Sgomberati immobili in vico Piave e vico Santa Cesarea
Desta preoccupazione un'infiltrazione di acqua
martedì 18 febbraio 2020
13.51
Il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, ha emesso un'ordinanza di sgombero e messa in sicurezza degli immobili di vico Piave 15, 17 e 19, e di vico Santa Cesarea 43 e 45.
Vico Piave è la stradina in cui l'11 gennaio del 2014 crollò un edificio e parte di un altro adiacente, provocando la morte di Dina Antonella Favale, 31 anni, e di Nicola Oreste, 57 anni. Per quella vicenda sono state condannate sei persone.
Il provvedimento del sindaco si è reso necessario dopo una comunicazione dei vigili del fuoco su una verifica tecnica effettuata sugli edifici, avvenuta il 12 febbraio scorso, in cui si invita in via cautelativa il Comune ad ''adottare con urgenza il provvedimento di sgombero per tutte le unità immobiliari oggetto di sopralluogo''. A destare preoccupazione è un'infiltrazione d'acqua presumibilmente causata dal cattivo funzionamento delle tubazioni di scarico.
L'ordinanza dispone che i proprietari degli immobili debbano incaricare un tecnico, entro sette giorni dalla data di notifica del provvedimento, per effettuare una verifica statica dei fabbricati e entro trenta giorni devono essere avviati i lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza degli immobili.
(Foto di archivio)
Vico Piave è la stradina in cui l'11 gennaio del 2014 crollò un edificio e parte di un altro adiacente, provocando la morte di Dina Antonella Favale, 31 anni, e di Nicola Oreste, 57 anni. Per quella vicenda sono state condannate sei persone.
Il provvedimento del sindaco si è reso necessario dopo una comunicazione dei vigili del fuoco su una verifica tecnica effettuata sugli edifici, avvenuta il 12 febbraio scorso, in cui si invita in via cautelativa il Comune ad ''adottare con urgenza il provvedimento di sgombero per tutte le unità immobiliari oggetto di sopralluogo''. A destare preoccupazione è un'infiltrazione d'acqua presumibilmente causata dal cattivo funzionamento delle tubazioni di scarico.
L'ordinanza dispone che i proprietari degli immobili debbano incaricare un tecnico, entro sette giorni dalla data di notifica del provvedimento, per effettuare una verifica statica dei fabbricati e entro trenta giorni devono essere avviati i lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza degli immobili.
(Foto di archivio)