SS 655: chiusa uscita La Martella, protesta comitato di quartiere
Dal comitato “I Quaroni” chiedono lumi sui lavori iniziati e mai finiti
giovedì 3 settembre 2020
10.00
Lavori iniziati nel mese di maggio, proseguiti per una decina di giorni e poi abbandonati, senza la presenza in loco né di personale né di mezzi. A tutt'oggi i lavori non sono ripresi e l'uscita per La Martella e un accesso per Matera, ubicati sul tratto Matera–La Martella della SS 655 Bradanica sono ancora chiuse.
Una situazione di disagio per gli automobilisti ed in particolar modo per i residenti al borgo la Martella, che il comitato di quartiere i "Quaroni" non intende far passare inosservata. Per questo il presidente del comitato, Tommaso Martinelli, ha deciso di scrivere al Responsabile ANAS della Basilicata, Carlo Pullano; al Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri e all'assessore alle infrastrutture e Mobilità Regione Basilicata, Donatella Merra, per segnalare la situazione e chiedere spiegazioni su quanto sta accadendo.
"Da oltre tre mesi i cittadini del Borgo La Martella che per esigenze quotidiane sono costretti a spostarsi in città almeno due- tre volte al giorno, per il rientro sopperiscono utilizzando l'uscita per la zona industriale con aggravio di tempi e distanze"- sottolinea nella sua missiva Martinelli che lamenta come i disagi causati da questa interruzione gravino ancora una volta sulle spalle degli abitanti del borgo alle porte della città di Matera che hanno dovuto subire già per più di due anni i disagi di strade interrotte e tratti impraticabili causati dai lavori per l'esecuzione della Bradanica, "privati del transito sul tratto della provinciale 8 che collegava direttamente il Borgo allo svincolo per Matera Centro e costretti ad avvalersi del percorso alternativo considerevolmente più lungo, con aggravio dei tempi di percorrenza e di maggiore consumo di carburante".
Dal comitato di quartiere, che lamenta una mancanza di informazione sulla sospensione o cessazione dei lavori, si chiede di sapere fino a quando "i cittadini rimarranno privati, senza giustificato motivo, del diritto di poter riprendere a transitare su un tratto di strada pubblica".
Un invito rivolto ai soggetti in indirizzo ed in particolar modo al Prefetto Argentieri al quale Martinelli chiede, in conclusione, di intercedere "affinché vengano rimosse le condizioni di stallo e inerzia che impediscono la continuità dei lavori e si addivenga ad una rapida e tempestiva risoluzione del problema nell'esclusivo interesse di tutta la collettività".
Una situazione di disagio per gli automobilisti ed in particolar modo per i residenti al borgo la Martella, che il comitato di quartiere i "Quaroni" non intende far passare inosservata. Per questo il presidente del comitato, Tommaso Martinelli, ha deciso di scrivere al Responsabile ANAS della Basilicata, Carlo Pullano; al Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri e all'assessore alle infrastrutture e Mobilità Regione Basilicata, Donatella Merra, per segnalare la situazione e chiedere spiegazioni su quanto sta accadendo.
"Da oltre tre mesi i cittadini del Borgo La Martella che per esigenze quotidiane sono costretti a spostarsi in città almeno due- tre volte al giorno, per il rientro sopperiscono utilizzando l'uscita per la zona industriale con aggravio di tempi e distanze"- sottolinea nella sua missiva Martinelli che lamenta come i disagi causati da questa interruzione gravino ancora una volta sulle spalle degli abitanti del borgo alle porte della città di Matera che hanno dovuto subire già per più di due anni i disagi di strade interrotte e tratti impraticabili causati dai lavori per l'esecuzione della Bradanica, "privati del transito sul tratto della provinciale 8 che collegava direttamente il Borgo allo svincolo per Matera Centro e costretti ad avvalersi del percorso alternativo considerevolmente più lungo, con aggravio dei tempi di percorrenza e di maggiore consumo di carburante".
Dal comitato di quartiere, che lamenta una mancanza di informazione sulla sospensione o cessazione dei lavori, si chiede di sapere fino a quando "i cittadini rimarranno privati, senza giustificato motivo, del diritto di poter riprendere a transitare su un tratto di strada pubblica".
Un invito rivolto ai soggetti in indirizzo ed in particolar modo al Prefetto Argentieri al quale Martinelli chiede, in conclusione, di intercedere "affinché vengano rimosse le condizioni di stallo e inerzia che impediscono la continuità dei lavori e si addivenga ad una rapida e tempestiva risoluzione del problema nell'esclusivo interesse di tutta la collettività".