Territorio e ambiente, le nuove misure della Regione
Approvate delibere su impianti di fonti rinnovabili, costa jonica e rischio sismico
venerdì 10 luglio 2015
8.51
La giunta regionale della Basilicata ha approvato tre delibere su temi cardine per la tutela dell'ambiente e del territorio: individuazione delle aree e dei siti non idonei ad installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili; definizione del piano di gestione della costa jonica; realizzazione di interventi migliorativi su strutture ad alto rischio sismico.
Riguardo il primo punto, si pongono dei limiti all'installazione degli impianti eolici e fotovoltaici di grande generazione nelle aree di forte valenza paesaggistica e di interesse storico, artistico e archeologico della Basilicata. Infatti rientrano nel criterio della 'non idoneità' i siti inseriti nel patrimonio mondiale dell'Unesco, i beni monumentali, i beni archeologici, i beni paesaggistici, le aree comprese nel sistema ecologico funzionale territoriale (aree protette, zone umide, Oasi Wwf, Rete Natura 2000, Iba, Rete ecologica, alberi monumentali e boschi), le aree agricole (vi rientrano le aree per la produzione dei Doc e i territori caratterizzati da elevata capacità d'uso del suolo) e le aree in dissesto idraulico e idrogeologico. Tra l'altro, gli elaborati progettuali devono essere integrati con appositi studi a scale adeguate riferiti all'insieme delle aree e dei siti considerati e occorre tener conto degli altri progetti già autorizzati e presentati.
Invece in merito al piano di gestione della costa jonica, il provvedimento è il risultato dell'iter di concertazione tra i sindaci della costa jonica e la Regione, sfociato nel protocollo d'intesa dell'Arco jonico lucano che garantiva una governance di sistema sul litorale in cui sono presenti ben cinque siti Natura 2000. I dati in campo hanno consentito di individuare interessanti valenze di tipo naturalistico, in termini di habitat e di specie presenti in quel tratto di mare. Partendo da queste premesse, è stato redatto il Piano di gestione per i Siti Natura 2000 dell'arco jonico, prevedendo una serie di prescrizioni e di criteri da osservare per salvaguardare gli aspetti naturalistici e la biodiversità dei tratti di mare e delle foci. I limiti valgono fino a 15 metri di profondità del mare.
Infine, l'ultimo provvedimento approvato ha interessato la mitigazione del rischio sismico. L'obiettivo è realizzare interventi strutturali, di rafforzamento locale o di miglioramento sismico di strutture ed edifici pubblici e privati, attraverso fondi appositamente destinati dalla Protezione civile alla Regione Basilicata. La delibera di giunta ha provveduto, così, a ripartire le risorse che in totale ammontano a 7.550.992,33 euro. Nello specifico, 151.019,85 euro sono destinati per oneri relativi alla realizzazione, anche con modalità informatiche, delle procedure connesse alla concessione dei contributi; 2.219.991,74 euro sono indirizzati agli interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o eventualmente di demolizione o ricostruzione di edifici privati. Ed infine, 2.071.992,30 euro per gli edifici scolastici e 3.107.988,74 euro per la continuazione progetti di mitigazione del rischio sismico sulle strutture regionali ospedaliere.
Riguardo il primo punto, si pongono dei limiti all'installazione degli impianti eolici e fotovoltaici di grande generazione nelle aree di forte valenza paesaggistica e di interesse storico, artistico e archeologico della Basilicata. Infatti rientrano nel criterio della 'non idoneità' i siti inseriti nel patrimonio mondiale dell'Unesco, i beni monumentali, i beni archeologici, i beni paesaggistici, le aree comprese nel sistema ecologico funzionale territoriale (aree protette, zone umide, Oasi Wwf, Rete Natura 2000, Iba, Rete ecologica, alberi monumentali e boschi), le aree agricole (vi rientrano le aree per la produzione dei Doc e i territori caratterizzati da elevata capacità d'uso del suolo) e le aree in dissesto idraulico e idrogeologico. Tra l'altro, gli elaborati progettuali devono essere integrati con appositi studi a scale adeguate riferiti all'insieme delle aree e dei siti considerati e occorre tener conto degli altri progetti già autorizzati e presentati.
Invece in merito al piano di gestione della costa jonica, il provvedimento è il risultato dell'iter di concertazione tra i sindaci della costa jonica e la Regione, sfociato nel protocollo d'intesa dell'Arco jonico lucano che garantiva una governance di sistema sul litorale in cui sono presenti ben cinque siti Natura 2000. I dati in campo hanno consentito di individuare interessanti valenze di tipo naturalistico, in termini di habitat e di specie presenti in quel tratto di mare. Partendo da queste premesse, è stato redatto il Piano di gestione per i Siti Natura 2000 dell'arco jonico, prevedendo una serie di prescrizioni e di criteri da osservare per salvaguardare gli aspetti naturalistici e la biodiversità dei tratti di mare e delle foci. I limiti valgono fino a 15 metri di profondità del mare.
Infine, l'ultimo provvedimento approvato ha interessato la mitigazione del rischio sismico. L'obiettivo è realizzare interventi strutturali, di rafforzamento locale o di miglioramento sismico di strutture ed edifici pubblici e privati, attraverso fondi appositamente destinati dalla Protezione civile alla Regione Basilicata. La delibera di giunta ha provveduto, così, a ripartire le risorse che in totale ammontano a 7.550.992,33 euro. Nello specifico, 151.019,85 euro sono destinati per oneri relativi alla realizzazione, anche con modalità informatiche, delle procedure connesse alla concessione dei contributi; 2.219.991,74 euro sono indirizzati agli interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o eventualmente di demolizione o ricostruzione di edifici privati. Ed infine, 2.071.992,30 euro per gli edifici scolastici e 3.107.988,74 euro per la continuazione progetti di mitigazione del rischio sismico sulle strutture regionali ospedaliere.