Un museo a cielo aperto
Palazzo Lanfranchi si trasferisce a Serra Rifusa
venerdì 27 giugno 2014
11.13
Il quartiere Serra Rifusa a Matera, collocato nella zona Nord della città, si è trasformato in un "Museo" a cielo aperto. L'iniziativa è stata promossa dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici e etnoantropologici della Basilicata, di concerto con il Comune di Matera, il Comitato Matera 2019, l'Arcidiocesi di Matera-Irsina, l'Asm-Azienda Sanitaria di Matera e il Centro Arti Integrate di Matera (IAC).
Dopo una prima edizione nel quartiere Spine Bianche, "Museo per un giorno" è tornata in un altro quartiere a Nord della città, ponendosi l'obiettivo di uscire dalle mura del museo, in questo caso Palazzo Lanfranchi, sede della Soprintendenza, per trasferire la cultura nelle case dei cittadini e nei luoghi di aggregazione sociale.
Diverse le iniziative realizzate e i luoghi presenti nel quartiere, coinvolti nel ricordo di Carlo Levi. Nel Centro Polivalente Integrato (CIP), in via dei Peucezi, si è tenuta un'esposizione di 13 fotografie a cura di Mario Carbone, risalenti all'aprile 1960 e la proiezione di un documentario intitolato "La Lucania di Carlo Levi" di Massimo Mida del 1952. Nella Residenza Assistenziale Monsignor Brancaccio, in via Degli Etruschi, è stato collocato il dipinto "La fossa del Bersagliere" di Aliano di cui parla Carlo Levi nella sua nota opera "Cristo si è fermato ad Eboli".
Tre dipinti dell' scrittore sono stati invece sistemati in tre abitazioni del quartiere mentre nei locali parrocchiali della Chiesa "Maria Madre della Chiesa" sono stati esposti dieci dipinti su tela di Levi, insieme ad alcune opere dei bambini ospiti del centro estivo della Parrocchia. Presente anche il vescovo dell'Arcidiocesi di Matera-Irsina, Monsignor Salvatore Ligorio, che ha scambiato qualche parola con i bambini.
Infine, nella Piazzetta Unimed in via dei Peucezi è stato allestito un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie all'esposizione di alcuni oggetti quotidiani da parte dei ragazzi residenti nel CIP e i bambini del quartiere, raccolti dalle proprie abitazioni. Ha allietato la serata il concerto della Banda di Rino Locantore.
Dopo una prima edizione nel quartiere Spine Bianche, "Museo per un giorno" è tornata in un altro quartiere a Nord della città, ponendosi l'obiettivo di uscire dalle mura del museo, in questo caso Palazzo Lanfranchi, sede della Soprintendenza, per trasferire la cultura nelle case dei cittadini e nei luoghi di aggregazione sociale.
Diverse le iniziative realizzate e i luoghi presenti nel quartiere, coinvolti nel ricordo di Carlo Levi. Nel Centro Polivalente Integrato (CIP), in via dei Peucezi, si è tenuta un'esposizione di 13 fotografie a cura di Mario Carbone, risalenti all'aprile 1960 e la proiezione di un documentario intitolato "La Lucania di Carlo Levi" di Massimo Mida del 1952. Nella Residenza Assistenziale Monsignor Brancaccio, in via Degli Etruschi, è stato collocato il dipinto "La fossa del Bersagliere" di Aliano di cui parla Carlo Levi nella sua nota opera "Cristo si è fermato ad Eboli".
Tre dipinti dell' scrittore sono stati invece sistemati in tre abitazioni del quartiere mentre nei locali parrocchiali della Chiesa "Maria Madre della Chiesa" sono stati esposti dieci dipinti su tela di Levi, insieme ad alcune opere dei bambini ospiti del centro estivo della Parrocchia. Presente anche il vescovo dell'Arcidiocesi di Matera-Irsina, Monsignor Salvatore Ligorio, che ha scambiato qualche parola con i bambini.
Infine, nella Piazzetta Unimed in via dei Peucezi è stato allestito un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie all'esposizione di alcuni oggetti quotidiani da parte dei ragazzi residenti nel CIP e i bambini del quartiere, raccolti dalle proprie abitazioni. Ha allietato la serata il concerto della Banda di Rino Locantore.