Strutture socio-assistenziali a rischio a Matera
Il sindaco Bennardi preoccupato per il mancato accreditamento
martedì 19 marzo 2024
9.41
Due strutture socio-assistenziali per anziani rischiano di dover interrompere le proprie attività lasciando senza cure circa 200 anziani e senza lavoro più di 150 persone, per la mancata firma da parte della Regione Basilicata dei contratti di convenzione, essendo i due presìdi già riconosciuti dal Servizio sanitario nazionale. È la situazione drammatica in cui versano la Residenza sociale per anziani "Centro geriatrico" e la Residenza socio-sanitaria per anziani "Villa Anna", entrambe di Matera. Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, si è detto preoccupato.
Il mancato rinnovo della convenzione, infatti, non consente ai gestori di ridurre le rette per gli utenti, che sono piuttosto alte per le esigenze di un'assistenza qualificata, con il rischio per decine di addetti di perdere il lavoro. Il Centro geriatrico ha già annunciato di interrompere le attività dal prossimo 10 aprile. Alle due strutture, infatti, manca solo il contratto e le risorse fondamentali per sostenere attività importantissime in una città come Matera, con una crescente percentuale di anziani affetti da patologie croniche delicate, che richiedono assistenza semi residenziale continua.
Bennardi lamenta "la scarsa attenzione della Regione Basilicata nei confronti di strutture che attendono lo sblocco di risorse utili a ridurre le rette delle famiglie dei pazienti in assistenza nei due presìdi, aumentando il numero delle utenze", situazione definita "davvero vergognosa" perché si tratta di strutture di fatto convenzionate, che offrono un servizio sanitario. "È necessario - ha detto - provvedere prima possibile, per scongiurare un'interruzione del servizio che danneggerebbe le famiglie in primis, poi i lavoratori dipendenti delle due strutture e anche il servizio sanitario pubblico, che sarebbe sovraccaricato ulteriormente in seguito al mancato supporto del privato convenzionato".
Il mancato rinnovo della convenzione, infatti, non consente ai gestori di ridurre le rette per gli utenti, che sono piuttosto alte per le esigenze di un'assistenza qualificata, con il rischio per decine di addetti di perdere il lavoro. Il Centro geriatrico ha già annunciato di interrompere le attività dal prossimo 10 aprile. Alle due strutture, infatti, manca solo il contratto e le risorse fondamentali per sostenere attività importantissime in una città come Matera, con una crescente percentuale di anziani affetti da patologie croniche delicate, che richiedono assistenza semi residenziale continua.
Bennardi lamenta "la scarsa attenzione della Regione Basilicata nei confronti di strutture che attendono lo sblocco di risorse utili a ridurre le rette delle famiglie dei pazienti in assistenza nei due presìdi, aumentando il numero delle utenze", situazione definita "davvero vergognosa" perché si tratta di strutture di fatto convenzionate, che offrono un servizio sanitario. "È necessario - ha detto - provvedere prima possibile, per scongiurare un'interruzione del servizio che danneggerebbe le famiglie in primis, poi i lavoratori dipendenti delle due strutture e anche il servizio sanitario pubblico, che sarebbe sovraccaricato ulteriormente in seguito al mancato supporto del privato convenzionato".