Truffe, finto ispettore Inps si aggira per Matera
La Questura mette in guardia i cittadini
giovedì 11 giugno 2015
13.25
Nuovi tentativi di truffa in atto a Matera. Le persone coinvolte, come di consueto, sono prevalentemente gli anziani, vittime di truffatori dall'aspetto distinto e convincente che si presentano alla porta di casa con un pretesto. In alcune circostanze le vittime designate si sono accorte del tentativo di truffa ed hanno reagito chiamando subito le forze dell'ordine. Altre volte purtroppo no.
Lo comunica la Polizia di Stato di Matera che ha individuato la fattispecie, ben specifica, dei diversi tentativi di truffa: un uomo vestito distintamente si presenta a casa di persone anziane spacciandosi per ispettore dell'INPS ed annuncia alla vittima prescelta che è beneficiaria di un credito di svariate migliaia di euro. A comprova, tira fuori un documento – falso – con cui l'ente previdenziale dà formale comunicazione in tal senso all'interessato/a.
La percezione della somma – spiega il falso ispettore – è però subordinata al pagamento in contanti di una somma, solitamente oscillante tra i 1500 e i 2000 euro.
Se la vittima esita, allora il sedicente ispettore finge di avviare una breve conversazione con un figlio o un altro familiare, terminata la quale dà conferma alla stessa vittima dell'adesione alla transazione da parte del familiare. Con questo artificio, l'abile furfante riesce a farsi dare la somma di danaro richiesta, anche parziale, e quindi si dilegua prima che la vittima riesca a rendersi conto di essere stata truffata.
Intanto la Polizia prosegue la sua attività investigativa per catturare i colpevoli dei diversi raggiri.
Lo comunica la Polizia di Stato di Matera che ha individuato la fattispecie, ben specifica, dei diversi tentativi di truffa: un uomo vestito distintamente si presenta a casa di persone anziane spacciandosi per ispettore dell'INPS ed annuncia alla vittima prescelta che è beneficiaria di un credito di svariate migliaia di euro. A comprova, tira fuori un documento – falso – con cui l'ente previdenziale dà formale comunicazione in tal senso all'interessato/a.
La percezione della somma – spiega il falso ispettore – è però subordinata al pagamento in contanti di una somma, solitamente oscillante tra i 1500 e i 2000 euro.
Se la vittima esita, allora il sedicente ispettore finge di avviare una breve conversazione con un figlio o un altro familiare, terminata la quale dà conferma alla stessa vittima dell'adesione alla transazione da parte del familiare. Con questo artificio, l'abile furfante riesce a farsi dare la somma di danaro richiesta, anche parziale, e quindi si dilegua prima che la vittima riesca a rendersi conto di essere stata truffata.
Intanto la Polizia prosegue la sua attività investigativa per catturare i colpevoli dei diversi raggiri.