Turismo, asse strategico tra Bari, Gravina e Matera
Progetti e buone intenzioni durante il convegno gravinese
domenica 6 dicembre 2015
L'area murgiana può e deve diventare ancor più protagonista del turismo culturale nazionale e internazionale.
Di questo si è discusso durante il convegno organizzato nel corso del quale è stato sottolineato il ruolo strategico del comune gravinese, che strizza l'occhio al capoluogo barese, condivide storia e territorio con Matera e che è capitale del Parco nazionale dell'Alta Murgia.
In una cornice suggestiva come il chiostro della parrocchia di san Sebastiano, tra affreschi e profumo di storia, gli illustri relatori hanno sviscerato i vari punti di vista su quella che è la situazione attuale e quali potrebbero essere le idee future non solo per Gravina ma per tutta l'area circostante.
L'evento è stato realizzato dal gruppo "Adesso Gravina" del Partito democratico, che per Gravina ha scelto le peculiarità più forti che la città possiede: ambiente, arte, storia ed enogastronomia.
Per valorizzare tutto ciò, però, serve la sinergia, la coesione e il dialogo tra le comunità. Ciò che più volte è stato ripetuto dai presenti è che tra i vari centri si deve cercare di creare una rete fitta che possa portare giovamento a tutti.
Il sindaco di Bari e della Città metropolitana, Antonio Decaro, ha evidenziato quanto possa essere importante lo stare insieme. "Con l'istituzione dell'area metropolitana c'è la possibilità di fare gruppo così che tutti possano trarne vantaggio. La sinergia può e deve estendersi anche fuori, abbracciando anche Matera che mai come in questi ultimi anni è salita alla ribalta nazionale e internazionale, in particolare grazie all'assegnazione di capitale europea della cultura 2019".
Cooperazione è stata manifestata anche da parte del primo cittadino materano, Raffaello Giulio De Ruggieri, che ha inoltre pubblicamente annunciato che la Città dei Sassi appoggerebbe e sosterrebbe la candidatura di Gravina patrimonio mondiale dell'Unesco. "Matera e Gravina sono legate da migliaia di anni di storia e da un territorio unico e universale - ha aggiunto De Ruggieri - La mia città si è resa protagonista e ora i materani si sentono orgogliosi. Dobbiamo cercare di cogliere al meglio l'opportunità del 2019, dobbiamo farci trovare pronti anche per gli anni successivi. Ciò sarà possibile se riusciremo concretamente a creare posti di lavori per i giovani delle nostre comunità".
Della stessa idea è stato il sindaco gravinese, Alesio Valente, che ha evidenziato gli enormi passi in avanti che la città ha fatto negli ultimi anni in ambito turistico-culturale. "Puntare sul nostro territorio e metterlo al servizio di tutti, anche fuori dalle mura cittadine, è fattore primario per chi possiede un patrimonio dal valore inestimabile", ha ribadito Valente.
Al centro dello sviluppo turistico di tutta la comunità c'è sicuramente il Parco nazionale dell'Alta Murgia. Il presidente, Cesare Veronico, ha rimarcato l'importanza la centralità del parco tra Bari e Matera. "Bisogna creare un forte collegamento tra i centri, preservando il turista e l'ambiente. Nello specifico si deve cercare di trattenere i visitatori più tempo possibile, con l'organizzazione tra le comunità ciò è fattibile", ha concluso il presidente Veronico.
L'ultimo intervento è stato condotto dal direttore generale del ministero dei Beni Colturali settore turismo, Francesco Palumbo, che ha approvato l'idea di legame policentrico ma con l'intenzione concreta di proporre sempre progetti forti e fattibili così che dal ministero e dalla Comunità Europea si possano ottenere incentivi per poterli eseguire.
Per completare la serata, si è cercato anche di mettere in mostra realmente la cultura murgiana. Piccoli banchetti con degustazioni di prodotti tipici ma anche buona musica, hanno allietato i partecipanti. Una mostra dei costumi medievali dell'associazione Nundinae e un'esposizione letterario-artistica della Fondazione Santomasi hanno marcato le origini storiche del territorio.
a cura di Dario Sette
Di questo si è discusso durante il convegno organizzato nel corso del quale è stato sottolineato il ruolo strategico del comune gravinese, che strizza l'occhio al capoluogo barese, condivide storia e territorio con Matera e che è capitale del Parco nazionale dell'Alta Murgia.
In una cornice suggestiva come il chiostro della parrocchia di san Sebastiano, tra affreschi e profumo di storia, gli illustri relatori hanno sviscerato i vari punti di vista su quella che è la situazione attuale e quali potrebbero essere le idee future non solo per Gravina ma per tutta l'area circostante.
L'evento è stato realizzato dal gruppo "Adesso Gravina" del Partito democratico, che per Gravina ha scelto le peculiarità più forti che la città possiede: ambiente, arte, storia ed enogastronomia.
Per valorizzare tutto ciò, però, serve la sinergia, la coesione e il dialogo tra le comunità. Ciò che più volte è stato ripetuto dai presenti è che tra i vari centri si deve cercare di creare una rete fitta che possa portare giovamento a tutti.
Il sindaco di Bari e della Città metropolitana, Antonio Decaro, ha evidenziato quanto possa essere importante lo stare insieme. "Con l'istituzione dell'area metropolitana c'è la possibilità di fare gruppo così che tutti possano trarne vantaggio. La sinergia può e deve estendersi anche fuori, abbracciando anche Matera che mai come in questi ultimi anni è salita alla ribalta nazionale e internazionale, in particolare grazie all'assegnazione di capitale europea della cultura 2019".
Cooperazione è stata manifestata anche da parte del primo cittadino materano, Raffaello Giulio De Ruggieri, che ha inoltre pubblicamente annunciato che la Città dei Sassi appoggerebbe e sosterrebbe la candidatura di Gravina patrimonio mondiale dell'Unesco. "Matera e Gravina sono legate da migliaia di anni di storia e da un territorio unico e universale - ha aggiunto De Ruggieri - La mia città si è resa protagonista e ora i materani si sentono orgogliosi. Dobbiamo cercare di cogliere al meglio l'opportunità del 2019, dobbiamo farci trovare pronti anche per gli anni successivi. Ciò sarà possibile se riusciremo concretamente a creare posti di lavori per i giovani delle nostre comunità".
Della stessa idea è stato il sindaco gravinese, Alesio Valente, che ha evidenziato gli enormi passi in avanti che la città ha fatto negli ultimi anni in ambito turistico-culturale. "Puntare sul nostro territorio e metterlo al servizio di tutti, anche fuori dalle mura cittadine, è fattore primario per chi possiede un patrimonio dal valore inestimabile", ha ribadito Valente.
Al centro dello sviluppo turistico di tutta la comunità c'è sicuramente il Parco nazionale dell'Alta Murgia. Il presidente, Cesare Veronico, ha rimarcato l'importanza la centralità del parco tra Bari e Matera. "Bisogna creare un forte collegamento tra i centri, preservando il turista e l'ambiente. Nello specifico si deve cercare di trattenere i visitatori più tempo possibile, con l'organizzazione tra le comunità ciò è fattibile", ha concluso il presidente Veronico.
L'ultimo intervento è stato condotto dal direttore generale del ministero dei Beni Colturali settore turismo, Francesco Palumbo, che ha approvato l'idea di legame policentrico ma con l'intenzione concreta di proporre sempre progetti forti e fattibili così che dal ministero e dalla Comunità Europea si possano ottenere incentivi per poterli eseguire.
Per completare la serata, si è cercato anche di mettere in mostra realmente la cultura murgiana. Piccoli banchetti con degustazioni di prodotti tipici ma anche buona musica, hanno allietato i partecipanti. Una mostra dei costumi medievali dell'associazione Nundinae e un'esposizione letterario-artistica della Fondazione Santomasi hanno marcato le origini storiche del territorio.
a cura di Dario Sette