Una casa su tre è vuota in Basilicata

I dati presentati dalla rete Solo Affitti

venerdì 23 settembre 2016 11.25
E' quanto emerge da un'analisi sulle abitazioni di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 340 agenzie (40 in Spagna), che propone di incentivare il mercato locativo valorizzando un patrimonio immobiliare nazionale di oltre 7 milioni di case sfitte

In Basilicata quasi un'abitazione su tre è vuota (7° posto nazionale con il 29,42% per 94.809 case in totale) con una concentrazione maggiore in provincia di Potenza (30,73% e 66.112 case vuote) rispetto a Matera (26,8% e 28.697 case). È quanto emerge da un'analisi* di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 340 agenzie (40 in Spagna), che propone di sostenere il mercato locativo valorizzando gli immobili vuoti.

In Italia sono oltre 7 milioni e 38 mila le case non occupate (22,5% del totale) con una concentrazione maggiore in regioni del Sud come Calabria (2° posto nazionalecon il 38,7% e 481.741 case), Molise (3° con il 36,9% e 73.524 case) e Abruzzo (4° con il 32,7% e 250.038) per effetto dell'emigrazione. Il trend è sviluppato anche in Valle d'Aosta (1° posto in Italia con il 50% per 58.731 immobili), Liguria (6° posto, 30,9% e 331.863 abitazioni) e Trentino Alto Adige (9° con il 27,2% e 156.771) dove abbondano le case di villeggiatura. Un maggior tasso di occupazione delle abitazioni si registra, invece, nelle regioni più popolose come il Lazio, dove solo il 17,6% di case sono vuote (488.114 in totale), così come in Campania (penultimo posto con il 17% e 417.576 case) e soprattutto Lombardia (ultima in Italia con il 15.2% per 731.665 case).

"Facciamo in modo che - commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti - questo grande patrimonio immobiliare a disposizione in Italia possa soddisfare il fabbisogno abitativo e faccia rivivere i piccoli e medi centri storici del nostro Paese. Occorre un progetto governativo chiaro sulla casa e sulle locazioni attraverso agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, come avviene in tanti altri Paesi europei. Un buon passo in questa direzione è la tassazione fissa al 21% della cedolare secca per i contratti a canone libero e al 10% per i contratti a canone concordato. Occorre, tuttavia, far conoscere di più queste agevolazioni e spingere le amministrazioni comunali a convocare le associazioni di proprietari e inquilini per rinnovare gli accordi sui canoni di locazione. A Milano e Napoli i prezzi degli affitti sono stati aggiornati dopo 10-15 anni e i contratti agevolati faticano a decollare, anche perché i canoni concordati su alcune aree si discostano troppo dai prezzi di mercato, e i benefici per locatari e locatori tardano ad arrivare".

Fra le province con più case sfitte, equamente suddivise tra Nord e Sud, spiccano Olbia-Tempio, dove se ne contano oltre la metà (52,88%, più del doppio della media nazionale, e 71.614 abitazioni), Aosta (2° posto con il 50%) e Sondrio (3° posto con il 49,7%). Sempre con percentuali doppie rispetto alla media nazionale troviamo poi Crotone (quarta con il 46,7%), Savona (quinta, 44,8% con quasi 110 mila case vuote) e L'Aquila (sesta, 44% e 94.464 case). Ci si avvicina alla piena occupazione, invece, in piazze popolose come Firenze (terzultima in Italia con il 10,1%), Monza-Brianza (penultima con il 9,5%) e Milano (ultima con il 6,1% e 87.613 case vuote).

Se guardiamo alle grandi città, quelle con più abitazioni non occupate sono in Emilia Romagna, Sicilia e Puglia le regioni più rappresentate. Ravenna è il primo comune d'Italia per case vuote (28,37% per 27.118 immobili). Precede di poco Reggio Calabria (2° posto, 27,3% e 26.214 immobili). In Emilia Romagna spiccano anche Modena (4° posto con il 17.9%) e Parma (8° posto con il 14,3%) mentre in Sicilia Catania (3° posto, 19,7% e 28.567 case vuote), Messina (5° posto con il 15,8%) e Palermo (7° posto, 14,3% e 40.946 abitazioni non occupate). Fra le prime dieci città ci sono anche Brescia (6° posto con il 14,7%) e le pugliesi Taranto (9° posto con il 13,6%) e Bari (10° posto con il 12,9%). Il livello massimo di occupazione degli immobili si raggiunge ancora una volta nei centri metropolitani come Milano (terzultima con il 5,8% e 37.073 case), Napoli (penultima con il 3,9%) e Firenze (ultima con il 3%).
* base dati Istat, censimento 2011.