Tari, turbolenze all’interno dell’amministrazione
Botta e risposta tra Zoccali e Quintano. Il sindaco cerca di fugare le polemiche.
lunedì 7 dicembre 2015
9.00
Il rimpallo di responsabilità sulla questione Tari crea turbolenze all'interno dell'amministrazione. Mentre in molte case di cittadini materani giungono tardivi i modelli riguardanti il pagamento della tassa esosa sui rifiuti solidi urbani, l'assessore all'ambiente, Stefano Zoccali, e l'assessore al bilancio, Eustachio Quintano, diventano protagonisti di un clamoroso botta e risposta che tira in ballo la determinazione dei costi.
La faida interna al governo De Ruggieri nasce dalle frasi pronunciate dall'assessore al bilancio che è intervenuto sull'aumento vertiginoso dell'imposta, indigesto per i materani: "Purtroppo per quanto concerne l'aumento, per quanto di notevole entità – afferma Quintano - è il prodotto esclusivo di una determinazione tecnica che prescinde da ogni volontà politica e non dipende dalle mie funzioni ma è la risultante della costruzione del piano economico finanziario redatto dal dirigente del settore Ambiente ingegner Pino Montemurro che, unitamente all'assessore di riferimento dottor Stefano Zoccali ha stabilito la tariffa Tari determinando altresì la concorrenza dei costi fissi e dei costi variabili, base per l'imputazione del costo complessivo alle utenze domestiche e commerciali".
La secca smentita giunge dal diretto inteteressato, Stefano Zoccali, che definisce "non puntuali" le dichiarazioni del componente della giunta De Ruggieri. In riferimento ai costi l'assessore all'ambiente afferma che "sono frutto di riscontri oggettivi contabili che è obbligo di legge trasferire a chi è deputato alla contabilità comunale e al Bilancio del Comune". Pertanto, "decisioni in merito all'applicazione delle eque e corrette aliquote Tari per le utenze domestiche e non domestiche appartengono al settore cui compete l'onere di determinare tariffe e tributi".
"Si ricorda a tutti, come più volte ribadito – tiene a chiarire l'assessore all'ambiente - che la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nell'anno 2015 non è frutto di progetti e programmi redatti dagli uffici dell'assessorato in quanto i costi sono stati determinati da fattori esterni all'Amministrazione derivanti principalmente dai costi di smaltimento, dovuti alle note vicende della chiusura della discarica di Matera e dai prezzi di smaltimento applicati delle uniche piattaforme di trattamento autorizzate indicate dalle Ordinanze straordinarie regionali". E conclude con una pungente osservazione: "Tanto si doveva precisare per evitare facili e pretestuose strumentalizzazioni o, peggio ancora, ribaltamenti di responsabilità. Mentre è necessaria una azione amministrativa che assicuri ai cittadini una condotta politica collegiale della Giunta e di tutta la maggioranza che la sostiene".
Il primo cittadino, Raffaello De Ruggieri, cerca di smorzare le polemiche imputando le cause del gravoso aumento alla precedente amministrazione Adduce: "I cittadini di Matera devono sapere che la responsabilità dello sproporzionato aumento della tassa comunale ricade sulla passata gestione, come ampiamente segnalato durante la recente campagna elettorale, quando denunciammo la improvvida creazione della 'monnezza turistica'. Infatti, l'inerzia operativa del precedente governo ha portato alla irreversibile chiusura della discarica con la conseguenza di dover trasportare i rifiuti alla Fenice di Melfi e alla discarica di Pisticci, con un costo mensile di 400 mila euro, così come peraltro già determinato nella apposita delibera dell'aprile 2015 da parte della giunta Adduce".
Il governo cittadino, per De Ruggieri, "non può giocare sulla difensiva" perché "nel 2016 la Tari sarà ridotta del 30% con un notevole risparmio che a fine anno registreremo grazie alle nostre scelte". Per questo motivo il sindaco difende strenuamente i due assessori: "Ecco perché l'operato dell'assessore Zoccali – prosegue Raffaello de Ruggieri - non può essere messo in discussione, così come le determinazioni dell'assessore al Bilancio sono rientrate nell'automatismo di un tecnicismo fiscale che impedisce spazi di manovra".
Evidente che il primo cittadino è continuamente chiamato a coprire le voragini all'interno del suo governo. La polemica è squisitamente politica, così come le divergenze in giunta. Sintomo di una mancata tranquillità a danno di tante decisioni importanti, che come non mai, la città è chiamata a mettere in campo.
Intanto per il pagamento della Tari, l'amministrazione ha previsto una rimodulazione, oggetto di approvazione nel prossimo consiglio comunale. Infatti il pagamento della prima rata (ottobre 2015) si potrà versare entro il 31 dicembre 2015. Le successive rate invece saranno scaglionate nel 2016, da gennaio ad aprile, senza alcuna morosità.
La faida interna al governo De Ruggieri nasce dalle frasi pronunciate dall'assessore al bilancio che è intervenuto sull'aumento vertiginoso dell'imposta, indigesto per i materani: "Purtroppo per quanto concerne l'aumento, per quanto di notevole entità – afferma Quintano - è il prodotto esclusivo di una determinazione tecnica che prescinde da ogni volontà politica e non dipende dalle mie funzioni ma è la risultante della costruzione del piano economico finanziario redatto dal dirigente del settore Ambiente ingegner Pino Montemurro che, unitamente all'assessore di riferimento dottor Stefano Zoccali ha stabilito la tariffa Tari determinando altresì la concorrenza dei costi fissi e dei costi variabili, base per l'imputazione del costo complessivo alle utenze domestiche e commerciali".
La secca smentita giunge dal diretto inteteressato, Stefano Zoccali, che definisce "non puntuali" le dichiarazioni del componente della giunta De Ruggieri. In riferimento ai costi l'assessore all'ambiente afferma che "sono frutto di riscontri oggettivi contabili che è obbligo di legge trasferire a chi è deputato alla contabilità comunale e al Bilancio del Comune". Pertanto, "decisioni in merito all'applicazione delle eque e corrette aliquote Tari per le utenze domestiche e non domestiche appartengono al settore cui compete l'onere di determinare tariffe e tributi".
"Si ricorda a tutti, come più volte ribadito – tiene a chiarire l'assessore all'ambiente - che la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nell'anno 2015 non è frutto di progetti e programmi redatti dagli uffici dell'assessorato in quanto i costi sono stati determinati da fattori esterni all'Amministrazione derivanti principalmente dai costi di smaltimento, dovuti alle note vicende della chiusura della discarica di Matera e dai prezzi di smaltimento applicati delle uniche piattaforme di trattamento autorizzate indicate dalle Ordinanze straordinarie regionali". E conclude con una pungente osservazione: "Tanto si doveva precisare per evitare facili e pretestuose strumentalizzazioni o, peggio ancora, ribaltamenti di responsabilità. Mentre è necessaria una azione amministrativa che assicuri ai cittadini una condotta politica collegiale della Giunta e di tutta la maggioranza che la sostiene".
Il primo cittadino, Raffaello De Ruggieri, cerca di smorzare le polemiche imputando le cause del gravoso aumento alla precedente amministrazione Adduce: "I cittadini di Matera devono sapere che la responsabilità dello sproporzionato aumento della tassa comunale ricade sulla passata gestione, come ampiamente segnalato durante la recente campagna elettorale, quando denunciammo la improvvida creazione della 'monnezza turistica'. Infatti, l'inerzia operativa del precedente governo ha portato alla irreversibile chiusura della discarica con la conseguenza di dover trasportare i rifiuti alla Fenice di Melfi e alla discarica di Pisticci, con un costo mensile di 400 mila euro, così come peraltro già determinato nella apposita delibera dell'aprile 2015 da parte della giunta Adduce".
Il governo cittadino, per De Ruggieri, "non può giocare sulla difensiva" perché "nel 2016 la Tari sarà ridotta del 30% con un notevole risparmio che a fine anno registreremo grazie alle nostre scelte". Per questo motivo il sindaco difende strenuamente i due assessori: "Ecco perché l'operato dell'assessore Zoccali – prosegue Raffaello de Ruggieri - non può essere messo in discussione, così come le determinazioni dell'assessore al Bilancio sono rientrate nell'automatismo di un tecnicismo fiscale che impedisce spazi di manovra".
Evidente che il primo cittadino è continuamente chiamato a coprire le voragini all'interno del suo governo. La polemica è squisitamente politica, così come le divergenze in giunta. Sintomo di una mancata tranquillità a danno di tante decisioni importanti, che come non mai, la città è chiamata a mettere in campo.
Intanto per il pagamento della Tari, l'amministrazione ha previsto una rimodulazione, oggetto di approvazione nel prossimo consiglio comunale. Infatti il pagamento della prima rata (ottobre 2015) si potrà versare entro il 31 dicembre 2015. Le successive rate invece saranno scaglionate nel 2016, da gennaio ad aprile, senza alcuna morosità.