Seduta solenne del Consiglio comunale su Matera2019
L'ingresso nella short lista raccontato da Adduce ai consiglieri: "Ora lavoriamo tutti insieme"
mercoledì 20 novembre 2013
09.53
E' stata scelta una seduta del Consiglio comunale straordinaria, o "solenne" come il presidente, Brunella Massenzio, l'ha chiamata per riportare quanto accaduto nel giorno dell'interrogazione dinanzi la Commissione giudicante per la scelta della Capitale europea della Cultura nel 2019 in Italia, ma anche per richiamare all'attenzione di tutti l'impegno che ci vorrà per effettuare il passo decisivo nei prossimi mesi.
Saranno mesi importanti quelli in cui Matera sta entrando per la competizione con le altre cinque città scelte per ottenere l'onoreficienza di rappresentare l'Italia e l'Europa quale città della Cultura, ed è giunto il momento che ognuno dia il proprio apporto, la propria partecipazione, si faccia coinvolgere appieno in quello che, fino a questo momento, come lo stesso sindaco, Salvatore Adduce, ha ricordato, è stato più un "percorso per l'élite cittadina, che per tutti".
E' finito il momento di lancio del programma, ora bisognerà attuare davvero il coinvolgimento di tutti, soprattutto dei più giovani. Anche ieri nel Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, svoltosi appositamente a palazzo Lanfranchi, nel centro cittadino, per portare più gente possibile, la risposta è stata positiva, con diversi cittadini presenti, ma l'età media era davvero alta nella sala "Carlo Levi".
Con 39 consiglieri presenti (su 41), dopo qualche problema tecnico, l'iniziale presentazione di Adduce è stata il viatico per la proiezione del video che ha lanciato, agli occhi della Commissione, la candidatura di Matera, realizzato da Rvm con la regia di Vito Cea. Tre minuti di città, di eventi, di cultura, beni artistici e architettonici, Matera raccontata con fascino e attenzione ai particolari, al coinvolgimento, in un mix di immagini davvero suggestive della città dei Sassi e dei suoi momenti più belli.
"E' stata importante la partecipazione di tanti nel mettere una propria idea, una voce, un suggerimento per la compilazione del dossier di presentazione - ha esordito il sindaco Adduce - Queste aule dove ci troviamo sono simbolicamente i luoghi della candidatura e simbolo della Capitale europea della Cultura, per la storia e il presente che portano nel vissuto quotidiano".
Poi l'ingresso nel racconto dell'audizione dalla Commissione europea giudicante. "Sembravamo di colpo ringiovaniti tutti - ha ripreso - Come quando eravamo sottoposti agli esami universitari. Eravamo agitati e allo stesso tempo desiderosi di entrare a parlare davanti alla Commissione. Mi ha colpito molto l'intervento di Charles Landry, che ha sottolineato come sia stato una sua scelta quella di appoggiare Matera, perchè incuriosito da quello che stava succedendo in una piccola città come la nostra, voleva scoprire perchè una città piccola come la nostra stava decidendo di affrontare una sfida del genere".
Dunque il momento del test, il question time. "Ci hanno quindi incalzato di domande - ha continuato Adduce - abbiamo potuto parlare tutti. Tanti dubbi sulla nostra capacità ricettiva, ma eravamo pronti a una richiesta del genere e siamo stati in grado di sottolineare che, con gli oltre 2700 posti letto in città possiamo arrivare ad ospitare sino ad un milione di persone in un anno".
Dunque, il momento del coinvolgimento di tutti. "Abbiamo già iniziato a collaborare con tanti altri comuni, sia della Puglia che del nostro entroterra, per tanti anni distante da Matera città. Inoltre, dobbiamo ancora colmare il gap con i cittadini, perchè la candidatura non deve essere più di un élite, come è stato spesso detto - ha chiosato - ma deve essere di tutti. E in questi mesi arriveranno diverse visite a sorpresa da parte dei componenti della Commissione e noi tutti, consiglieri, avremo il compito di espandere a macchia d'olio l'idea costruita nel dossier. Dovremo sentirci tutti sindaci di questa città, perchè la vera grande sfida è trasformare in progetti reali tutte le bellissime idee presentate".
Infatti, il coinvolgimento della popolazione potrebbe divenire il vero ago della bilancia. "Abbiamo un programma che comprende eventi e grandi opere che prevede una spesa intorno al milione di euro, in parte già eseguiti o già finanziati, altri da finanziare, ma ciò che mi preme maggiormente, è come espandere l'idea di Matera2019. Accetto suggerimenti - ha sottolineato il primo cittadino - su come far diventare popolare la candidatura: ad Agna come a San Giacomo, Giada, Acquarium, Bottiglione, Piccianello, sviluppando un programma di coinvolgimento ampio".
A chi lamenta una possibile divisione di fondi all'interno dell'amministrazione Adduce spiega. "Non arriveranno fondi dall'Europa, questo è certo. Possono stare tranquilli tutti. Le spese sono state effettuate con investimenti del Comune e della Regione, e parte dagli ex fondi Fas e dalla Camera di Commercio. Inoltre, piccoli ma significativi contributi sono arrivati dalla Provincia di Matera, dalla Provincia di Potenza, dal Comune di Potenza e 40.000 euro sono stati sponsorizzati dalla Banca Popolare del Matera in occasione dei BB Games".
Infine, conclude con l'invito, oltre che ai consiglieri comunali, anche alla nuova amministrazione regionale. "Al nuovo Consiglio regionale, e soprattutto ai consiglieri materani parleremo subito, gli chiederemo di essere europei perchè il modo migliore per poter spingere insieme questa candidatura - ha concluso Adduce - è essere coinvolti appieno nel progetto, tutti insieme".
Ha concluso la seduta un piccolo dibattito con interventi tutti e bipartisan. Da Enzo Acito della Lista Stella a Angelo Cotugno del Pd, passando da Angelo Tosto, consigliere d'opposizione che si è detto ricreduto, rispetto al passato, rispetto al progetto Matera2019. A questo punto dovrà obbligatoriamente nascere una nuova fase, quella del coinvolgimento dei cittadini, affinchè tutti possano insieme portare davvero Matera nel 2019, come il topic hashtag di Twitter che ha raccolto 4000 messaggi - #portamateranel2019 - ha voluto sottolineare, ottenendo grande successo.
Saranno mesi importanti quelli in cui Matera sta entrando per la competizione con le altre cinque città scelte per ottenere l'onoreficienza di rappresentare l'Italia e l'Europa quale città della Cultura, ed è giunto il momento che ognuno dia il proprio apporto, la propria partecipazione, si faccia coinvolgere appieno in quello che, fino a questo momento, come lo stesso sindaco, Salvatore Adduce, ha ricordato, è stato più un "percorso per l'élite cittadina, che per tutti".
E' finito il momento di lancio del programma, ora bisognerà attuare davvero il coinvolgimento di tutti, soprattutto dei più giovani. Anche ieri nel Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, svoltosi appositamente a palazzo Lanfranchi, nel centro cittadino, per portare più gente possibile, la risposta è stata positiva, con diversi cittadini presenti, ma l'età media era davvero alta nella sala "Carlo Levi".
Con 39 consiglieri presenti (su 41), dopo qualche problema tecnico, l'iniziale presentazione di Adduce è stata il viatico per la proiezione del video che ha lanciato, agli occhi della Commissione, la candidatura di Matera, realizzato da Rvm con la regia di Vito Cea. Tre minuti di città, di eventi, di cultura, beni artistici e architettonici, Matera raccontata con fascino e attenzione ai particolari, al coinvolgimento, in un mix di immagini davvero suggestive della città dei Sassi e dei suoi momenti più belli.
"E' stata importante la partecipazione di tanti nel mettere una propria idea, una voce, un suggerimento per la compilazione del dossier di presentazione - ha esordito il sindaco Adduce - Queste aule dove ci troviamo sono simbolicamente i luoghi della candidatura e simbolo della Capitale europea della Cultura, per la storia e il presente che portano nel vissuto quotidiano".
Poi l'ingresso nel racconto dell'audizione dalla Commissione europea giudicante. "Sembravamo di colpo ringiovaniti tutti - ha ripreso - Come quando eravamo sottoposti agli esami universitari. Eravamo agitati e allo stesso tempo desiderosi di entrare a parlare davanti alla Commissione. Mi ha colpito molto l'intervento di Charles Landry, che ha sottolineato come sia stato una sua scelta quella di appoggiare Matera, perchè incuriosito da quello che stava succedendo in una piccola città come la nostra, voleva scoprire perchè una città piccola come la nostra stava decidendo di affrontare una sfida del genere".
Dunque il momento del test, il question time. "Ci hanno quindi incalzato di domande - ha continuato Adduce - abbiamo potuto parlare tutti. Tanti dubbi sulla nostra capacità ricettiva, ma eravamo pronti a una richiesta del genere e siamo stati in grado di sottolineare che, con gli oltre 2700 posti letto in città possiamo arrivare ad ospitare sino ad un milione di persone in un anno".
Dunque, il momento del coinvolgimento di tutti. "Abbiamo già iniziato a collaborare con tanti altri comuni, sia della Puglia che del nostro entroterra, per tanti anni distante da Matera città. Inoltre, dobbiamo ancora colmare il gap con i cittadini, perchè la candidatura non deve essere più di un élite, come è stato spesso detto - ha chiosato - ma deve essere di tutti. E in questi mesi arriveranno diverse visite a sorpresa da parte dei componenti della Commissione e noi tutti, consiglieri, avremo il compito di espandere a macchia d'olio l'idea costruita nel dossier. Dovremo sentirci tutti sindaci di questa città, perchè la vera grande sfida è trasformare in progetti reali tutte le bellissime idee presentate".
Infatti, il coinvolgimento della popolazione potrebbe divenire il vero ago della bilancia. "Abbiamo un programma che comprende eventi e grandi opere che prevede una spesa intorno al milione di euro, in parte già eseguiti o già finanziati, altri da finanziare, ma ciò che mi preme maggiormente, è come espandere l'idea di Matera2019. Accetto suggerimenti - ha sottolineato il primo cittadino - su come far diventare popolare la candidatura: ad Agna come a San Giacomo, Giada, Acquarium, Bottiglione, Piccianello, sviluppando un programma di coinvolgimento ampio".
A chi lamenta una possibile divisione di fondi all'interno dell'amministrazione Adduce spiega. "Non arriveranno fondi dall'Europa, questo è certo. Possono stare tranquilli tutti. Le spese sono state effettuate con investimenti del Comune e della Regione, e parte dagli ex fondi Fas e dalla Camera di Commercio. Inoltre, piccoli ma significativi contributi sono arrivati dalla Provincia di Matera, dalla Provincia di Potenza, dal Comune di Potenza e 40.000 euro sono stati sponsorizzati dalla Banca Popolare del Matera in occasione dei BB Games".
Infine, conclude con l'invito, oltre che ai consiglieri comunali, anche alla nuova amministrazione regionale. "Al nuovo Consiglio regionale, e soprattutto ai consiglieri materani parleremo subito, gli chiederemo di essere europei perchè il modo migliore per poter spingere insieme questa candidatura - ha concluso Adduce - è essere coinvolti appieno nel progetto, tutti insieme".
Ha concluso la seduta un piccolo dibattito con interventi tutti e bipartisan. Da Enzo Acito della Lista Stella a Angelo Cotugno del Pd, passando da Angelo Tosto, consigliere d'opposizione che si è detto ricreduto, rispetto al passato, rispetto al progetto Matera2019. A questo punto dovrà obbligatoriamente nascere una nuova fase, quella del coinvolgimento dei cittadini, affinchè tutti possano insieme portare davvero Matera nel 2019, come il topic hashtag di Twitter che ha raccolto 4000 messaggi - #portamateranel2019 - ha voluto sottolineare, ottenendo grande successo.