Tancredi e Giordano della Ugl:"Ma quale ripresa? Basilicata sempre più povera"

Quanto detto lo conferma l'istituto di statistica, dove gli obiettivi della Strategia Europa 2020 sono lontani

martedì 19 dicembre 2017
"Aumenta la disuguaglianza economica, un italiano su tre, è a rischio povertà o esclusione sociale. È l'ennesimo scenario allarmante quello fotografato dall'Istat in un paese ancora in ginocchio a causa della crisi economica. L'anno 2017 in riferito al 2016, evidenzia come la condizione è peggiorata: la percentuale delle persone in difficoltà è passata, infatti, dal 28,7% nel 2015 al 30%. Quanto riferisce l'Ugl Basilicata, lo conferma l'istituto di statistica, dove gli obiettivi della Strategia Europa 2020 sono lontani: la popolazione esposta a rischio di povertà è di molto superiore rispetto al target previsto".

Lo sostengono il segretario regionale dell'Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano, segretario territoriale di Matera per i quali, "La povertà aumenta e si concentra soprattutto al Sud, con una forte incidenza in Basilicata inquadrandola nel contesto di una regione in cui è ormai assurta a livelli epidemici. E' divenuto un caso lucano e prende corpo nell'Italia giunta a un notevole aumento sia sull'incidenza d'individui a rischio di povertà (20,6%, dal 19,9%) sia sulla quota di quanti vivono in famiglie gravemente deprivate (12,1% da 11,5%), così come quella delle persone che vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa (12,8%, da 11,7%). Il disagio sociale - continuano - è esteso sull'intero territorio regionale con più drammaticità nei centri minori e di montagna e tra tutte le categorie, dai pensionati, ai pubblici dipendenti con figli minori a carico. L'incubo di non riuscire a garantire alla propria famiglia persino spese necessarie coinvolge da tempo il ceto medio. La verità è che le politiche attuate dal governo regionale per la riemersione dall'emergenza sociale, tutte improntate sull'assistenzialismo, non hanno prodotto risultati al punto che la povertà assoluta aumenta tra gli impiegati e tra le famiglie dove i redditi da lavoro si associano a redditi da pensione e nei due capoluoghi. Il Mezzogiorno è il più esposto al rischio di povertà o esclusione sociale: 46,9%, in lieve crescita dal 46,4% del 2015. La Basilicata è in ginocchio con quasi la metà dei residenti: le famiglie con cinque o più componenti si confermano le più esposte al rischio di povertà o esclusione sociale, ma è per quelle con uno o due componenti che l'indicatore peggiora. Oggi serve a poco differenziare statisticamente il dato tra povertà relativa e povertà assoluta, siamo a livelli disperati. Allora - concludono Giordano e Tancredi - , per l'Ugl con urgenza vanno riascoltati direttamente dalle comunità locali i bisogni prioritari riferiti all'emergenza sociale che è in atto intervenendo con azioni incisive sul paniere del welfare familiare".