Tari, la minoranza propone ulteriore slittamento delle scadenze
Centro-sinistra e M5S presentano mozione d’indirizzo sulla questione
martedì 8 dicembre 2015
La controversa vicenda che interessa la tassa dei rifiuti solidi urbani, oltre a tormentare la comunità materana, infiamma il dibattito politico.
Dopo la decisione approvata in giunta di rimodulare le tariffe della Tari in cinque rate mensili - da versare a partire dal 31 dicembre 2015 -, la minoranza (centro-sinistra con 5 Stelle) del'assise comunale presenta una mozione d'indirizzo che propone un ulteriore slittamento delle scadenze di pagamento, dal 31/12/2015 sino al 30/06/2016 "senza sanzioni, interessi di mora ed altri oneri per tutti i pagamenti avvenuti in tale periodo".
La mozione sarà all'esame del prossimo consiglio comunale, così come il provvedimento approvato dalla giunta. La proposta rimarca il ritardo della consegna degli avvisi di pagamento "iniziata nella prima settimana di dicembre vanificando di fatto la stessa rateizzazione" e incertezze riguardo "la spesa reale del servizio di smaltimento dei rifiuti proiettata al 31/12/2015, sensibilmente inferiore a quanto preventivato in fase di elaborazione della TARI e definita nel bilancio di previsione 2015".
Per questo motivo, oltre allo slittamento, l'opposizione chiede anche l'opportunità di ridurre almeno in parte l'aumento della Tari. "L'obiettivo – afferma uno dei consiglieri firmatari della mozione, Pietro Iacovone – è duplice: ottenere uno slittamento dei termini di scadenza del pagamento dell'imposta e trarre beneficio dall'opportunità, soprattutto per chi è in difficoltà economiche, di pagare entro il 30 giugno 2015 senza oneri aggiuntivi. Non chiediamo un semplice spostamento, ma la possibilità di dilazionare ulteriormente la Tari". Ed aggiunge sull'aumento Tari: "Ci è parso di capire che le somme stanziate dall'amministrazione siano eccedenti rispetto al fabbisogno preventivato. Ecco perché abbiamo chiesto una possibile riduzione dell'imposta".
Le turbolenze amministrative hanno contraddistinto ultimamente le polemiche sull'emergenza rifiuti. "Il contrasto tra l'assessore all'ambiente e quello al bilancio – osserva Iacovone - dimostra che l'alibi, secondo cui la colpa è esclusivamente da scaricare alla gestione dei rifiuti pregressa con la chiusura della discarica, non corrisponde al vero". E ribadisce: "Come abbiamo sempre sostenuto, tramite i nostri interventi ed emendamenti, l'aumento previsto si poteva evitare. Infatti - conclude il consigliere di centro-sinistra - è possibile ridurre l'imposta con alcune economie, sia sul fronte dello smaltimento e sia su una serie di servizi aggiuntivi che comprendono costi non imputabili alla Tari".
Dopo la decisione approvata in giunta di rimodulare le tariffe della Tari in cinque rate mensili - da versare a partire dal 31 dicembre 2015 -, la minoranza (centro-sinistra con 5 Stelle) del'assise comunale presenta una mozione d'indirizzo che propone un ulteriore slittamento delle scadenze di pagamento, dal 31/12/2015 sino al 30/06/2016 "senza sanzioni, interessi di mora ed altri oneri per tutti i pagamenti avvenuti in tale periodo".
La mozione sarà all'esame del prossimo consiglio comunale, così come il provvedimento approvato dalla giunta. La proposta rimarca il ritardo della consegna degli avvisi di pagamento "iniziata nella prima settimana di dicembre vanificando di fatto la stessa rateizzazione" e incertezze riguardo "la spesa reale del servizio di smaltimento dei rifiuti proiettata al 31/12/2015, sensibilmente inferiore a quanto preventivato in fase di elaborazione della TARI e definita nel bilancio di previsione 2015".
Per questo motivo, oltre allo slittamento, l'opposizione chiede anche l'opportunità di ridurre almeno in parte l'aumento della Tari. "L'obiettivo – afferma uno dei consiglieri firmatari della mozione, Pietro Iacovone – è duplice: ottenere uno slittamento dei termini di scadenza del pagamento dell'imposta e trarre beneficio dall'opportunità, soprattutto per chi è in difficoltà economiche, di pagare entro il 30 giugno 2015 senza oneri aggiuntivi. Non chiediamo un semplice spostamento, ma la possibilità di dilazionare ulteriormente la Tari". Ed aggiunge sull'aumento Tari: "Ci è parso di capire che le somme stanziate dall'amministrazione siano eccedenti rispetto al fabbisogno preventivato. Ecco perché abbiamo chiesto una possibile riduzione dell'imposta".
Le turbolenze amministrative hanno contraddistinto ultimamente le polemiche sull'emergenza rifiuti. "Il contrasto tra l'assessore all'ambiente e quello al bilancio – osserva Iacovone - dimostra che l'alibi, secondo cui la colpa è esclusivamente da scaricare alla gestione dei rifiuti pregressa con la chiusura della discarica, non corrisponde al vero". E ribadisce: "Come abbiamo sempre sostenuto, tramite i nostri interventi ed emendamenti, l'aumento previsto si poteva evitare. Infatti - conclude il consigliere di centro-sinistra - è possibile ridurre l'imposta con alcune economie, sia sul fronte dello smaltimento e sia su una serie di servizi aggiuntivi che comprendono costi non imputabili alla Tari".