Sistema delle cave, opposizione vuole chiarimenti
Otto consiglieri: "Qual è la volontà dell'amministrazione?"
venerdì 24 dicembre 2021
"Si è tenuta ieri la commissione Opere pubbliche convocata da 8 consiglieri (Morelli, Doria, Lapolla, Scarciolla, Susi, Tosti, Violetto) avente come ordine del giorno il progetto definitivo "Sistema delle cave" che sarà oggetto di una conferenza di servizi decisoria l'11 gennaio 2022. Nonostante l'imminente e decisiva scadenza, il destino di un'area importante della città, a ridosso di una delle sue entrate, quella di via San Vito, sembra non destare particolarmente l'attenzione della maggioranza". Lo affermano i consiglieri Casino, Doria, Lapolla, Morelli, Scarciolla, Susi, Tosti, Toto, Violetto.
I consiglieri chiedono all'amministrazione di far conoscere la propria "volontà in termini di accettazione del progetto tal quale o di eventuale modifica dello stesso", e "quali saranno le scelte che verranno adottate".
"Il silenzio assordante avvertito in commissione, interrotto solo da poche e limitate osservazioni ai progettisti, fa presagire che si realizzi quanto già deciso, e con esso anche interventi potenzialmente lesivi dell'integrità e del valore paesaggistico, storico e antropologico dei luoghi - aggiungono - così come è già avvenuto per il Parco della Murgia e delle Chiese rupestri, con il progetto, tanto discusso, del Parco della Storia dell'uomo. Le analogie sono evidenti e ad oggi, sembra che non si sia imparato dagli errori del recente passato, dato che ancora riscontriamo la presenza di interventi, materiali e immateriali, concepiti secondo una prevalente logica di "trasformazione" e non, invece, di salvaguardia dei luoghi, come gli stessi meriterebbero. A nostro parere, importanti correttivi, che abbiamo opportunamente illustrato in commissione, auspichiamo vengano recepiti, a maggior ragione avendo riscontrato la piena disponibilità dei progettisti ad accogliere gli indirizzi che saranno loro sottoposti in sede di conferenza decisoria. Ci sono le condizioni - dicono ancora - per poter intervenire tecnicamente per tempo, scongiurando di snaturare quei luoghi, compromettendone autenticità e valori da trasmettere alle future generazioni. Siamo fiduciosi che ciò avvenga e sollecitiamo l'amministrazione ad agire tempestivamente in tal senso".
I consiglieri chiedono all'amministrazione di far conoscere la propria "volontà in termini di accettazione del progetto tal quale o di eventuale modifica dello stesso", e "quali saranno le scelte che verranno adottate".
"Il silenzio assordante avvertito in commissione, interrotto solo da poche e limitate osservazioni ai progettisti, fa presagire che si realizzi quanto già deciso, e con esso anche interventi potenzialmente lesivi dell'integrità e del valore paesaggistico, storico e antropologico dei luoghi - aggiungono - così come è già avvenuto per il Parco della Murgia e delle Chiese rupestri, con il progetto, tanto discusso, del Parco della Storia dell'uomo. Le analogie sono evidenti e ad oggi, sembra che non si sia imparato dagli errori del recente passato, dato che ancora riscontriamo la presenza di interventi, materiali e immateriali, concepiti secondo una prevalente logica di "trasformazione" e non, invece, di salvaguardia dei luoghi, come gli stessi meriterebbero. A nostro parere, importanti correttivi, che abbiamo opportunamente illustrato in commissione, auspichiamo vengano recepiti, a maggior ragione avendo riscontrato la piena disponibilità dei progettisti ad accogliere gli indirizzi che saranno loro sottoposti in sede di conferenza decisoria. Ci sono le condizioni - dicono ancora - per poter intervenire tecnicamente per tempo, scongiurando di snaturare quei luoghi, compromettendone autenticità e valori da trasmettere alle future generazioni. Siamo fiduciosi che ciò avvenga e sollecitiamo l'amministrazione ad agire tempestivamente in tal senso".