Sofia: a "Save the Planet" il nuovo modello raccolta rifiuti arriva da Matera
Presentata al più importante evento bulgaro su economia circolare e ambiente, la nuova suite informatica per la gestione dei rifiuti "INNOVAMBIENTE" e il caso di successo Puglia
mercoledì 28 marzo 2018
10.52
Da "Ecomondo" a Rimini a "Save The Planet" di Sofia (27.29 marzo), l'innovativo sistema web based "made in Matera" "INNOVAMBIENTE", suite informatica in grado di consentire a comunied enti di gestione di governare i processi di raccolta differenziata porta a porta e interfacciarsi contemporaneamente con utenze e cittadini, si conferma protagonista di grandi appuntamenti internazionali, dedicati ad economia circolare e sostenibilità ambientale. Un sistema, adottato negli ultimi due anni da più di 50 comuni, reti territoriali o gestori italiani, con un bacino complessivo di oltre 750 mila utenti.
Al centro dell'attenzione della giornata conclusiva di "Save the Planet", arriva così il caso di successo rappresentato dall'applicazione del sistema, nel territorio della AROBA2 in Puglia. In soli 11 mesi, i 110 mila abitanti di 7 comuni (Modugno, Binetto, Bitetto, Bitritto, Giovinazzo, Palo del Colle, Sannicandro di Bari) sono passati da una quota di raccolta porta a porta e differenziata pari al 20% del totale dei conferimenti a quella del 73%. Un risultato che porterà a regime e nei prossimi mesi ad una diminuzione complessiva del costo del servizio, in alcuni casi anche alla riduzione delle tariffe applicate ai cittadini e a migliorare la tutela dell'ambiente e la qualità della vita urbana.
A questo argomento è dedicato uno degli appuntamenti principali della sessione plenaria di dibattito della manifestazione, in programma domani 29 marzo (Congress Centre IEC Sofia - h 11.30). Il neo Ad di "INNOVA", Andrea di Pasquale, illustrerà gli esempi di buone pratiche realizzate da "INNOVAMBIENTE" in Puglia e più in generale nel meridione italiano. "In Bulgaria i nostri prodotti e servizi raccolgono grande interesse, per la loro capacità di replicabilità e adottabilità. Abbiamo aperto delle collaborazioni progettuali con amministrazioni locali e Istituzioni centrali sul tema della raccolta e gestione dei rifiuti - spiega Andrea Di Pasquale - e stiamo valutando in questi giorni la possibilità concreta di avviare un primo trial applicativo del nostro a Bankya, cittadina di 12 mila abitanti a 80 km dalla capitale. Nel Paese c'è grande attenzione a questo tema e sta crescendo costantemente l'apertura verso il made in Italy".
Un trend confermato dai dati raccolti e dalle attività svolte in Bulgaria da "ITA" (Italian Trade & Investment Agency). L'Italia nel primo semestre 2017 si conferma infatti il secondo paese partner commerciale della Bulgaria, con un interscambio che a giugno 2017 ha raggiunto un nuovo record di 2,2 miliardi di euro: segno + 1,8% rispetto alla prima metà 2016. Mentre, si colloca al terzo posto nella classifica dei fornitori con 1.106 milioni di euro (+5,6% rispetto al 2016), superata solo da Germania e Russia.
L'Ufficio ICE Agenzia di Sofia assiste ogni anno mediamente 500 aziende italiane interessate al paese balcanico, svolge una costante e consolidata attività di promozione del Made in Italy e di collaborazione con aziende, associazioni e organizzazioni economiche bulgare e circa 300 imprese bulgare partecipano alle iniziative organizzate dall'Agenzia, come riporta Alessandra Capobianco, responsabile "ICE" Sofia: "Assistiamo le imprese italiane promuovendo la collaborazione commerciale e gli investimenti tra i due paesi. Offriamo una vasta gamma di servizi, alle aziende, dalla semplice informazione a servizi più complessi e personalizzati. Dal 2007 è attivo il Desk Fondi strutturali, nato con l'obiettivo di favorire la partecipazione delle aziende italiane ai programmi nazionali ed europei tramite l'utilizzo dei fondi strutturali. Il Desk fornisce assistenza e pubblica mensilmente una Newsletter, con preavvisi e bandi di gara, incentivi e opportunità di investimento in Bulgaria che raggiunge oltre 1800 utenti nel mondo delle imprese".
Al centro dell'attenzione della giornata conclusiva di "Save the Planet", arriva così il caso di successo rappresentato dall'applicazione del sistema, nel territorio della AROBA2 in Puglia. In soli 11 mesi, i 110 mila abitanti di 7 comuni (Modugno, Binetto, Bitetto, Bitritto, Giovinazzo, Palo del Colle, Sannicandro di Bari) sono passati da una quota di raccolta porta a porta e differenziata pari al 20% del totale dei conferimenti a quella del 73%. Un risultato che porterà a regime e nei prossimi mesi ad una diminuzione complessiva del costo del servizio, in alcuni casi anche alla riduzione delle tariffe applicate ai cittadini e a migliorare la tutela dell'ambiente e la qualità della vita urbana.
A questo argomento è dedicato uno degli appuntamenti principali della sessione plenaria di dibattito della manifestazione, in programma domani 29 marzo (Congress Centre IEC Sofia - h 11.30). Il neo Ad di "INNOVA", Andrea di Pasquale, illustrerà gli esempi di buone pratiche realizzate da "INNOVAMBIENTE" in Puglia e più in generale nel meridione italiano. "In Bulgaria i nostri prodotti e servizi raccolgono grande interesse, per la loro capacità di replicabilità e adottabilità. Abbiamo aperto delle collaborazioni progettuali con amministrazioni locali e Istituzioni centrali sul tema della raccolta e gestione dei rifiuti - spiega Andrea Di Pasquale - e stiamo valutando in questi giorni la possibilità concreta di avviare un primo trial applicativo del nostro a Bankya, cittadina di 12 mila abitanti a 80 km dalla capitale. Nel Paese c'è grande attenzione a questo tema e sta crescendo costantemente l'apertura verso il made in Italy".
Un trend confermato dai dati raccolti e dalle attività svolte in Bulgaria da "ITA" (Italian Trade & Investment Agency). L'Italia nel primo semestre 2017 si conferma infatti il secondo paese partner commerciale della Bulgaria, con un interscambio che a giugno 2017 ha raggiunto un nuovo record di 2,2 miliardi di euro: segno + 1,8% rispetto alla prima metà 2016. Mentre, si colloca al terzo posto nella classifica dei fornitori con 1.106 milioni di euro (+5,6% rispetto al 2016), superata solo da Germania e Russia.
L'Ufficio ICE Agenzia di Sofia assiste ogni anno mediamente 500 aziende italiane interessate al paese balcanico, svolge una costante e consolidata attività di promozione del Made in Italy e di collaborazione con aziende, associazioni e organizzazioni economiche bulgare e circa 300 imprese bulgare partecipano alle iniziative organizzate dall'Agenzia, come riporta Alessandra Capobianco, responsabile "ICE" Sofia: "Assistiamo le imprese italiane promuovendo la collaborazione commerciale e gli investimenti tra i due paesi. Offriamo una vasta gamma di servizi, alle aziende, dalla semplice informazione a servizi più complessi e personalizzati. Dal 2007 è attivo il Desk Fondi strutturali, nato con l'obiettivo di favorire la partecipazione delle aziende italiane ai programmi nazionali ed europei tramite l'utilizzo dei fondi strutturali. Il Desk fornisce assistenza e pubblica mensilmente una Newsletter, con preavvisi e bandi di gara, incentivi e opportunità di investimento in Bulgaria che raggiunge oltre 1800 utenti nel mondo delle imprese".