Tasse, l'opposizione chiede un consiglio comunale urgente
Sinistra e Cinque stelle uniti contro l'amministrazione
giovedì 10 dicembre 2015
13.12
Si è conclusa con la richiesta di un consiglio comunale urgente la conferenza stampa indetta dalle opposizioni consiliari a proposito degli ultimi aumenti imposti dal governo cittadino.
Per la Tari, la Giunta Comunale di Matera ha deliberato un aumento pari al 77,52% in più attaccano Adduce e company "L'Amministrazione Comunale giustifica l'aumento sostenendo che, a causa dell'esaurimento dei volumi autorizzati la Regione ha disposto la chiusura della discarica di La Martella, era necessario considerare i costi di trasporto e smaltimento presso altri impianti, costi già predeterminati dalla Giunta precedente (DGC n. 170 del 23/4/2015) con una spesa mensile di € 400.000,00.
In realtà, già in fase di approvazione del bilancio di previsione (28 agosto 2015) era possibile rivedere quel calcolo sulla base del costo reale già sostenuto nei mesi da aprile a luglio che evidenziavano una notevole riduzione che si sarebbe accentuata ulteriormente nei mesi successivi. Infatti - prosegue la nota delle opposizioni - oggi dai pagamenti effettuati a favore dei trasportatori e degli impianti (discarica di Pisticci e Fenice di Melfi) risulta che entro il 31/12/2015 il Comune di Matera spenderà un importo complessivo che non supererà i 2.805.000 euro, molto inferiore agli oltre 5 milioni di aumento previsti dall'Amministrazione.
Anche volendo considerare i costi per servizi aggiunti che si sono resi necessari dopo la proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura per il notevole flusso turistico registrato (e che noi già ad agosto sostenemmo fossero impropriamente imputati alla TARI ed in particolare alle utenze domestiche) per un importo di € 727.000 ca. si giunge ad una cifra di € 3.532.000, anch'essa molto lontana dai 5 milioni di aumento.
Alla luce di questi dati è prevedibile un gettito complessivo della TARI superiore alla spesa che l'Amministrazione sosterrà nel 2015. Fatto ingiustificabile e che contrasta con le norme che prevedono il perfetto bilanciamento tra le entrate e le uscite.
Pertanto, è indispensabile: procedere ad una revisione del calcolo della TARI per ridurre di almeno il 15% le somme richieste ai cittadini; dare la possibilità ai cittadini di effettuare i pagamenti rateali fino al 30/6/2015 senza alcuna sanzione o oneri aggiuntivi".
Stessa storia anche per la Tasi: "Anche per la TASI l'Amministrazione ha proceduto senza scrupoli e senza pietà aumentando l'aliquota dall'1 per mille del 2014 all'1,8 per mille del 2015. A cinque giorni dalla scadenza (16 dicembre) del pagamento del saldo TASI 2015 però a Matera l'incertezza regna sovrana.
I contribuenti, i consulenti, i CAAF, i sindacati, i patronati, le imprese, le Associazioni dei consumatori e gli stessi amministratori comunali non sanno cosa rispondere ai cittadini che chiedono quale aliquota applicare: 1 per mille?, 1,6 per mille? 1,8 per mille?
Nessuno lo sa.
E non potrebbe essere diversamente considerata la gestione "improvvida" dell'intera manovra del bilancio di previsione.
Infatti, si è passati dalla delibera di giunta n. 286 del 30/07/2015 con cui l'aliquota venne fissata a 1,8 per mille alla Delibera del Consiglio Comunale n. 56 del 28 agosto 2015 che la portava all'1,6 per mille per poi arrivare alla delibera di consiglio comunale n. 70 del 26 ottobre 2015 con cui si convalidava l'aliquota iniziale all'1,8 per mille. Un vero guazzabuglio a cui gli amministratori non sanno ad oggi ancora porre rimedio. Pertanto, è necessario che gli amministratori nelle prossime ore chiariscano quale aliquota applicare.
In ogni caso la non imposizione di sanzioni, interessi ed altri oneri a carico dei cittadini che effettuano versamenti eventualmente non esatti, stante l'assoluta incertezza.
Non va, infine, trascurato che la questione ad oggi è "sub iudice" (sia per la TASI che per la TARI). Infatti, pendono presso il TAR della Basilicata i ricorsi del Ministero dell'Economia e delle Finanze avverso le tardive deliberazioni del Comune di Matera. Ed anche l'auspicata sanatoria che è stata inserita nella legge di stabilità in corso di approvazione, che sicuramente non vedrà la luce prima del 16 dicembre".
A questo punto si attendono le reazioni di palazzo di città.
Per la Tari, la Giunta Comunale di Matera ha deliberato un aumento pari al 77,52% in più attaccano Adduce e company "L'Amministrazione Comunale giustifica l'aumento sostenendo che, a causa dell'esaurimento dei volumi autorizzati la Regione ha disposto la chiusura della discarica di La Martella, era necessario considerare i costi di trasporto e smaltimento presso altri impianti, costi già predeterminati dalla Giunta precedente (DGC n. 170 del 23/4/2015) con una spesa mensile di € 400.000,00.
In realtà, già in fase di approvazione del bilancio di previsione (28 agosto 2015) era possibile rivedere quel calcolo sulla base del costo reale già sostenuto nei mesi da aprile a luglio che evidenziavano una notevole riduzione che si sarebbe accentuata ulteriormente nei mesi successivi. Infatti - prosegue la nota delle opposizioni - oggi dai pagamenti effettuati a favore dei trasportatori e degli impianti (discarica di Pisticci e Fenice di Melfi) risulta che entro il 31/12/2015 il Comune di Matera spenderà un importo complessivo che non supererà i 2.805.000 euro, molto inferiore agli oltre 5 milioni di aumento previsti dall'Amministrazione.
Anche volendo considerare i costi per servizi aggiunti che si sono resi necessari dopo la proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura per il notevole flusso turistico registrato (e che noi già ad agosto sostenemmo fossero impropriamente imputati alla TARI ed in particolare alle utenze domestiche) per un importo di € 727.000 ca. si giunge ad una cifra di € 3.532.000, anch'essa molto lontana dai 5 milioni di aumento.
Alla luce di questi dati è prevedibile un gettito complessivo della TARI superiore alla spesa che l'Amministrazione sosterrà nel 2015. Fatto ingiustificabile e che contrasta con le norme che prevedono il perfetto bilanciamento tra le entrate e le uscite.
Pertanto, è indispensabile: procedere ad una revisione del calcolo della TARI per ridurre di almeno il 15% le somme richieste ai cittadini; dare la possibilità ai cittadini di effettuare i pagamenti rateali fino al 30/6/2015 senza alcuna sanzione o oneri aggiuntivi".
Stessa storia anche per la Tasi: "Anche per la TASI l'Amministrazione ha proceduto senza scrupoli e senza pietà aumentando l'aliquota dall'1 per mille del 2014 all'1,8 per mille del 2015. A cinque giorni dalla scadenza (16 dicembre) del pagamento del saldo TASI 2015 però a Matera l'incertezza regna sovrana.
I contribuenti, i consulenti, i CAAF, i sindacati, i patronati, le imprese, le Associazioni dei consumatori e gli stessi amministratori comunali non sanno cosa rispondere ai cittadini che chiedono quale aliquota applicare: 1 per mille?, 1,6 per mille? 1,8 per mille?
Nessuno lo sa.
E non potrebbe essere diversamente considerata la gestione "improvvida" dell'intera manovra del bilancio di previsione.
Infatti, si è passati dalla delibera di giunta n. 286 del 30/07/2015 con cui l'aliquota venne fissata a 1,8 per mille alla Delibera del Consiglio Comunale n. 56 del 28 agosto 2015 che la portava all'1,6 per mille per poi arrivare alla delibera di consiglio comunale n. 70 del 26 ottobre 2015 con cui si convalidava l'aliquota iniziale all'1,8 per mille. Un vero guazzabuglio a cui gli amministratori non sanno ad oggi ancora porre rimedio. Pertanto, è necessario che gli amministratori nelle prossime ore chiariscano quale aliquota applicare.
In ogni caso la non imposizione di sanzioni, interessi ed altri oneri a carico dei cittadini che effettuano versamenti eventualmente non esatti, stante l'assoluta incertezza.
Non va, infine, trascurato che la questione ad oggi è "sub iudice" (sia per la TASI che per la TARI). Infatti, pendono presso il TAR della Basilicata i ricorsi del Ministero dell'Economia e delle Finanze avverso le tardive deliberazioni del Comune di Matera. Ed anche l'auspicata sanatoria che è stata inserita nella legge di stabilità in corso di approvazione, che sicuramente non vedrà la luce prima del 16 dicembre".
A questo punto si attendono le reazioni di palazzo di città.