Trattamento dei rifiuti in Basilicata, il M5S denuncia le ambiguità di Pittella
Perrino: “Incomprensibile la scelta di costruire un pirogassificatore a Metaponto”
giovedì 26 febbraio 2015
13.20
Da anni il trattamento inefficiente dei rifiuti in Basilicata ha assunto dei contorni dannosi e problematici per i cittadini lucani.
Se, come adesso, risoluzioni dalla Regione tardano ad arrivare, le denunce di cittadini, associazioni e fazioni politiche si amplificano maggiormente. Ultima, in ordine di tempo la critica del Movimento 5 Stelle: "Il Dipartimento Ambiente e Territorio – spiega Gianni Perrino, consigliere regionale del M5S - nella 'Relazione sullo stato di attuazione delle politiche regionali per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti', parla di sistema integrato di gestione dei rifiuti in Basilicata in affanno per l'inadeguatezza impiantistica e soprattutto per la scarsa implementazione di Raccolta Differenziata".
Le criticità per i pentastellati affondano le radici in "un mancato aggiornamento nel Piano Regionale di Gestione Rifiuti". A riguardo il M5S Basilicata aveva richiesto alla giunta regionale "l'immediato aggiornamento", ma la mozione, protocollata il 6 giugno 2014, "non è mai stata calendarizzata". L'altro richiamo pentastellato interessa l'articolo 35 dello Sblocca Italia, "una vera e propria autostrada per gli inceneritori: impianti che sono stati definiti di interesse strategico e di interesse nazionale, potranno bruciare fino al 30% in più di immondizia e riceverne anche da territori extraregionali".
Ma la Regione invece di tutelare il territorio, delibera autorizzazioni per la costruzione di 4 impianti, "tre per il trattamento di rifiuti pericolosi (Ferrandina, Pisticci e Colobraro) e uno per la produzione di combustibile solido secondario (CSS) atto ad alimentare un pirogassificatore nella zona SIN di Pantanello (Comune di Bernalda). Il tutto fa pensare ad una pericolosa filiera dei rifiuti perfettamente integrata con gli inceneritori attualmente in funzione a Melfi con Fenice e a Matera con Italcementi".
Sotto i riflettori l'autorizzazione a costruire il pirogassificatore, "impianto altamente impattante in un territorio come quello della Piana di Metaponto". "E' un vero atto criminale - afferma Perrino - che darebbe il colpo di grazia alla già zoppicante economia di questa parte della Basilicata. I cittadini sono sul piede di battaglia, le associazioni e i comitati stanno spingendo affinchè gli amministratori dei comuni dell'area (Bernalda, Scanzano, Policoro e Pisticci) facciano ricorso al TAR per bloccare l'opera".
Nel prossimo consiglio regionale Perrino presenterà una mozione che impegnerà Pittella ad aggiornare il piano regionale ed a sospendere le autorizzazioni integrate ambientali (AIA) per gli impianti di cui si è deliberato.
Se, come adesso, risoluzioni dalla Regione tardano ad arrivare, le denunce di cittadini, associazioni e fazioni politiche si amplificano maggiormente. Ultima, in ordine di tempo la critica del Movimento 5 Stelle: "Il Dipartimento Ambiente e Territorio – spiega Gianni Perrino, consigliere regionale del M5S - nella 'Relazione sullo stato di attuazione delle politiche regionali per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti', parla di sistema integrato di gestione dei rifiuti in Basilicata in affanno per l'inadeguatezza impiantistica e soprattutto per la scarsa implementazione di Raccolta Differenziata".
Le criticità per i pentastellati affondano le radici in "un mancato aggiornamento nel Piano Regionale di Gestione Rifiuti". A riguardo il M5S Basilicata aveva richiesto alla giunta regionale "l'immediato aggiornamento", ma la mozione, protocollata il 6 giugno 2014, "non è mai stata calendarizzata". L'altro richiamo pentastellato interessa l'articolo 35 dello Sblocca Italia, "una vera e propria autostrada per gli inceneritori: impianti che sono stati definiti di interesse strategico e di interesse nazionale, potranno bruciare fino al 30% in più di immondizia e riceverne anche da territori extraregionali".
Ma la Regione invece di tutelare il territorio, delibera autorizzazioni per la costruzione di 4 impianti, "tre per il trattamento di rifiuti pericolosi (Ferrandina, Pisticci e Colobraro) e uno per la produzione di combustibile solido secondario (CSS) atto ad alimentare un pirogassificatore nella zona SIN di Pantanello (Comune di Bernalda). Il tutto fa pensare ad una pericolosa filiera dei rifiuti perfettamente integrata con gli inceneritori attualmente in funzione a Melfi con Fenice e a Matera con Italcementi".
Sotto i riflettori l'autorizzazione a costruire il pirogassificatore, "impianto altamente impattante in un territorio come quello della Piana di Metaponto". "E' un vero atto criminale - afferma Perrino - che darebbe il colpo di grazia alla già zoppicante economia di questa parte della Basilicata. I cittadini sono sul piede di battaglia, le associazioni e i comitati stanno spingendo affinchè gli amministratori dei comuni dell'area (Bernalda, Scanzano, Policoro e Pisticci) facciano ricorso al TAR per bloccare l'opera".
Nel prossimo consiglio regionale Perrino presenterà una mozione che impegnerà Pittella ad aggiornare il piano regionale ed a sospendere le autorizzazioni integrate ambientali (AIA) per gli impianti di cui si è deliberato.