Settore legno e arredo, duro colpo da crisi Covid19
I dati della Confartigianato sono preoccupanti per il calo della domanda
domenica 19 luglio 2020
Momento difficile per il settore legno arredo, a causa della crisi internazionale dovuta al Covid-19. Con 530 addetti in Basilicata che rappresentano il 29% degli addetti delle unità locali artigiane sul totale, la filiera del legno ed arredo è un comparto produttivo che specie nel Materano, grazie al polo del mobile imbottito, ha da sempre caratterizzato la creatività artigiana oltre all'export ma l'emergenza indebolisce sia la domanda interna che quella estera.
Rosa Gentile, dirigente nazionale e presidente Confartigianato Matera, riferisce dati preoccupanti. Sulla base dell'ultimo report di giugno 'Effetti del coronavirus sulle MPI', le micro-piccole imprese del legno-arredo ad aprile hanno perso il 72,2% del fatturato, mentre a maggio la flessione, pur sempre pesante, si attenua (-41,8%).
Nel bimestre marzo-aprile 2020 le esportazioni del legno-arredo registrano una caduta del 46,3% – pari a quasi 1 miliardo di euro in meno di vendite – che porta nei primi quattro mesi dell'anno ad una caduta delle esportazioni del 24,1%, una intensità doppia del calo del 12,1% registrata dal totale del manifatturiero.
"Sul fronte della domanda interna, nel trimestre marzo-maggio 2020, le vendite al dettaglio di mobili ed articoli tessili e di arredamento per la casa si dimezzano (-53,7%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un calo decisamente più marcato rispetto a quello registrato dalla media dei prodotti non alimentari (-36,5%). La lavorazione del legno – afferma Gentile - è uno dei pilastri dell'artigianato artistico italiano, una vera e propria roccaforte di tradizione, talenti e tecniche artigiane. Un settore ad alta vocazione artigiana, fatto di quasi 50mila piccole imprese, con 110mila addetti e un importante +4,1% di export registrato nel 2017".
Rosa Gentile, dirigente nazionale e presidente Confartigianato Matera, riferisce dati preoccupanti. Sulla base dell'ultimo report di giugno 'Effetti del coronavirus sulle MPI', le micro-piccole imprese del legno-arredo ad aprile hanno perso il 72,2% del fatturato, mentre a maggio la flessione, pur sempre pesante, si attenua (-41,8%).
Nel bimestre marzo-aprile 2020 le esportazioni del legno-arredo registrano una caduta del 46,3% – pari a quasi 1 miliardo di euro in meno di vendite – che porta nei primi quattro mesi dell'anno ad una caduta delle esportazioni del 24,1%, una intensità doppia del calo del 12,1% registrata dal totale del manifatturiero.
"Sul fronte della domanda interna, nel trimestre marzo-maggio 2020, le vendite al dettaglio di mobili ed articoli tessili e di arredamento per la casa si dimezzano (-53,7%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un calo decisamente più marcato rispetto a quello registrato dalla media dei prodotti non alimentari (-36,5%). La lavorazione del legno – afferma Gentile - è uno dei pilastri dell'artigianato artistico italiano, una vera e propria roccaforte di tradizione, talenti e tecniche artigiane. Un settore ad alta vocazione artigiana, fatto di quasi 50mila piccole imprese, con 110mila addetti e un importante +4,1% di export registrato nel 2017".