Sfollati di vico Piave stanchi, è il giorno della protesta
Dinanzi la Prefettura striscioni. L'incontro con il funzionario del Governo
mercoledì 2 aprile 2014
11.00
Gli sfollati di vico Piave escono dal silenzio e ora vogliono farsi sentire sul serio. Infatti, pochi minuti fa, si sono riuniti dinanzi la Prefettura di Matera per protestare contro l'abbandono.
Dopo i tanti proclami, le conferenze stampa e le dichiarazioni di apertura e sostegno al grande disagio che stanno vivendo intere famiglie, da parte delle Istituzioni, arriva il momento di vederne i frutti. Invece, i nuclei trascinati fuori casa dagli sgomberi, lontano dai propri affetti, dal proprio nido, dalle proprie abitudini e da una vita quotidiana, mai come ora, a pochi giorni dai tre mesi dalla tragedia, escono dai ricoveri di fortuna occupati in questo lasso di tempo e chiedono che si inizino a compiere i fatti.
L'intento è quello di farsi ricevere, tutti o in delegazione, dal Prefetto, per esporre un disagio prolungato e la lunga serie di promesse fino ad ora disattese. Tra gli altri si segnalano i mutui non bloccati in conto interesse, ma solo in conto capitale; il mancato arrivo dei fondi per l'affitto "momentaneo" promessi; e non si vede neppure l'impegno per l'ipotesi di ricerca di alcuni alloggi.
Ricordiamo che lo scorso 7 febbraio era partita, proprio all'imbocco di vico Piave con lo slogan "Promesse e passerelle...siamo candidati a clochard di vico Piave"; mentre lo scorso 14 febbraio il sindaco, Salvatore Adduce, annunciava i sostegni per un massimo di 600 euro al mese, per 6 mesi ad ogni famiglia.
Oggi la misura è colma e la pazienza degli sfollati di vico Piave pare giunta al limite.
L'incontro con il Prefetto, Luigi Pizzi si è svolto in un clima sereno. Gli sfollati hanno espresso le loro ragioni dinanzi al funzionario di Governo, che è parso stupito delle nuove informazioni acquisite. Infatti, come gli stessi residenti hanno riportato, il Prefetto era a conoscenza degli impegni dei vari esponenti Istituzionali, ma non del fatto che, le promesse, non erano state mantenuto sino a questo momento.
A questo punto, il Pizzi ha preso l'impegno di sentire i rappresentanti dell'amministrazione e le altre parti in causa, impegnandosi ad organizzare quanto prima un incontro tra le parti, invitando i residenti di vico Piave al faccia a faccia con l'Amministrazione, con il Prefetto come garante dell'incontro, per risolvere definitivamente il problema.
Dopo i tanti proclami, le conferenze stampa e le dichiarazioni di apertura e sostegno al grande disagio che stanno vivendo intere famiglie, da parte delle Istituzioni, arriva il momento di vederne i frutti. Invece, i nuclei trascinati fuori casa dagli sgomberi, lontano dai propri affetti, dal proprio nido, dalle proprie abitudini e da una vita quotidiana, mai come ora, a pochi giorni dai tre mesi dalla tragedia, escono dai ricoveri di fortuna occupati in questo lasso di tempo e chiedono che si inizino a compiere i fatti.
L'intento è quello di farsi ricevere, tutti o in delegazione, dal Prefetto, per esporre un disagio prolungato e la lunga serie di promesse fino ad ora disattese. Tra gli altri si segnalano i mutui non bloccati in conto interesse, ma solo in conto capitale; il mancato arrivo dei fondi per l'affitto "momentaneo" promessi; e non si vede neppure l'impegno per l'ipotesi di ricerca di alcuni alloggi.
Ricordiamo che lo scorso 7 febbraio era partita, proprio all'imbocco di vico Piave con lo slogan "Promesse e passerelle...siamo candidati a clochard di vico Piave"; mentre lo scorso 14 febbraio il sindaco, Salvatore Adduce, annunciava i sostegni per un massimo di 600 euro al mese, per 6 mesi ad ogni famiglia.
Oggi la misura è colma e la pazienza degli sfollati di vico Piave pare giunta al limite.
L'incontro con il Prefetto, Luigi Pizzi si è svolto in un clima sereno. Gli sfollati hanno espresso le loro ragioni dinanzi al funzionario di Governo, che è parso stupito delle nuove informazioni acquisite. Infatti, come gli stessi residenti hanno riportato, il Prefetto era a conoscenza degli impegni dei vari esponenti Istituzionali, ma non del fatto che, le promesse, non erano state mantenuto sino a questo momento.
A questo punto, il Pizzi ha preso l'impegno di sentire i rappresentanti dell'amministrazione e le altre parti in causa, impegnandosi ad organizzare quanto prima un incontro tra le parti, invitando i residenti di vico Piave al faccia a faccia con l'Amministrazione, con il Prefetto come garante dell'incontro, per risolvere definitivamente il problema.