Tenta di truffare due anziane di Matera, denunciato un 45enne di Napoli
Indagine della Questura di Matera. Nuovo appello a non farsi ingannare
martedì 5 dicembre 2023
11.30
La Polizia di Stato di Matera ha notificato ad un 45enne residente a Napoli un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera. I reati ipotizzati a suo carico sono truffa e tentata truffa, ai danni di persone anziane. Dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera sarebbe emerso che, il 9 settembre dello scorso anno, l'indagato avrebbe tentato di farsi consegnare delle somme di danaro con artifici e raggiri, ma senza riuscirci, grazie alla prontezza di spirito delle vittime.
Nel primo caso, avrebbe contattato un'anziana donna residente a Matera, riferendole che suo nipote aveva avuto un incidente stradale, in conseguenza del quale sua figlia e suo genero erano ricoverati in gravi condizioni in ospedale. Quando la donna gli ha risposto di non avere nipoti maschi, allora l'uomo avrebbe cambiato versione, dicendo che la responsabile del sinistro era invece la nipote e avrebbe cercato invano di convincerla a risolvere la questione consegnando 2.000 euro in contanti ad un ipotetico avvocato che l'avrebbe presto raggiunta a casa. Ma la donna, insospettita dall'insolita richiesta, dopo aver riattaccato il telefono, apprendeva da sua figlia che in realtà la nipote era a casa con lei e che non era successo nessun incidente.
Nel secondo caso, l'imputato avrebbe contattato un'altra donna anziana di Matera e, fingendo di essere un legale, le avrebbe riferito che suo figlio aveva investito una donna. L'anziana, spaventata, dopo aver chiesto invano ulteriori spiegazioni all'interlocutore, chiudeva la comunicazione e, dopo aver contattato la nuora, scopriva che in realtà non era successo niente di quanto le era stato detto dal fantomatico avvocato.
Nel provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Matera, all'indagato è contestata anche una truffa, questa invece riuscita, ai danni di un'anziana donna di Altamura, reato che sarebbe stato commesso sempre il 9 settembre 2022. Dopo averla contattata all'utenza telefonica fissa, facendole credere di parlare con la figlia rimasta coinvolta in un sinistro stradale, nel corso del quale una persona era rimasta gravemente ferita, le avrebbe chiesto la somma di 10.000 euro a titolo di risarcimento del danno procurato, altrimenti la figlia sarebbe stata arrestata. L'avrebbe così convinta a consegnare tutto quello di cui disponeva, ovvero 1.300 euro in contanti più diversi monili in oro, presentatosi subito dopo alla sua porta. Gli accertamenti compiuti necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
Consigli utili - La Questura ricordare ancora una volta di fare la massima attenzione quando si è contattati da sconosciuti che si spacciano per familiari o parenti, chiedendo denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113, non aprendo la porta di casa agli sconosciuti. Nei prossimi giorni verrà avviata la distribuzione di una brochure realizzata dalla Questura di Matera, con l'obiettivo di suggerire i comportamenti da seguire in caso di necessità. Rispondere con un deciso "mi scusi, non ho tempo" allo sconosciuto che ferma per strada o contatta per telefono, oppure fare la massima attenzione quando si è contattati da sconosciuti che si spacciano per familiari, parenti, o per amici di questi ultimi, chiedendo denaro o altre utilità, sono solo alcuni dei suggerimenti contenuti nella brochure.
Nel primo caso, avrebbe contattato un'anziana donna residente a Matera, riferendole che suo nipote aveva avuto un incidente stradale, in conseguenza del quale sua figlia e suo genero erano ricoverati in gravi condizioni in ospedale. Quando la donna gli ha risposto di non avere nipoti maschi, allora l'uomo avrebbe cambiato versione, dicendo che la responsabile del sinistro era invece la nipote e avrebbe cercato invano di convincerla a risolvere la questione consegnando 2.000 euro in contanti ad un ipotetico avvocato che l'avrebbe presto raggiunta a casa. Ma la donna, insospettita dall'insolita richiesta, dopo aver riattaccato il telefono, apprendeva da sua figlia che in realtà la nipote era a casa con lei e che non era successo nessun incidente.
Nel secondo caso, l'imputato avrebbe contattato un'altra donna anziana di Matera e, fingendo di essere un legale, le avrebbe riferito che suo figlio aveva investito una donna. L'anziana, spaventata, dopo aver chiesto invano ulteriori spiegazioni all'interlocutore, chiudeva la comunicazione e, dopo aver contattato la nuora, scopriva che in realtà non era successo niente di quanto le era stato detto dal fantomatico avvocato.
Nel provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Matera, all'indagato è contestata anche una truffa, questa invece riuscita, ai danni di un'anziana donna di Altamura, reato che sarebbe stato commesso sempre il 9 settembre 2022. Dopo averla contattata all'utenza telefonica fissa, facendole credere di parlare con la figlia rimasta coinvolta in un sinistro stradale, nel corso del quale una persona era rimasta gravemente ferita, le avrebbe chiesto la somma di 10.000 euro a titolo di risarcimento del danno procurato, altrimenti la figlia sarebbe stata arrestata. L'avrebbe così convinta a consegnare tutto quello di cui disponeva, ovvero 1.300 euro in contanti più diversi monili in oro, presentatosi subito dopo alla sua porta. Gli accertamenti compiuti necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
Consigli utili - La Questura ricordare ancora una volta di fare la massima attenzione quando si è contattati da sconosciuti che si spacciano per familiari o parenti, chiedendo denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113, non aprendo la porta di casa agli sconosciuti. Nei prossimi giorni verrà avviata la distribuzione di una brochure realizzata dalla Questura di Matera, con l'obiettivo di suggerire i comportamenti da seguire in caso di necessità. Rispondere con un deciso "mi scusi, non ho tempo" allo sconosciuto che ferma per strada o contatta per telefono, oppure fare la massima attenzione quando si è contattati da sconosciuti che si spacciano per familiari, parenti, o per amici di questi ultimi, chiedendo denaro o altre utilità, sono solo alcuni dei suggerimenti contenuti nella brochure.