Trekking Falco Naumanni: "Così non si fanno i sentieri"
Lavori che non rispettano l'ambiente effettuati presso il Parco della Murgia
domenica 11 marzo 2018
Ci siamo accorti con sgomento di un intervento improprio ed eccessivo con inutile spreco delle risorse pubbliche, fortemente impattante sul fragile ambiente di Murgia Timone: sono in corso lavori presumiamo per segnare un sentiero che già esiste, con l'uso anche di mezzi meccanici.
Il sentiero è quel tracciato che si forma naturalmente e gradualmente per effetto del calpestio continuo e prolungato ad opera dell'uomo o degli animali. Non occorre rimarcarlo in altro modo o correggerlo, a meno che non ci siamo motivi di sicurezza.
I movimenti di terra devono essere limitati all'indispensabile: il passaggio sui sentieri è per i pedoni e non per i mezzi meccanici.
La pulizia della vegetazione – taglio di cespugli e arbusti – va fatta a livello del terreno solo se ingombra la sede del sentiero, cercando di provocare il minor danno possibile alle piante, assolutamente senza sradicarle. Non ce n'è proprio bisogno.
Quello che serve è semplicemente l'apposizione di una segnaletica attentamente progettata e realizzata con competenza, che indichi gli itinerari agli escursionisti che non conoscono a sufficienza il territorio, alterando il meno possibile l'ambiente naturale.
Ricordiamoci che in un'area naturale e protetta dobbiamo entrarci nel rispetto dell'ambiente.
Quando diciamo che manca la sentieristica nel Parco della Murgia Materana intendiamo che mancano le indicazioni dei percorsi già esistenti.
Il vero problema della Murgia Materana è l'impraticabilità dei sentieri già esistenti perché gran parte del territorio è di proprietà privata e non viene consentito il pubblico passaggio, che di fatto scoraggia se non impedisce il movimento pedonale sulla viabilità minore.
E' in questa direzione che vorremmo che si muovesse la politica del Parco e dell'Amministrazione Comunale.
Il sentiero è quel tracciato che si forma naturalmente e gradualmente per effetto del calpestio continuo e prolungato ad opera dell'uomo o degli animali. Non occorre rimarcarlo in altro modo o correggerlo, a meno che non ci siamo motivi di sicurezza.
I movimenti di terra devono essere limitati all'indispensabile: il passaggio sui sentieri è per i pedoni e non per i mezzi meccanici.
La pulizia della vegetazione – taglio di cespugli e arbusti – va fatta a livello del terreno solo se ingombra la sede del sentiero, cercando di provocare il minor danno possibile alle piante, assolutamente senza sradicarle. Non ce n'è proprio bisogno.
Quello che serve è semplicemente l'apposizione di una segnaletica attentamente progettata e realizzata con competenza, che indichi gli itinerari agli escursionisti che non conoscono a sufficienza il territorio, alterando il meno possibile l'ambiente naturale.
Ricordiamoci che in un'area naturale e protetta dobbiamo entrarci nel rispetto dell'ambiente.
Quando diciamo che manca la sentieristica nel Parco della Murgia Materana intendiamo che mancano le indicazioni dei percorsi già esistenti.
Il vero problema della Murgia Materana è l'impraticabilità dei sentieri già esistenti perché gran parte del territorio è di proprietà privata e non viene consentito il pubblico passaggio, che di fatto scoraggia se non impedisce il movimento pedonale sulla viabilità minore.
E' in questa direzione che vorremmo che si muovesse la politica del Parco e dell'Amministrazione Comunale.