"Tassa soggiorno, pratiche correttamente evase"
Il Comune si difende dall’accusa di malfunzionamento del software di gestione
martedì 13 agosto 2019
Il Comune non ci sta e rimanda al mittente le velate accuse sul presunto malfunzionamento del software di gestione delle tasse di soggiorno, circolate nei giorni scorsi su alcuni organi di stampa.
Dagli uffici comunali preposti alla recezione dei tributi rilevano che non è pervenuta a tali uffici nessuna segnalazione circa il cattivo funzionamento dell'applicazione "Matera digitale".
Secondo gli uffici comunali i dati parlano chiaro. "Nel 2018 sono stati regolarmente inoltrati e firmati digitalmente, da altrettante gestori di strutture ricettive, 449 modelli 21 (nel 2017 erano stati 290)"- dicono da Palazzo di Città.
Inoltre,- affermano dal Municipio- così come attestato anche dalla Corte dei Conti (che si è complimentata con il Comune di Matera per l'attività di lotta all'evasione dell'imposta di soggiorno messa in campo), per confermare la correttezza delle attività degli uffici in osservanza delle leggi in materia, "l'Ente, per consentire a chi non avesse adempiuto entro il 31 gennaio alla presentazione telematica del mod.21, ha differito i termini per l'inoltro ed ha accettato sia i mod.21 pervenuti in modalità cartacea che le dichiarazioni pervenute su mod. C (dichiarazione mensile)".
Pertanto da palazzo di Città si respingono le critiche circa il malfunzionamento del servizio, critiche capziose "non in linea con il reale operato del Comune, le cui attività finalizzate al miglioramento della compliance fiscale hanno già dato ottimi risultati nel corso degli ultimi anni"- si legge a conclusione di una nota diramata dagli uffici comunali.
Dagli uffici comunali preposti alla recezione dei tributi rilevano che non è pervenuta a tali uffici nessuna segnalazione circa il cattivo funzionamento dell'applicazione "Matera digitale".
Secondo gli uffici comunali i dati parlano chiaro. "Nel 2018 sono stati regolarmente inoltrati e firmati digitalmente, da altrettante gestori di strutture ricettive, 449 modelli 21 (nel 2017 erano stati 290)"- dicono da Palazzo di Città.
Inoltre,- affermano dal Municipio- così come attestato anche dalla Corte dei Conti (che si è complimentata con il Comune di Matera per l'attività di lotta all'evasione dell'imposta di soggiorno messa in campo), per confermare la correttezza delle attività degli uffici in osservanza delle leggi in materia, "l'Ente, per consentire a chi non avesse adempiuto entro il 31 gennaio alla presentazione telematica del mod.21, ha differito i termini per l'inoltro ed ha accettato sia i mod.21 pervenuti in modalità cartacea che le dichiarazioni pervenute su mod. C (dichiarazione mensile)".
Pertanto da palazzo di Città si respingono le critiche circa il malfunzionamento del servizio, critiche capziose "non in linea con il reale operato del Comune, le cui attività finalizzate al miglioramento della compliance fiscale hanno già dato ottimi risultati nel corso degli ultimi anni"- si legge a conclusione di una nota diramata dagli uffici comunali.