Un aiuto concreto per i cittadini con troppi debiti
I consiglieri del centrosinistra presentano mozione al Comune di Matera
domenica 20 marzo 2016
E' Pietro Iacovone il primo firmatario della mozione redatta dai consiglieri di centrosinistra per l'istituzione dell'organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento da parte del Comune di Matera.
La procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento è una disciplina introdotta in Italia dalla legge 3/2012. Grazie a questa normativa le persone fisiche che hanno debiti impagati per scopi diversi dall'attività imprenditoriale o professionale e i piccoli imprenditori possono trovare una via d'uscita dai debiti sotto il controllo del tribunale. Un strumento essenziale, in questo momento di crisi, per aiutare i cittadini in difficoltà e consentire a questi di far fronte più serenamente e realisticamente ai propri debiti, contribuendo in tal modo a salvare dalla disperazione molte famiglie.
"Soprannominata "salva suicidi" per la sua importanza - si legge nel documento presentato al Comune di Matera - tale legge consente ai debitori che hanno titolo ed alle famiglie che per gravi motivi, quali la perdita del posto di lavoro, la morte di un componente percettore di reddito, una grave malattia o altre situazioni di difficoltà non colpevole, non possono pagare tutto il debito a cui sono tenuti, ma vogliono far fronte agli obblighi contratti, di proporre una rinegoziazione di quanto dovuto. Il debitore in stato di sovraindebitamento può formulare un piano di pagamento in base alle proprie capacità economiche con il quale proporre ai creditori l'estinzione delle proprie obbligazioni mediante una delle tre procedure stabilite dalla normativa (accordo di ristrutturazione dei debiti, piano del consumatore e liquidazione del patrimonio) da depositare presso il Tribunale del luogo ove ha la residenza. Tra i crediti definibili con una delle soluzioni previste dalla legge n. 3/2012, si possono annoverare anche quelli vantati dalle finanziarie, dalle banche per i mutui, dall'Agenzia delle entrate e dagli istituti previdenziali ed assistenziali".
Il debitore, in tutte le procedure disciplinate dalla suddetta legge deve essere assistito da un Organismo di Composizione della crisi da sovraindebitamento e ciascun organismo, successivamente alla rispettiva istituzione, deve iscriversi nell'apposito registro tenuto dal Ministero della Giustizia, il quale disciplina i requisiti e le modalità per l'iscrizione, la formazione e la gestione dell'elenco degli iscritti nonché la determinazione dei compensi e dei rimborsi spese spettanti agli Organismi, posti a carico dei soggetti che ricorrono ad una delle procedure per la composizione della crisi. La legge prevede, inoltre, che tali Organismi possano essere costituiti dagli enti pubblici che diano adeguate garanzie di indipendenza e di professionalità.
I consiglieri evidenziano la grave situazione presente in Basilicata. "Dai dati dell'indagine nazionale sulla diffusione dei debitori insolventi e dei crediti deteriorati, pubblicata dalla CGIA di Mestre a gennaio 2016, emerge un quadro preoccupante per la nostra comunità: la Basilicata si caratterizza per un livello elevato di insolvenza, pari al 19,9% degli impieghi, notevolmente superiore al dato medio italiano (9,2%), e si colloca al secondo posto alle spalle della regione più insolvente (Molise, 20,7%); in particolare, la provincia di Matera si colloca al terzo posto della particolare graduatoria nazionale, con un livello di insolvenza dei crediti pari al 23,1% degli impieghi".
I firmatari della mozione chiedono, dunque, al sindaco e alla giunta di impegnarsi affinchè l'Amministrazione Comunale di Matera provveda, in tempi brevi, alla istituzione dell'Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, ai sensi dell'art. 15 della legge n. 3/2012, ed alla relativa iscrizione nell'apposito registro tenuto dal Ministero della Giustizia, procedendo alla redazione ed alla approvazione dei necessari atti amministrativi. Ciò considerato che nessun Ente pubblico locale presente in provincia di Matera e nel territorio regionale ha ancora provveduto ad istituirne uno.
La procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento è una disciplina introdotta in Italia dalla legge 3/2012. Grazie a questa normativa le persone fisiche che hanno debiti impagati per scopi diversi dall'attività imprenditoriale o professionale e i piccoli imprenditori possono trovare una via d'uscita dai debiti sotto il controllo del tribunale. Un strumento essenziale, in questo momento di crisi, per aiutare i cittadini in difficoltà e consentire a questi di far fronte più serenamente e realisticamente ai propri debiti, contribuendo in tal modo a salvare dalla disperazione molte famiglie.
"Soprannominata "salva suicidi" per la sua importanza - si legge nel documento presentato al Comune di Matera - tale legge consente ai debitori che hanno titolo ed alle famiglie che per gravi motivi, quali la perdita del posto di lavoro, la morte di un componente percettore di reddito, una grave malattia o altre situazioni di difficoltà non colpevole, non possono pagare tutto il debito a cui sono tenuti, ma vogliono far fronte agli obblighi contratti, di proporre una rinegoziazione di quanto dovuto. Il debitore in stato di sovraindebitamento può formulare un piano di pagamento in base alle proprie capacità economiche con il quale proporre ai creditori l'estinzione delle proprie obbligazioni mediante una delle tre procedure stabilite dalla normativa (accordo di ristrutturazione dei debiti, piano del consumatore e liquidazione del patrimonio) da depositare presso il Tribunale del luogo ove ha la residenza. Tra i crediti definibili con una delle soluzioni previste dalla legge n. 3/2012, si possono annoverare anche quelli vantati dalle finanziarie, dalle banche per i mutui, dall'Agenzia delle entrate e dagli istituti previdenziali ed assistenziali".
Il debitore, in tutte le procedure disciplinate dalla suddetta legge deve essere assistito da un Organismo di Composizione della crisi da sovraindebitamento e ciascun organismo, successivamente alla rispettiva istituzione, deve iscriversi nell'apposito registro tenuto dal Ministero della Giustizia, il quale disciplina i requisiti e le modalità per l'iscrizione, la formazione e la gestione dell'elenco degli iscritti nonché la determinazione dei compensi e dei rimborsi spese spettanti agli Organismi, posti a carico dei soggetti che ricorrono ad una delle procedure per la composizione della crisi. La legge prevede, inoltre, che tali Organismi possano essere costituiti dagli enti pubblici che diano adeguate garanzie di indipendenza e di professionalità.
I consiglieri evidenziano la grave situazione presente in Basilicata. "Dai dati dell'indagine nazionale sulla diffusione dei debitori insolventi e dei crediti deteriorati, pubblicata dalla CGIA di Mestre a gennaio 2016, emerge un quadro preoccupante per la nostra comunità: la Basilicata si caratterizza per un livello elevato di insolvenza, pari al 19,9% degli impieghi, notevolmente superiore al dato medio italiano (9,2%), e si colloca al secondo posto alle spalle della regione più insolvente (Molise, 20,7%); in particolare, la provincia di Matera si colloca al terzo posto della particolare graduatoria nazionale, con un livello di insolvenza dei crediti pari al 23,1% degli impieghi".
I firmatari della mozione chiedono, dunque, al sindaco e alla giunta di impegnarsi affinchè l'Amministrazione Comunale di Matera provveda, in tempi brevi, alla istituzione dell'Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, ai sensi dell'art. 15 della legge n. 3/2012, ed alla relativa iscrizione nell'apposito registro tenuto dal Ministero della Giustizia, procedendo alla redazione ed alla approvazione dei necessari atti amministrativi. Ciò considerato che nessun Ente pubblico locale presente in provincia di Matera e nel territorio regionale ha ancora provveduto ad istituirne uno.