indirizzo importante anche per gli altri strumenti di pianificazione e che si inserisce perfettamente lungo il cammino di candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019".
"Il piano di gestione – afferma Lionetti – non è solo un obbligo normativo, ma è soprattutto l'occasione per meglio comprendere il sito e le azioni da mettere in campo per la sua salvaguardia e valorizzazione".
Nel corso dell'incontro i redattori Angela Colonna e Domenico Fiore hanno illustrato il percorso che ha condotto alla stesura definitiva del Piano di gestione, i cui principali obiettivi del piano sono la conservazione del sito attraverso la promozione di una gestione sostenibile come parte attiva della vita e del lavoro della città, la facilitazione del coordinamento di tutte le azioni dei soggetti coinvolti nella tutela, valorizzazione e promozione del sito, il miglioramento della consapevolezza, dell'interesse e del coinvolgimento della comunità per il patrimonio di Matera. Sulla base degli obiettivi del Piano di gestione si sviluppa il Piano di azione che si articola in quattro linee: comprensione del patrimonio mondiale, salvaguardia dell'eccezionale valore universale, uso e valorizzazione per la qualità della vita, gestione efficace.
Mentre il percorso materano, avviato da tempo, procede spedito, subisce un rallentamento la candidatura comune con Gravina: il sindaco della città pugliese infatti è andato da solo a Roma per la procedura di inserimento nella lista preliminare Unesco, a causa delle questioni interne alla maggioranza di Adduce che ne hanno impedito momentaneamente la presenza tramite un proprio rappresentante. "I motivi sono politici – spiega Alesio Valente – e riguardano le questioni interne all'amministrazione Adduce, in fase di verifica".
La volontà di compiere un cammino comune però resta: "La candidatura rimane unica - continua il sindaco pugliese – e la presenza di Matera agevolerebbe indubbiamente il percorso. In caso contrario andremo avanti da soli, ma le cose diventerebbero più complicate".
Si è concluso ieri il lungo percorso di partecipazione per la redazione del Piano di gestione del sito Unesco "I Sassi ed il Parco delle Chiese rupestri di Matera", che con un voto unanime e favorevole del Comitato di Pilotaggio, passa alla fase di adozione del Piano. Uno step che dovrà incontrare in un primo momento l'interessamento della Giunta per poi procedere ai lavori di consultazione della Commissione consiliare competente ed infine all'approvazione in Consiglio Comunale.
Nel renderlo noto al termine della riunione il sindaco, Salvatore Adduce, e l'assessore comunale alla Tutela del patrimonio Unesco, Pasquale Lionetti, hanno sottolineato l'importanza del metodo innovativo dei simposi/laboratorio, che ha coinvolto numerosi cittadini: "Abbiamo sperimentato un modello che ha costituito un indirizzo importante anche per gli altri strumenti di pianificazione e che si inserisce perfettamente lungo il cammino di candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019".
"Il piano di gestione – afferma Lionetti – non è solo un obbligo normativo, ma è soprattutto l'occasione per meglio comprendere il sito e le azioni da mettere in campo per la sua salvaguardia e valorizzazione".
Nel corso dell'incontro i redattori Angela Colonna e Domenico Fiore hanno illustrato il percorso che ha condotto alla stesura definitiva del Piano di gestione, i cui principali obiettivi del piano sono la conservazione del sito attraverso la promozione di una gestione sostenibile come parte attiva della vita e del lavoro della città, la facilitazione del coordinamento di tutte le azioni dei soggetti coinvolti nella tutela, valorizzazione e promozione del sito, il miglioramento della consapevolezza, dell'interesse e del coinvolgimento della comunità per il patrimonio di Matera. Sulla base degli obiettivi del Piano di gestione si sviluppa il Piano di azione che si articola in quattro linee: comprensione del patrimonio mondiale, salvaguardia dell'eccezionale valore universale, uso e valorizzazione per la qualità della vita, gestione efficace.
Mentre il percorso materano, avviato da tempo, procede spedito, subisce un rallentamento la candidatura comune con Gravina: il sindaco della città pugliese infatti è andato da solo a Roma per la procedura di inserimento nella lista preliminare Unesco, a causa delle questioni interne alla maggioranza di Adduce che ne hanno impedito momentaneamente la presenza tramite un proprio rappresentante. "I motivi sono politici – spiega Alesio Valente – e riguardano le questioni interne all'amministrazione Adduce, in fase di verifica".
La volontà di compiere un cammino comune però resta: "La candidatura rimane unica - continua il sindaco pugliese – e la presenza di Matera agevolerebbe indubbiamente il percorso. In caso contrario andremo avanti da soli, ma le cose diventerebbero più complicate".