Scuola via Bramante, piccoli passi in avanti
Si inizierà dallo spostamento dei documenti
giovedì 9 gennaio 2014
9.11
Gli atti vandalici della scuola elementare di via Bramante hanno lasciato strascichi importanti. E' stata l'occasione per tornare a parlare dell'edilizia scolastica in città, ma anche per fare il punto della situazione sugli edifici abbandonati.
Allo stato attuale delle cose, però, prima che arrivi il momento delle ricostruzioni (si attende la prima scuola al sud Italia completamente sostenibile e realizzata con Bio-architettura in via Bramante, mentre si attende l'arrivo dei fondi Fsc - 700 mila euro, più altri 700 mila messi a disposizione dall'amministrazione per un totale di 1,4 milioni di euro - per l'asilo di via Gramsci) bisognerà accontentarsi degli accordi per sistemare momentaneamente la situazione.
Le sigle sindacali, dopo la denuncia del consigliere Pedicini, hanno sottolineato la negligenza dell'amministrazione comunale inerente la documentazione, atti con dati sensibili lasciati nella scuola di via Bramante e alla mercé dei vandalici occupanti.
La risposta è chiara. "Non erano azioni che doveva mettere in campo l'amministrazione comunale" spiega l'assessore al Patrimonio, Giovanni Scarola. "I sindacati dovrebbero sapere che noi, come amministratori, non avevamo titolo all'intervento. L'archivio è di proprietà della scuola e non comunale".
Quindi, "era la scuola che doveva spostarsi, e farlo a proprie spese, espletando un apposito bando per l'affido ad una ditta specifica per lo spostamento, tra l'altro da effettuare presso locali comunque di pertinenza della scuola, per esempio a piazza degli Olmi, senza tralasciare che in quel plesso bisognava trovare degli spazi adeguati" continua Scarola.
Intanto, proprio nel pomeriggio di ieri, si è tenuto un incontro tra l'amministrazione, rappresentata dall'assessore alle Politiche Sociali, Simonetta Guarini e il dirigente scolastico Vincenzo Duni. Si è chiarita la posizione delle due Istituzioni. La scuola dovrà procedere alla realizzazione del bando e all'affido dei lavori alla ditta vincitrice, mentre il Comune si accollerà i costi dello spostamento dei documenti.
Un piccolo passo in avanti, anche se tardivo, è stato fatto. Ora bisognerà attendere i fondi per la ricostruzione di un plesso.
Allo stato attuale delle cose, però, prima che arrivi il momento delle ricostruzioni (si attende la prima scuola al sud Italia completamente sostenibile e realizzata con Bio-architettura in via Bramante, mentre si attende l'arrivo dei fondi Fsc - 700 mila euro, più altri 700 mila messi a disposizione dall'amministrazione per un totale di 1,4 milioni di euro - per l'asilo di via Gramsci) bisognerà accontentarsi degli accordi per sistemare momentaneamente la situazione.
Le sigle sindacali, dopo la denuncia del consigliere Pedicini, hanno sottolineato la negligenza dell'amministrazione comunale inerente la documentazione, atti con dati sensibili lasciati nella scuola di via Bramante e alla mercé dei vandalici occupanti.
La risposta è chiara. "Non erano azioni che doveva mettere in campo l'amministrazione comunale" spiega l'assessore al Patrimonio, Giovanni Scarola. "I sindacati dovrebbero sapere che noi, come amministratori, non avevamo titolo all'intervento. L'archivio è di proprietà della scuola e non comunale".
Quindi, "era la scuola che doveva spostarsi, e farlo a proprie spese, espletando un apposito bando per l'affido ad una ditta specifica per lo spostamento, tra l'altro da effettuare presso locali comunque di pertinenza della scuola, per esempio a piazza degli Olmi, senza tralasciare che in quel plesso bisognava trovare degli spazi adeguati" continua Scarola.
Intanto, proprio nel pomeriggio di ieri, si è tenuto un incontro tra l'amministrazione, rappresentata dall'assessore alle Politiche Sociali, Simonetta Guarini e il dirigente scolastico Vincenzo Duni. Si è chiarita la posizione delle due Istituzioni. La scuola dovrà procedere alla realizzazione del bando e all'affido dei lavori alla ditta vincitrice, mentre il Comune si accollerà i costi dello spostamento dei documenti.
Un piccolo passo in avanti, anche se tardivo, è stato fatto. Ora bisognerà attendere i fondi per la ricostruzione di un plesso.