Sicurezza sul lavoro, operaio 37enne morto a Parma
La Cisl: "Aprire tavoli di crisi nelle Prefetture"
sabato 8 maggio 2021
10.56
E' "opportuno che le prefetture di Potenza e Matera si attivino rapidamente per costituire tavoli di crisi a livello provinciale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I progressi registrati in questi mesi con i protocolli anti-Covid vanno ora estesi al tema della sicurezza e della prevenzione degli infortuni''. Lo sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata Enrico Gambardella, intervenendo sul tema degli infortuni sul lavoro.
''È inaccettabile lo stillicidio di vite spezzate sul lavoro di questi giorni. Servono misure drastiche subito, a partire dal potenziamento degli organici deputati alle ispezioni'', dice esprimendo solidarietà alla famiglia dell'operaio originario di Montalbano Jonico, Andrea Recchia, morto in un incidente sul lavoro a Sorbolo, in provincia di Parma, dopo essere stato travolto da un ingente quantitativo di sacchi di mangime.
"Ancora una volta siamo qui a piangere una vita che non c'è più - aggiunge - e a interrogarci sulle cause che stanno dietro alla interminabile scia di sangue di questi giorni. L'indebolimento della rete dei controlli, complice la pandemia, ha determinato un generale abbassamento della soglia di attenzione e della percezione sociale del fenomeno infortunistico. La questione della sicurezza deve perciò diventare una grande vertenza nazionale e impone una convergenza tra le forze economiche e sociali e le istituzioni ad ogni livello".
''È inaccettabile lo stillicidio di vite spezzate sul lavoro di questi giorni. Servono misure drastiche subito, a partire dal potenziamento degli organici deputati alle ispezioni'', dice esprimendo solidarietà alla famiglia dell'operaio originario di Montalbano Jonico, Andrea Recchia, morto in un incidente sul lavoro a Sorbolo, in provincia di Parma, dopo essere stato travolto da un ingente quantitativo di sacchi di mangime.
"Ancora una volta siamo qui a piangere una vita che non c'è più - aggiunge - e a interrogarci sulle cause che stanno dietro alla interminabile scia di sangue di questi giorni. L'indebolimento della rete dei controlli, complice la pandemia, ha determinato un generale abbassamento della soglia di attenzione e della percezione sociale del fenomeno infortunistico. La questione della sicurezza deve perciò diventare una grande vertenza nazionale e impone una convergenza tra le forze economiche e sociali e le istituzioni ad ogni livello".