Tragedia in vico Piave, chieste condanne per otto imputati

Nel 2014 morirono Dina Antonella Favale e Vito Nicola Oreste

mercoledì 16 ottobre 2019
A quasi sei anni dalla tragedia del crollo in vico Piave, avvenuta l'11 gennaio del 2014, nel processo in corso al Tribunale di Matera l'accusa ha chiesto di condannare otto imputati e di assolvere un nono imputato.

Quella triste mattina, nel crollo di una palazzina, morirono Dina Antonella Favale, 31 anni, e Vito Nicola Oreste, dipendente del Comune, quest'ultimo estratto ancora vivo ma deceduto dopo una lunga agonia.

I reati contestati a vario titolo sono omicidio colposo, crollo di costruzioni e altri disastri dolosi, delitti colposi di danno nella realizzazione di opere, che avrebbero indebolito le strutture, e omessi controlli o ritardi sui rischi di pericolo segnalati nella fase precedente al crollo degli immobili. Gli imputati a vario titolo sono proprietari di immobili, tecnici e titolari di imprese, tecnici e dirigenti del Comune di Matera.
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Sono state richieste condanne comprese fra i quattro anni di reclusione e i due anni e sei mesi. Chiesta l'assoluzione per uno dei proprietari degli immobili coinvolti nel crollo.

La parola passerà alle difese nell'udienza del 5 novembre.

Le sentenze saranno emesse dal giudice monocratico Rosa Bia.