Torna l'ora solare
Stanotte lancette indietro di un'ora
sabato 26 ottobre 2013
12.00
Lancette indietro di 60 minuti, torna l'ora solare che ci accompagnerà fino al 30 marzo.
Nella notte tra oggi e domani le lancette dei nostri orologi dovranno fare dietrofront, e alle 3 dovranno tornare a segnare le 2. Spostare indietro di un'ora le lancette segna ufficialmente l'inizio della stagione dalle basse temperature. Diciamo addio all'ora legale che ci ha permesso di sfruttare un'ora in più di luce, permettendoci un risparmio di energia pari a circa 90 milioni di euro.
Il passaggio all'ora solare non fa bene solo all'umore e alle tasche, ma pare sia un vero e proprio toccasana anche per il cuore: da uno studio risulterebbe infatti che la giornata di lunedì sarà quella con meno rischio di infarti dell'anno. Eppure il lunedì è noto per essere il "giorno nero" per gli infarti che proprio all'inizio della settimana hanno il picco di massima incidenza. Ma lunedì prossimo sarà un'eccezione, tanto che si stima che il numero di infarti calerà in quel giorno di circa il 10% rispetto a un generico giorno della settimana nel resto dell'anno. La causa? Molto probabilmente questo risultato è riconducibile all'assenza di un fattore scatenante, forse il più importante: la deprivazione di sonno.
Nella notte tra oggi e domani le lancette dei nostri orologi dovranno fare dietrofront, e alle 3 dovranno tornare a segnare le 2. Spostare indietro di un'ora le lancette segna ufficialmente l'inizio della stagione dalle basse temperature. Diciamo addio all'ora legale che ci ha permesso di sfruttare un'ora in più di luce, permettendoci un risparmio di energia pari a circa 90 milioni di euro.
Il passaggio all'ora solare non fa bene solo all'umore e alle tasche, ma pare sia un vero e proprio toccasana anche per il cuore: da uno studio risulterebbe infatti che la giornata di lunedì sarà quella con meno rischio di infarti dell'anno. Eppure il lunedì è noto per essere il "giorno nero" per gli infarti che proprio all'inizio della settimana hanno il picco di massima incidenza. Ma lunedì prossimo sarà un'eccezione, tanto che si stima che il numero di infarti calerà in quel giorno di circa il 10% rispetto a un generico giorno della settimana nel resto dell'anno. La causa? Molto probabilmente questo risultato è riconducibile all'assenza di un fattore scatenante, forse il più importante: la deprivazione di sonno.