Un nido di Cicogne Nere nel Parco della Murgia Materana

Soddisfazione del presidente Pier Francesco Pellecchia

lunedì 17 aprile 2017
L'Ente Parco si pone come obiettivi la conservazione e la valorizzazione dell'habitat rupestre, la protezione degli ecosistemi naturali, la ricostruzione delle comunità biotiche, nonché la tutela di tutte le emergenze geologiche, speleologiche, storiche, preistoriche e culturali presenti nell'area protetta.

In questi giorni – spiega il presidente Pier Francesco Pellecchia in un comunicato stampa - nel Parco della Murgia Materana una coppia di Cicogne nere (Ciconia nigra) è impegnata nell'arduo compito della cova di ben quattro uova.

La coppia, presente da alcuni anni nel Parco, ha scelto una ripida parete della Gravina di Matera per costruire il maestoso nido di rami. Infatti la scelta di pareti rocciose, spesso presenti lungo forre fluviali, è tipica per questa specie nell'areale meridionale di distribuzione. Il Parco della Murgia Materana offre alla Cicogna nera e ad altre specie in via d'estinzione, ambienti ben conservati e privi di pressioni antropiche, idonei alla delicata fase della nidificazione. La presenza del nido nella Gravina di Matera impone estremo rispetto per questi ambiti di particolare importanza faunistica, floristica e paesaggistica.

L'Ente Parco della Murgia Materana si auspica che da parte di tutti i cittadini e fruitori dell'Area Protetta, ci sia il massimo rispetto nei confronti di questa specie e di altre come il Capovaccaio (Neophron percnopterus) che nidificano utilizzando le pareti rocciose della Gravina.

Al fine di consentire una corretta fruizione dei valori naturali ed ambientali del paesaggio, l'Ente Parco invita tutti a limitare attività rumorose nei pressi di tutto lo sviluppo della Gravina di Matera ad eccezione del tratto prospicente l'abitato di Matera, in quanto considerata l'estrema vicinanza con il centro abitato dei Sassi, non risulta interessato da nidificazioni.

L'Ente Parco continuerà a preservare questo territorio intraprendendo attività di ricerca e realizzando azioni di conservazione di questi meravigliosi ospiti delle Gravine".