'Ti faccio a pezzi', minacce con sciabola e aggressioni alla convivente
A Matera arrestato un pensionato
martedì 19 gennaio 2021
12.19
A Matera la Polizia ha arrestato in flagranza di reato un settantenne per maltrattamenti in famiglia ai danni della convivente, minacciata con una katana giapponese e vittima di aggressioni.
Su richiesta dell'avvocato della donna, nell'abitazione sono intervenuti gli agenti della squadra volante dove la vittima è stata trovata dolorante a un ginocchio e visibilmente scossa. La stessa ha riferito di essere stata spinta dal suo convivente e di aver urtato un comodino durante un litigio, quindi è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale dove è stata medicata.
In sede di denuncia, la donna ha raccontato di subire da quasi un anno numerosi soprusi di natura fisica e psicologica che si verificavano sistematicamente nel momento in cui non accondiscendeva alle sue richieste, anche sessuali. Le prevaricazioni sono aggravate da ripetute minacce rivolte con una spada giapponese che lui le mostrava durante i litigi per ricordarle che avrebbe potuto ''farla a pezzi da un momento all'altro''. L'arma è stata trovata in casa e sequestrata. Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in un altro luogo così da allontanarlo dall'abitazione dove vive la vittima.
Su richiesta dell'avvocato della donna, nell'abitazione sono intervenuti gli agenti della squadra volante dove la vittima è stata trovata dolorante a un ginocchio e visibilmente scossa. La stessa ha riferito di essere stata spinta dal suo convivente e di aver urtato un comodino durante un litigio, quindi è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale dove è stata medicata.
In sede di denuncia, la donna ha raccontato di subire da quasi un anno numerosi soprusi di natura fisica e psicologica che si verificavano sistematicamente nel momento in cui non accondiscendeva alle sue richieste, anche sessuali. Le prevaricazioni sono aggravate da ripetute minacce rivolte con una spada giapponese che lui le mostrava durante i litigi per ricordarle che avrebbe potuto ''farla a pezzi da un momento all'altro''. L'arma è stata trovata in casa e sequestrata. Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in un altro luogo così da allontanarlo dall'abitazione dove vive la vittima.